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Qatar 2022, il girone dell'Argentina© Getty Images

Qatar 2022, il girone dell'Argentina

Considerazioni sul Gruppo C del Mondiale, con la squadra di Messi, la Polonia, Il Messico e L'Arabia Saudita...

19 novembre 2022

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Ultima chiamata per Leo Messi, che a 35 anni gioca il suo quinto Mondiale: senza i gol mangiati da Huguain e Palacio avrebbe vinto quello 2014, dando benzina all’eterna discussione su lui e Maradona, che comunque ha cittadinanza in ogni caso. L’Argentina è la ovvia favorita del Gruppo C di Qatar 2022, con una consapevolezza data dalla sua storia ma anche dal suo presente, vista la conquista della Coppa America dell’anno scorso. Scaloni predilige il 4-3-3, anche se la presenza di Messi e Di Maria fra i tre davanti rende vago qualsiasi discorso tattico. Il centrocampo dell’Albiceleste era una certezza fino all’infortunio di Lo Celso: probabile che insieme a De Paul e Paredes giochi Enzo Fernandez, in grandissima ascesa al Benfica. Grazie al movimento di Messi e Di Maria l’Argentina punta al possesso palla ed al controllo del centrocampo, quanto ai gol li dovrà fare principalmente Lautaro Martinez, al vero punto di svolta della carriera: da Qatar 2022 potrebbe uscire capocannoniere e campione del mondo così come ridimensionato. Secondo i media argentini ci sono dubbi sulla difesa, che in realtà nell’ultimo anno ha sempre fatto bene: in mezzo Romero e Otamendi danno garanzie, come Molina e Tagliafico sulle fasce. Impossibile che sfugga la qualificazione agli ottavi, dove l’avversario più probabile sarà la Danimarca. Più che possibile l’Olanda nei quarti, quindi non è fantacalcio dire che per questa Argentina la semifinale (con il Brasile, volendo azzardare) è l’obbiettivo minimo.

La Polonia è piena di giocatori notissimi in Italia e senza il tremendo infortunio ci sarebbe stato anche Dragowski. Non ha disputato grandi qualificazioni e nel playoff nemmeno ha dovuto giocare la semifinale con la Russia: per andare in Qatar, dopo che Czeslaw Michniewicz era subentrato a Paulo Sousa, le è bastato battere la Svezia. Squadra probabilmente schierata con il 3-4-2-1 e sicuramente basata sul contropiede e sulla vena realizzativa di Lewandowski. L’attaccante del Barcellona è fin troppo facile come riferimento per i difensori avversari, per questo saranno fondamentali gli inserimenti di Zielinski e di Szymanski, giocatore ancora poco reclamizzato nonostante sembri da anni sul punto di esplodere. Una certezza Szczesny in porta, dignitosa la difesa, curiosità per il romanista Zalewski sulla sinistra: il più italiano fra i giocatori di Qatar 2022 è lui.

Il Messico del contestatissimo Gerardo ‘Tata’ Martino non entusiasma da tanto tempo, anche se la sua cilindrata rapportata al resto della CONCACAF gli ha dato una qualificazione tranquilla. L’allenatore argentino schiera la squadra con il 4-3-3, ma la base del suo credo non è tattica: la sua idea è quella di avere un nucleo fisso di giocatori, da cambiare pochissimo, perché nelle grandi competizioni la familiarità ed il cosiddetto vissuto fanno la differenza. Al di là della filosofia, il Messico ha un buon possesso palla e rischia poco, ma nelle partite contro avversari di qualità fatica a costruire occasioni. Visto che Antuna non è mai stato un fenomeno, i gol dovrebbero farli gli attaccanti esterni, Raul Jimenez sulla sinistra e soprattutto il napoletano Lozano partendo da destra. Il leader rimane l’eterno Guardado, al suo quinto Mondiale: squadra solida, che può sfruttare i passi falsi di altri, ma che non ha una qualità media alta.

L’Arabia Saudita è di gran lunga la peggior squadra del girone, ma sulla carta non sarà facile batterla di goleada. Hervé Renard è il classico allenatore difensivista che nel terzo mondo calcistico funziona benissimo e nelle qualificazioni lo ha dimostrato. Difficile un giudizio sui singoli, perché insieme al Qatar l’Arabai Saudita è l’unica nazionale delle 32 del Mondiale a schierare soltanto giocatori che militano nel campionato nazionale. Il giocatore più conosciuto è l’ala Salem Al-Dawsari, che in passato ha sfiorato il Villarreal, e l’obbiettivo realistico è quello di fare una figura migliore del Qatar. Fra l’altro l’Arabia sarà una delle poche squadre ad avere negli stadi tifosi veri e non figuranti pagati. In definitiva questo il borsino per gli ottavi di finale: Argentina 100%, Polonia 55%, Messico 45%,m Arabia Saudita 0%.

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