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Una truffa durata dieci anni, la disfatta del Brasile, l'impossibile Birra Moretti e Totti in Russia
Il calcio, e ci viene da dire anche la Juventus, hanno bisogno di Michel Platini. Dopo 10 anni scagionato definitivamente, insieme a Blatter, da accuse di truffa subito apparse inconsistenti, al punto che già in primo grado nel 2018 la giustizia svizzera lo aveva assolto mentre quella sportiva era andata avanti con sconti rispetto agli iniziali 8 anni di squalifica decisi dal comitato etico (fa già ridere così) della FIFA. Nel frattempo Platini ha perso la presidenza della UEFA, di cui nel 2015 era stato eletto presidente per la terza volta, quella della FIFA visto che sarebbe stato il favorito per il dopo Blatter, la consacrazione politica di Euro 2016 in Francia, e in definitiva tutta una carriera da dirigente che si era costruito da solo, conquistando voti e non venendo cooptato come spesso pretendono gli ex campioni. Poi ha anche fatto errori enormi, su tutti il sostegno al Qatar nella votazione sportiva forse più corrotta (ma fra i corrotti non c'era lui) di sempre, senza dimenticare il fair play finanziario UEFA che ha addirittura aumentato le differenze fra ricchi e poveri. E adesso, a 70 anni? In un periodo in cui è tornato di moda il Conte di Montecristo sia Ceferin sia soprattutto la sua ingrata (ma Platini ha in testa un latro aggettivo) creatura Infantino potrebbero avere sue notizie, pur essendo saldissime le rispettive poltrone.
La disfatta del Brasile al Monumental ci ricorda una volta di più la follia non tanto del Mondiale a 48 squadre (c’è già l’idea di portarlo a 64 dal 2030, al più tardi dal 2034) quanto quella di qualificazioni lunghissime per eliminare praticamente nessuno. La nazionale di Dorival, probabilmente di Dorival ancora per poco, nonostante le 5 sconfitte nelle 14 partite finora disputate del girone sudamericano, è infatti terza in classifica insieme a Uruguay e Paraguay, 6 punti sopra il settimo posto che costringerebbe agli spareggi interzona (comunque con il terzo mondo calcistico, senza squadre UEFA), e 7 sopra l’ottavo. In pratica un girone che qualifica 7 squadre su 10. Certo il Mondiale è una festa del calcio, non un campionato fra le 48 squadre più forti, ma il girone sudamericano è lo stesso ridicolo.
Penoso sotto ogni profilo che si debba attendere la fine della stagione per decidere il format della Supercoppa, secondo la Lega ufficializzato con la conferma di semifinali e finale ma in realtà legato soltanto alla volontà degli arabi di ospitare la prossima edizione o di saltare un giro. Di ufficiale non c'è proprio niente. Sì, perché senza Juventus e/o Milan loro di pagare 23 milioni per la Supercoppa non vogliono saperne e la possibilità (nulla, a meno di una Juve che arrivi fra le prime due) che si giochi questo pseudo Birra Moretti si potrà conoscere non prima di un mese, con il sogno (arabo, ma anche della Lega che non vorrebbe mendicare ospitalità qua e là) di avere un Milan finalista di Coppa Italia e un’Inter nelle prime due in campionato, che renderebbe magari digeribili i Napoli e i Bologna (per non dire Empoli) della situazione. Tragedia, nella logica araba, se in finale di Coppa Italia andasse l’Inter: in questo caso si prenderebbe la terza della Serie A e si avrebbero Final Four con Inter, Napoli, Atalanta e Bologna o Empoli. Legittimi ragionamenti commerciali. Ma come è possibile che una Lega degna di tale nome accetti di far trattare come paria la quasi totalità dei suoi associati?
L’Italia non ha rotto le relazioni diplomatiche con la Russia, né ha proibito ai suoi cittadini di lavorare in Russia. Non si capisce quindi il motivo, se non la notorietà del personaggio e il moralismo che questa genera, per cui Totti l’8 aprile non debba andare a Mosca a ritirare un premio (sponsorizzato, non ci va gratis). Proprio in una fase, con l’elezione della Coventry a capo del CIO, il lavoro diplomatico di Infantino, e la pace fra Russia e Ucraina che non sembra lontana, in cui la riammissione della Russia nello sport viene data per imminente, con una possibile e clamorosa accelerazione per le Olimpiadi invernali 2026. Evitiamo discorsi sui massimi sistemi, diciamo soltanto che non si possono disputare Mondiali in Qatar e Olimpiadi in Cina e poi impedire a Totti di fare Totti.
stefano@indiscreto.net
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