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«Abbiamo una grande squadra, una grande società e un grande allenatore. Solo il cielo è il nostro limite»
“Giusto che i tifosi della Roma Sognino lo scudetto”, gridava a squarciagola nell’Estate 2022 per poi ripetersi poco dopo in grande stile: “Questo 2023 sarà un anno bellissimo. Voglio vincere ancora”. Peccato per la finale persa contro il Siviglia in Europa League, peccato che lo scudetto rappresenti ancora oggi un lontanissimo ricordo per i supporter giallorossi.
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Semaforo sempre rosso: problemi fisici, in primis la recente rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, e performance assai altalenanti hanno reso Tammy uno degli attaccanti meno invidiati dell’ultimo campionato. La sua seconda annata a Trigoria è stata da dimenticare: prestazioni poco convincenti e solo 9 sigilli in 54 partite per lo ‘spuntatissimo’ inglese che, sulla carta, avrebbe dovuto trascinare Mou e soci verso grandi traguardi. E pensare che è stato il primo calciatore inglese a segnare ben 17 reti alla sua prima avventura in Serie A (2021-2022). “Sei un privilegiato, devi correre amico…”, le parole emblematiche di Mourinho nel post-gara del Novembre 2022 contro il Torino, match che vide Abraham uscire tra i fischi dell’Olimpico. Proprio quel Mou che definì “leggenda” o meglio ancora come “il suo Zio di Roma”. Ma la dura realtà è che oggi esiste veramente un fantasma: gli mancano le giocate, i gol e soprattutto il campo. Galeotta anche una ricca dose di sfortuna: il tocco british di solito fa rima con classe e delicatezza ma… A quanto pare il ‘grossolano’ Tammy talvolta fatica perfino negli stop e nel controllo palla, sciupando incredibilmente occasioni sotto porta: un bomber a secco, anzi… SECCANTE.
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