Un dominio netto con tanto di giallo finale. Lewis Hamilton si aggiudica il GP d'Italia con ben 25 secondi di vantaggio sulla Ferrari di Sebastian Vettel e con 39 secondi sulla Williams di Felipe Massa, ma deve aspettare circa 2 ore e mezzo prima di poter festeggiare. Il motivo è legato a un'inchiesta aperta dalla FIA a fine gara a causa del mancato rispetto da parte della Mercedes delle pressioni delle gomme suggerite dalla Pirelli (21 psa (circa 4.5 bar) sull'anteriore e 19.5 psa (circa 3.5 bar) sul posteriore. La Mercedes di Hamilton presentava un valore di pressione più basso di 0.3 psa; quella di Rosberg un valore più basso di 1.1 psa).
Dopo che gli steward hanno parlato con i tecnici Mercedes, intorno alle 17:48 ecco la decisione definitiva, con l'intenzione di intraprendere alcuna azione e così la conferma della vittoria di Lewis Hamilton.
Chiuso il capitolo pressione gomme, e cominciando ad analizzare la gara, iniziamo a considerare la partenza, con
Raikkonen che rimane fermo al momento del via a causa di un problema alla frizione della sua
Ferrari. Il pilota finlandese riuscirà per fortuna a partire, ma la gara è ormai rovinata, con tutte le monoposto che sfilano la Rossa numero 7. A nulla servirà il quinto posto finale, frutto di una grandissima rimonta da parte di Kimi e di una gara assolutamente tenace.
Per il resto, la gara vede partire in testa la
Mercedes di
Hamilton, seguito dalla
Ferrari di
Vettel, dalle
Williams di
Massa e di
Bottas, e dalla
Mercedes di
Rosberg, frenato al via dallo stop della Rossa di Raikkonen.
La prima parte di gara vede il netto dominio della Mercedes di Hamilton con Seb che gira costantemente almeno 4-5 decimi più lento della monoposto del due volte campione del mondo inglese, ma al contempo circa 5 decimi più veloce delle Williams motorizzate Mercedes di Massa e Bottas. Al 18° giro la sosta anticipata di Rosberg che passa su gomme medie. Così facendo riuscirà a superare le due Williams alla sosta ai box. Ottimo in quel frangente il lavoro dei meccanici Ferrari, i quali riescono a sostituire le gomme ai box con il tempo record di 2.4 secondi!
La seconda parte di gara, disputata su gomme medie, vede il netto passo avanti di Hamilton con il gap di Vettel che aumenta giro per giro come peraltro si evinceva anche nella giornata di venerdì nel corso della FP2. Rosberg, superate come detto le Williams al pit stop, ha un gap di circa 4.5 secondi da recuperare a Vettel. Inizialmente Seb riesce a fronteggiare le performance del pilota tedesco della Mercedes, fresco neo papà, ma a pochi giri dal termine improvvisamente i tempi sulla Ferrari si alzano. Nonostante Rosberg avesse messo le gomme medie 7 giri prima di Vettel, le gomme si comportano decisamente meglio sulla monoposto del Team di Stoccarda. Gli ultimi giri vengono vissuti con il cuore in gola da parte dei tifosi della Ferrari. Quando però Nico è a pochi decimi dalla Rossa di Seb, improvvisamente il motore Mercedes si rompe. Gara finita per Rosberg, il quale, lo ricordiamo, era stato costretto a passare al secondo motore con cui aveva già fatto 6 gare perchè la terza power unit presente sulla sua monoposto aveva avuto dei problemi.
Il Gp si conclude con la netta vittoria di Hamilton con 25 secondi di vantaggio su Vettel, con Massa a 39 secondi dal vincitore e con 3 decimi di vantaggio sul compagno di squadra Bottas. Un vero e proprio arrivo in volata.
Due parole non possiamo non spenderle in merito al pubblico, proveniente da tutta Italia, che ci ha regalato uno spettacolo davvero unico in occasione della cerimonia del podio. Una passione e un affetto tale nei confronti della Formula 1 impossibili da trovare su tutti gli altri tracciati e che meriterebbero sicuramente una maggiore considerazione da parte di Bernie Ecclestone. Perdere Monza vuol dire perdere la passione dei tifosi, mai così importante in un momento in cui la F1 sta sempre più perdendo appeal. Perdere Monza vuol dire privare la Formula 1 di uno dei suoi scenari storici, che non può essere minimamente paragonato a qualunque dei circuiti nati negli ultimi anni, dove ci saranno sicuramente diversi organizzatori danarosi, ma dove manca la cultura della Formula 1.
Chiudiamo ricordando il prossimo appuntamento con la F1, in programma tra due settimane, Domenica 20 Settembre, a Singapore (diretta RAI e SKY).
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold