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Conferenza Football: More Than Just A Game - 13ma edizione di Dubai International Sports Conference - Globe Soccer Award 2019

Foto LaPresse - Marco Alpozzi
02 Gennaio 2019 Dubai, Emirati Arabi 
Sport
13th Dubai International sports conference 
Nella foto: Gianni Infantino
Presidente della FIFA

Photo LaPresse - Marco Alpozzi
January  02, 20189 Dubai, United Arab Emirate 
sport
13th Dubai International sports conference 
In the pic: Gianni Infantino
President of FIFA© LAPRESSE

Il Mondiale di DAZN

La salvezza di Infantino, la Nazionale di Milano e il momento di Simonelli

6 dicembre

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DAZN ha salvato il Mondiale per club, e quindi la faccia di Infantino, mettendo sul piatto un miliardo di euro per la trasmissione di una manifestazione che in prospettiva, molto in prospettiva, dovrebbe fare concorrenza al Mondiale per nazionali ormai diventato ipertrofico baraccone. Dopo il sorteggio degli 8 gironi, compresi quelli di Inter e Juventus, e la copertura televisiva assicurata la strada sembra in discesa e tutte le regole sono saltate: finestra di mercato straordinaria dall’1 al 10 giugno, rose che con i cambi ammessi durante il mese di torneo possono arrivare a 37 (!) giocatori, bonus di partecipazione che in parte dipenderà dal bacino d’utenza (in modo da dare al Real Madrid della situazione, ma anche alle italiane, ben più dei 18 milioni garantiti agli altri), calendario da definire (si sanno le città, ma non chi ci giocherà), disponibilità massima per aggiustamenti visto che l’obbiettivo è partire a tutti i costi. Tornando al discorso televisivo, è evidente che la trasmissione in chiaro delle partite, pilastro della defunta (?) Superlega ai tempi spalleggiata silenziosamente da Infantino, sia la chiave per entrare nell'immaginario collettivo.

L’Italia di Spalletti giocherà a San Siro anche l’andata dei quarti di finale di Nations League, giovedì 20 marzo prossimo contro la Germania di Nagelsmann. E la cosa ha sorpreso molti, visto che il 17 novembre proprio a Milano la Nazionale ha giocato (e perso) contro la Francia, oltretutto con una significativa parte del pubblico che ha fischiato la Marsigliese. Insomma, nessuna rotazione geopolitica e nessuna punizione, ma una scelta di mercato visto che Milano si ‘vende’ meglio in molti sensi. In ogni caso con questa partita Milano arriverà a quota 63 partite della Nazionale ospitate (compresa la prima di tutte, il 15 maggio 1910), in 4 stadi diversi, a 2 sole partite di distanza dalle 65 di Roma. Non sempre la città ha accolto con entusiasmo gli azzurri, basti pensare ai tempi del Bearzot pre 1982, ma quasi sempre ha portato bene, con clamorosi 96 anni di imbattibilità terminati nel 2021, sconfitta contro la Spagna.   

Chi è Ezio Simonelli? Già la domanda significa che c’è un problema, visto che stiamo parlando del probabile prossimo presidente della Lega, imposto dalla maggioranza della Serie A alla minoranza capitanata da Lotito e De Laurentiis. Lunedì l’assemblea deciderà fra Simonelli e Casini, o fra Simonelli e nessuno, visto che l’attuale presidente potrebbe decidere di non ricandidarsi. Da ricordare che nelle prime due votazioni per eleggere il presidente di Lega serve una maggioranza di 14 club su 20, che al momento c’è: mentre stiamo scrivendo queste righe quelli contro Simonelli sono soltanto Lazio, Napoli, Empoli, Lecce e Verona. Più o meno quelli che, parlando di FIGC, sono contro Gravina. Si capisce quindi benissimo quanta pressione ci sia sugli arbitri che incrociano queste squadre. Il quadro di fondo è sempre lo stesso: il mitologico commissioner all’italiana, sul modello americano, non è mai nato né mai nascerà finché la sua principale funzione sarà quella di mediatore o di figura fintamente super partes. Detto questo, chi è Simonelli? È titolare di un importante studio di commercialista, con mille cariche nel passato e nel presente, dal gruppo Fininvest a realtà anche sportive, come Milano-Cortina 2026, o Sisal. Nel suo curriculum calcistico soprattutto la presidenza del collegio dei revisori della Lega, di cui per un breve periodo è stato anche reggente. Da anni prova a fare il salto: nel 2013, sostenuto dal Milan di Berlusconi e Galliani, si schierò contro Abodi quando l'attuale ministro provò a passare dalla B alla A, e anche allora aveva contro Lotito e De Laurentiis. Un altro mezzo discorso nel 2017 prima di provarci nel 2021 con la Serie B, sconfitto da Mauro Balata. Alla fine dovrebbe avercela fatta: di sicuro conosce bene la macchina della Lega. 

stefano@indiscreto.net

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