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Hellas Verona vs Atalanta - Serie A Enilive 2024/2025

Atalanta's Mateo Retegui Panini Player of the match during the  Serie A enilive soccer match between Hellas Verona  and Atalanta at the Marcantonio Bentegodi Stadium, north Est Italy - Saturday, February 08, 2025. Sport - Soccer (Photo by Paola Garbuio /Lapresse)© LAPRESSE

Regalo di Mancini

Il campionato di Retegui, la scelta di Ranieri, l'addio a Pellizzaro e il progetto del Monza

10 febbraio

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L’operazione Retegui-Italia è stata discutibile sotto il profilo etico ma ha dimostrato una volta di più la competenza di Roberto Mancini che due anni fa su consiglio dell’amico Veron lo fece seguire da Sandreani, chiedendo poi alla FIGC di fargli la proposta visto che Retegui non era preso in considerazione da Scaloni. Poi l’attaccante dell’Atalanta, che dopo i 4 gol al Verona è salito a quota 20 in campionato, sarebbe forte anche come argentino, ma comunque dimostra che non tutti gli allenatori sono uguali e meno che mai i dirigenti. Basti pensare a quanto hanno speso le concorrenti dell’Atalanta a fronte dei 18 milioni dati al Genoa per quello che era già il centravanti della Nazionale. Non senno di poi, quindi.

Un allenatore deve avere le spalle larghe come quelle di Claudio Ranieri per dire che i proprietari del suo club hanno finora speso male i soldi. Ecco, nel quadro di un discorso articolato sul fair play finanziario UEFA che di fatto blocca ogni iniziativa della Roma a meno di inventarsi ricavi o ridurre gli ingaggi, Ranieri l’ha detto. Stiamo parlando di una proprietà, quella dei Friedkin, che in 4 anni e mezzo ha bruciato dirigenti (Fienga, Tiago Pinto, De Sanctis, Berardi, Lina Souloukou, per citare soltanto quelli con più visibilità) e allenatori (Fonseca, Mourinho, De Rossi, Juric) importanti, per ritrovarsi con un Ghisolfi depotenziato e un ibrido come Ranieri, che dovrebbe scegliere il suo successore ma avrebbe ancora voglia di allenare.

Alla Roma Ranieri non potrà più portare Giorgio Pellizzaro, amico e compagno in un Catanzaro che a Ranieri è rimasto nel cuore, ma anche collaboratore tecnico per un quarto di secolo in tante squadre, allenando i portieri dal Napoli post Maradona fino al Leicester City pre-miracolo. Pellizzaro, scomparso ieri a 77 anni, va ricordato anche come ottimo portiere del genere ‘portieri di una volta’, non altissimo ma con coraggio e riflessi super. Pellizzaro e Ranieri, oltre ovviamente a Massimo Palanca, furono protagonisti delle due promozioni in A del Catanzaro anni Settanta, la prima con Di Marzio in panchina e la seconda con Sereni. Pellizzaro, che al Mantova ai suoi inizi era considerato l’erede di Zoff (tutt’altro tipo di portiere, peraltro), ha lasciato ottimi ricordi ovunque e non è una frase fatta perché tanti messaggi per la morte di uno dei componenti dello staff di un allenatore non sono un caso.

C’è modo e modo di retrocedere in Serie B: quello scelto dal Monza è stranissimo, visto che in estate la rosa non era certo fra le tre peggiori della Serie A. E che Nesta, esonerato poco prima di Natale e adesso richiamato al posto di Bocchetti, aveva fatto male con una squadra più forte di quella attuale dopo le partenze di Daniel Maldini, Djuric, Pablo Marì e Bondo. Una squadra che lotta per la salvezza può essere asfaltata all’Olimpico dalla Lazio attuale, non è una cosa disonorevole o strana. A sfuggire sono le strategie di Galliani e a monte quelle dei Berlusconi, alla ricerca di un compratore dopo che in 6 anni e mezzo l’operazione è costata alla Fininvest quasi 300 milioni di euro. Di base una squadra in Serie A dovrebbe interessare uno straniero più di una in Serie B, al di là del teorema di Borlotti c’è qualcosa che ci sfugge.

stefano@indiscreto.net

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