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La squadra di Deschamps va nella semifinale mondiale contro il Marocco battendo senza grandi meriti una buona Inghilterra. Ancora decisivo Giroud...
Il rigore del 2-2 sbagliato di Harry Kane ha fermato ai quarti il Mondiale dell’Inghilterra, complice anche una Francia non eccezionale ma con troppi giocatori di qualità per non trovare prima o poi la giocata decisiva anche senza meritarla. E per guadagnarsi una semifinale contro il Marocco, piena di significati extrasportivi, di giocate decisive la squadra di Deschamps ne ha trovate due: il destro da fuori area di Tchouameni, che insieme a Rabiot ha fatto dimenticare gente come Pogba e Kanté, e l’ennesimo gol pesantissimo della seconda giovinezza di Giroud. Una squadra sicura di sé e con qualcosa di forte anche dentro, visto che a memoria nessuno al Mondiale ha mai vinto avendo due rigori fischiati contro (peraltro giusti).
Poi l’Inghilterra se l’è giocata alla pari, in tante fasi della partita anche meglio, con la brillantezza di Bellingham e Saka, più Kane uomo ovunque dell’attacco, ma essere concreti non è una colpa e la Francia degli ultimi anni sa sempre quando e come fare male: per batterla occorre un suicidio, come negli ottavi di Euro 2020 contro la Svizzera, ma Deschamps ha portato in Qatar una squadra equilibrata, che ha gestito ulteriori infortuni come quello di Lucas Hernandez e che adesso sogna di riportare Benzema almeno in panchina, per una finale con l’Argentina che sembra fin troppo scontata.
Southgate è da mesi un allenatore nel mirino dei media e dei tifosi, ma dopo un Mondiale così è difficile fargli processi: l’Inghilterra ha tantissimo talento giovane, fra titolari e riserve, non ha bisogno di ricostruire perché ha già costruito. Magari per vincere servirebbe un altro allenatore, si dice sempre così, ma lui in tre grandi competizioni è arrivato quarto al Mondiale 2018 (in semifinale sconfitta con la Croazia ai supplementari, poi finale per terzo posto persa con il Belgio), secondo a Euro 2020 (titolo vinto ai rigori dall’Italia di Mancini) e ai quarti in Qatar, sconfitto giocando meglio della Francia campione e favorita anche a questo giro. Quali ‘resultadisti’ farebbero meglio? Poi questo Mondiale premia come non mai chi gioca in contropiede, ma certo la Francia il suo 2-1 non l’ha conquistato così. E quindi? Nel 2026 avranno meno di 27 anni Bellingham, Foden, Saka, Mount, Rice, per citare soltanto chi in campo a Doha e non la clamorosa classe media che sta crescendo. Kane, che con il primo rigore ha eguagliato Rooney a quota 53 gol come capocannoniera all time della nazionale inglese, ha 29 anni e potrebbe far parte anche del nuovo ciclo, ma certo non tutti i trentenni o quasi (Walker, Maguire, Stones, Sterling...) saranno proponibili nel 2026.
Difficili le analisi sulla Francia: una squadra molto forte, con uno Mbappé in forma fisica eccellente e un Griezmann rinato anche mentalmente come rifinitore, una squadra a cui per vincere basta giocare a fiammate e che ha il suo punto debole in mezzo alla difesa con Upamecano, anche se nemmeno Varane è finora stato impeccabile. Caldissimo Lloris, che con la sua presenza numero 143 ha superato il record di Thuram, un Lloris decisivo anche contro gli inglesi. Per battere il Marocco, oltretutto un Marocco senza mezza difesa, Deschamps ha più armi rispetto a Croazia, Belgio, Spagna e Portogallo: potrebbe essere pericolosa soltanto quella sicurezza di dover dare il 100% soltanto nella finale contro l’Argentina. Soltanto l'Italia del 1938 ed il Brasile del 1962 sono stati capaci di riconfermarsi campioni nel torneo più importante di tutti, ed in tempi moderni (non accadeva dal 1998 con il Brasile) il campione in carica nemmeno è arrivato in semifinale: può non piacere, ma questa Francia dimezzata dagli infortuni sta facendo qualcosa di enorme.
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