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La grande Paura Mercedes

La grande Paura Mercedes

Redazione

30 maggio 2015

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Paura per un recupero di gap che nessuno alla vigilia del Mondiale aveva minimamente messo in conto. Questo quanto in queste ore si sta vivendo in Mercedes. Dietro le dichiarazioni di facciata assolutamente amichevoli (come non pensare all'invito di Rosberg in Australia a Vettel a mò di scherzo e con un pizzico di serietà di assistere alla riunione post prove libere del GP della Malesia respinto altrettanto scherzosamente da Vettel) la preoccupazione. Nessuno a Brackley, sede della scuderia di F1 dell'azienda di Stoccarda, aveva minimamente messo in preventivo un recupero così marcato della scuderia di Maranello in queste prime gare. Doveva essere una gara a due tra Rosberg ed Hamilton, e invece... E invece ecco spuntare Sebastian Vettel e la SF 15-T, che, a eccezione del Bahrain dove la Rossa di Maranello è stata comunque ben rappresentata da Kimi Raikkonen, giunto secondo a pochi passi da Hamilton, è sempre andato sul podio con ben tre terzi posti (Australia, Cina e Spagna), un secondo posto (Montecarlo) e una importantissima vittoria in Malesia. Già, la Malesia. Proprio in occasione della safety car si disse che era stata l'eccessiva pressione da parte della Ferrari ad avere mandato in tilt il finora perfetto team campione del mondo. Affermazione questa indirettamente avvolarata anche dal Team Principal Mercedes, Toto Wolff, il quale a Montecarlo per giustificare l'errata sosta di Hamilton a dieci giri dal termine dichiarò a caldo a fine gara Avevamo paura che Sebastian Vettel potesse cambiare le gomme e montare le Supersoft per attaccarci”. La paura. Non sorprende quindi apprendere in questi giorni che in occasione dello Strategy Group andato in scena pochi giorni dopo il GP di Spagna a Biggin Hill alcuni uomini Mercedes si fossero lamentati del fatto che la Ferrari stesse sfruttando scorrettamente l'uso della galleria del vento dando modo al Team Haas di sfruttare il proprio wind tunnel con un modellino realizzato da Dallara simile in tutto e per tutto alla SF 15-T per sviluppare la monoposto Ferrari. Arrivabene Steiner   Appresa questa segnalazione, la FIA ha mandato nei giorni successivi allo Strategy Group e comunque prima del GP di Montecarlo a sorpresa in quel di Maranello un esperto aerodinamico di fiducia, Marcin Budkowski, ex McLaren e Ferrari per verificare la fondatezza delle accuse Mercedes. Accuse, lo diciamo subito, rivelatesi assolutamente senza fondamento, in quanto dal controllo FIA da parte dello stesso Budkowski è risultato che tutto fosse perfettamente in regola. Che qualcosa sia comunque cambiato nel rapporto Mercedes-Ferrari lo si può capire anche dalle dichiarazioni dello stesso Team Principal della Rossa, Maurizio Arrivabene, il quale nell'annunciare che a differenza della Mercedes la Ferrari non porterà in Canada il nuovo supermotore (ancora qualche problema di affidabilità) ha così dichiarato “In Canada non useremo dei gettoni ma non chiedetemi quando lo monteremo perché non vorrei dare un'informazione ai tedeschi. Un po' di nazionalismo ci vuole...". Se dunque in Canada la Mercedes porterà la versione evoluta del proprio motore, la Ferrari, in attesa di poter schierare anch'essa il proprio supermotore, porterà comunque un nuovo pacchetto aerodinamico capace di poter correggere quanto in Spagna non aveva proprio convinto, e capace di poter comunque far recuperare qualcosa alla SF 15-T di Raikkonen e Vettel. Cosa che di questi tempi non è mai malvagio.   Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

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