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Il sorteggio dei gironi di qualificazione mondiale dice che scegliere fra le due avversarie decenti possibili, Slovacchia e Norvegia, sarebbe senza senso
Contro la Germania conviene vincere o perdere? Dopo il sorteggio dei gironi di qualificazione al Mondiale 2026 la domanda è in circolazione, perché chi vince il quarto di finale di Nations League (andata il 20 marzo a San Siro, ritorno il 23 a Dortmund) va nel girone di Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo, mentre chi viene eliminato finirebbe con Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia. Al Mondiale andranno le vincenti dei 12 gironi, più 4 squadre che usciranno da un playoff a 16 con le 12 seconde dei gironi e le 4 migliori vincitrici gruppi di Nations League che non dovessero qualificarsi fra le prime due nei loro gruppi. Traduzione: l’Italia, essendo arrivata dietro la Francia, sarà di sicuro fuori dal Mondiale se non dovesse arrivare fra le prime due nel suo gruppo. In questo momento le ripescate teoriche sarebbero Spagna, Germania, Portogallo e Francia, ma è chiaro che quelle vere arriveranno dai vincitori di gruppo di leghe inferiori: anche San Marino, perché no? Tutto questo per dire che arrivare primi è fondamentale perché nei playoff può succedere di tutto. E agli azzurri di Ventura e Mancini, negli ultimi due giri, è successo il peggio.
Fra le squadre dei due gironi in questione quella con il miglior ranking FIFA è la Slovacchia, numero 41, davanti alla Norvegia 43, all’Irlanda del Nord 71, a Israele 76, al Lussemburgo 92, all’Estonia 123 e alla Moldavia 151. Già i numeri direbbero quindi che l’Italia a marzo non dovrebbe fare troppi calcoli, comunque vada la nona nazionale FIFA dovrebbe poi trovare un girone in cui arrivare prima sarebbe alla portata. Però se usciamo dal compitino e dalle statistiche, guardando invece i giocatori, sembra che prendendo tutti al 100% l'unica nazionale di queste che possa arrivare davanti all’Italia di Spalletti sia la Norvegia. Che però non si qualifica alla fase finale di una grande manifestazione da tempo immemorabile (al Mondiale dal ’98, quando fu eliminata negli ottavi dall’Italia di Maldini, all’Europeo dal 2000), ma che è in un grande momento, dopo la promozione dalla seconda lega, e dalla metà campo in su è fortissima e non è solo Haaland, pensando anche a Sorloth, Strand Larsen e Nusa. Una squadra molto particolare, visto che in pochi giocano con un 4-2-4 così, e in ogni caso nessuno con un doppio centravanti, nel senso di due centravanti quasi uguali per caratteristiche, anche se ovviamente Haaland è più forte di Sorloth. Fra tutte le avversarie possibili nella strada per il Mondiale, è quella che può essere indigesta anche a chi è più forte, ammesso e non concesso che l’Italia attuale lo sia.
Tutt’altre sono le caratteristiche della Slovacchia di Calzona, uno che Spalletti lo conosce alla perfezione, fra Lobotka, Skriniar e Hancko: è una squadra che in una situazione di calcio-fogna può battere gli azzurri senza che si gridi alla sorpresa. Senza andare alla preistoria, ma al recente Europeo, aveva quasi buttato fuori l'Inghilterra negli ottavi prima del pareggio di Bellingham al 95'. In sintesi: la Norvegia è una squadra in ascesa, con più margine per il futuro, mentre la Slovacchia è più solida. Se poi vogliamo aprire l'angolo della dietrologia, diciamo che quella norvegese è l'unica federazione che abbia apertamente contestato la FIFA per il modo in cui sono stati assegnati i Mondiali 2024 a un paese come l'Arabia Saudita: cosa che le fa onore ma che potrebbe portare ad arbitraggi chirurgici. Diverso il discorso fra i gironi se si pensa al peggio del peggio, cioè allo scenario che vede gli azzurri fuori dalla prime due: sembra possibile solo nel girone a quattro, quello di Slovacchia e Irlanda del Nord, anche se la squadra di O’Neill non ha guizzi né giocatori di cilindrata superiore. Insomma, contro la Germania meglio giocare per vincere, almeno si arriverebbe alle Final Four di Nations League e magari anche ad organizzarle: tanto sia la Norvegia sia la Slovacchia possono battere l'Italia di adesso. Lo ha detto subito anche Spalletti: inutile fare calcoli, nel dubbio si deve giocare seriamente.
stefano@indiscreto.net
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