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Considerazioni sul Gruppo D del Mondiale, con la squadra campione di Deschamps, la Danimarca, l'Australia e la Tunisia...
La Francia campione del mondo è favorita anche a questo giro. La squadra di Didier Deschamps ha perso per infortunio Pogba e Kanté, più all’ultimo minuto Kimpembe e Nkunku, ma rimane una delle squadre più complete del pianeta, giusto mix di stelle, classe media e gregari. Il deludente Euro 2020, chiuso negli ottavi di finale ai rigori contro la Svizzera, è dimenticato. E da quando è stato graziato Benzema, cioè da prima dell’Europeo, Deschamps sta cercando di far cambiare pelle alla sua squadra, con un atteggiamento più offensivo e non il suo consueto aspettare per poi scatenare i vari Mbappé e Griezmann, oltre a centrocampisti tutti con propensione offensiva. Nel 3-4-1-2 che dovrebbe essere lo schema di partenza i quattro di centrocampo sarebbero Pavard, Tchouameni, lo juventino Rabiot e il milanista Theo Hernandez. Tutta gente che può segnare, a dispetto delle statistiche anche il solidissimo Tchouameni, in cui il c.t. crede molto. Griezmann semilibero dietro a Mbappé e Benzema non ha bisogno di commenti, così come la quantità di alternative in panchina: da Saliba a Coman, da Camavinga a Dembelé, da Giroud a Lucas Hernandez, si potrebbe facilmente costruire una Francia 2 ambiziosa. Certo Pogba e Kanté mancheranno, ma da quanto tempo, anche da sano, Pogba non è decisivo? Qualche dubbio in difesa, perché nemmeno Varane sembra in buone condizioni, ma la squadra non si discute e anche lo spogliatoio sembra meno peggio del solito. La Francia prima incontrerebbe negli ottavi la seconda del Gruppo C, quindi una fra Polonia e Messico, nei quarti l’Olanda, in semifinale (è soltanto uno scenario ispirato dal tabellone) una fra Spagna, Germania e Portogallo.
Gode giustamente di molto rispetto la Danimarca che l’anno scorso Kasper Hjulmand ha portato alla semifinale europea, persa ai supplementari con l’Inghilterra. Squadra che non ha uno schema fisso, anche se il preferito è il 3-4-1-2, e che è fondata su un pressing alto da calcio di club, che per diversi motivi nel calcio delle nazionali si vede meno. La Danimarca crea tante occasioni da gol e le sfrutta anche, pur non avendo un attaccante di grande livello e forse nemmeno di livello medio, con tutto il rispetto per Braithwaite e Poulsen e per la capacità di Eriksen di accenderli. Proprio l’ex interista, adesso al Manchester United dopo il passaggio al Brentford e soprattutto dopo la quasi morte in campo all’Europeo, sarà la differenza fra una onesta uscita agli ottavi di finale contro l’Argentina ed un Mondiale storico. Bene la difesa davanti a Schmeichel, soprattutto in Christensen che è l’uomo chiave della costruzione: facile la qualificazione, difficile superare il muro degli ottavi che fu invalicabile anche per la fantastica squadra del 1986, con Elkjaer e Michael Laudrup.
Il drammatico spareggio intercontinentale con il Perù ha dato all’Australia di Graham Arnold una qualificazione che per i Socceroos di questa generazione è il massimo traguardo possibile. Difficile che questa squadra basata sul contropiede possa impensierire Francia e Danimarca, se non buttandola sui peggiori luoghi comuni relativi al calcio australiano: agonismo, fisicità, eccetera. Leader in campo è Mooy, recuperatore di palloni davanti alla difesa, in una squadra che presumibilmente giocherà con un 4-1-4-1 blindato, con il veronese Hrustic sulla linea di centrocampo ed uno qualunque di punta, tanto nessuno fa la differenza. Grande tentazione il lancio del diciottenne Garang Kuol, appena acquistato dal Newcastle e che a livello senior ha giocato pochissimo.
Pochissimo meglio dell’Australia è la Tunisia di Jalel Kadri, difesa organizzatissima ma per il resto i giocatori di qualità sono pochi: il migliore è Skhiri, trascinatore del centrocampo che al Colonia sta facendo bene, ed un po’ di inventiva potrebbe arrivare da Khazri, al termine della sua buona carriera, sperando anche in Jaziri. Squadra schierata con il 4-3-3, in un girone in cui nessuno va all’arrembaggio potrebbero davvero vedersi pochi gol. Probabilità di passaggio agli ottavi di finale: Francia 100%, Danimarca 90%, Australia 5%, Tunisia 5%.
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