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Calcio, Xavi annuncia il suo ritiro a fine stagione

(FILES) In this file photo taken on June 08, 2015 Barcelona's midfielder Xavi Hernandez waves as he takes part in the celebrations held for their victory over Juventus, one day after the UEFA Champions League final football, at the Camp Nou stadium in Barcelona on June 7, 2015. - Former Spain and Barcelona midfielder Xavi Hernandez has indicated he will retire from playing at the end of the season. (Photo by Josep LAGO / AFP)© AFPS

Xavi sulla strada di Guardiola

Il successore di Koeman sulla panchina del Barcellona sarà l'ex grande regista della Spagna e degli stessi blaugrana, che ha rescisso il contratto con l'Al Sadd...

5 novembre 2021

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Xavi torna al Barcellona, come si diceva da giorni e come adesso è diventato ufficiale visto che l'Al Sadd ha annunciato che il contratto di Xavi è stato rescisso proprio per permettergli di tornare nella squadra che in campo ha diretto da fuoriclasse e che sarà anche la sua prima grande esperienza da allenatore. Per averlo l'indebitatissimo Barcellona avrebbe pagato all'Al Sadd una cifra vicina ai 5 milioni di euro, segno che davvero intende creare intorno a Xavi un progetto che è fin troppo facile paragonare a quello iniziato nel 2008 con Guardiola, scelto proprio da Laporta nel suo primo ciclo da presidente.

Dopo la pausa per le nazionali il quarantunenne Xavi subentrerà quindi al traghettatore Sergi, facendo il suo esordio da allenatore del Barcellona nel derby contro l'Espanyol del 20 novembre, al Camp Nou. Xavi ritrova un Barcellona senza Messi e un presidente come Laporta che in estate era stato scettico sul possibile ingaggio di Xavi, legato in chiave elettorale al suo rivale Victor Font, ma che dopo il disastroso inizio di stagione ha capito di dover dare in pasto ai tifosi un nome amatissimo ed indiscutibile, per quanto tutto da verificare come allenatore da Champions League. 

È chiaro che agli occhi di tutti lo Xavi giocatore prevalga su tutto, nonostante i suoi inizi in panchina all'Al Sadd nella Qatar Stars League siano stati positivi. Da centrocampista blaugrana 767 presenze, quattro Champions League alzate e tantissimo altro. Bisogna anche ricordare che Xavi era stato vicinissimo ad allenare il Barcellona già nel gennaio 2020, quando la propoosta gli fu buttata lì dall'allora presdente Bartomeu (il peggiore di tutti i tempi, in rapporto ai soldi spesi) dopo l'esonero di Valverde.

Nell'immediato, al di là della tattica, Xavi deve evitare la prima eliminazione ai gironi di Champions degli ultimi 20 anni e risollevarsi nella Liga, ma soprattutto dovrà rifondare la squadra sui vari Ansu Fati, Pedri e Gavi, oltre che sui vecchi compagni Piqué, Busquets e Jordi Alba. Un Barcellona senza superstelle ma anche senza quella classe media strapagata che è stata la sua zavorra negli ultimi anni. Una grande sfida, per Xavi molto più difficile di quella raccolta da Guardiola nel 2008. L'auspicato ritorno ad un Barcellona identitario, attaccato alle sue radici e ben sintetizzato dalla storia di Xavi, alla fine è stato un misto fra scelta politica e necessità. 

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