Con l'ultima giornata di test, disputata ieri ad Abu Dhabi e voluta dalla Pirelli per testare le nuove mescole del 2016 (compresa la nuovissima Ultrasoft), si è conclusa di fatto la stagione 2015 della Formula 1, in attesa che a partire da metà Febbraio 2016 vengano presentate le nuove monoposto e che dal 22 al 25 Febbraio scatti sul circuito del Montmelò a Barcellona la prima delle due sessioni previste di test pre-campionato. Andiamo quindi a fare il nostro pagellone di fine mondiale, suddividendo i principali protagonisti in
TOP & FLOP. Ora andremo a scoprire i
TOP, mentre oggi pomeriggio sarà la volta dei
FLOP.
TOP.
MERCEDES 10. 36 pole position ottenute sulle 38 gare dei Mondiali 2014 e 2015; 32 vittorie conseguite su 38. Bastano questi numeri per dimostrare come anche nella stagione appena conclusa la scuderia di Stoccarda abbia confermato il suo ruolo di leader indiscusso. L'improvvisa battuta di arresto di Singapore a oggi non ancora ben compresa dai vertici del Team tedesco aveva illuso i principali avversari che forse la Mercedes stesse perdendo colpi. Niente di tutto questo: dal Gp successivo a Suzuka è tornata puntuale la solita supremazia di sempre.
Hamilton (9) e Rosberg (8) hanno così dominato anche questa stagione con il primo più in forma nella prima parte di campionato e in difficoltà a partire da Singapore sul bilanciamento della monoposto, ed il secondo in difficoltà nella prima parte di campionato e in perfetta forma sul finire di stagione con ben sei pole position consecutive conseguite nelle ultime sei gare e secondo posto della classifica piloti conquistato nel penultimo Gp in Brasile.
A differenza però della scorsa stagione, non sono mancati degli errori strategici, come ad esempio in Malesia con Sebastian Vettel, abile ad approfittare dell'errore al muretto Mercedes in occasione della safety car, o a Montecarlo con Hamilton che butta all'aria una vittoria praticamente sua regalandola a Rosberg per un errore di strategia e conseguente pit stop in più in seguito alla safety car entrata in pista dopo l'incidente che videro coinvolti la Lotus di Grosjean e la Toro Rosso di Max Verstappen. Dimostrazione che, se messa sotto pressione, anche il Team Campione del Mondo può sbagliare.
FERRARI 8 Dopo una stagione estremamente negativa come quella dello scorso anno, la Ferrari ha mostrato una notevole ripresa con gli innesti di Maurizio Arrivabene nel ruolo di Team Principal, e di Sebastian Vettel come prima guida, ma anche con la valorizzazione di Simone Resta al telaio e di Mattia Binotto per quanto concerne la power unit.
Peccato solamente per qualche amnesia che ogni tanto tende a presentarsi al muretto, con in occasione dell'ultimo Gp disputato domenica ad Abu Dhabi: se in occasione della Q1 fosse stato consigliato a Vettel di tirare al massimo nell'ultimo giro invece di gestire le gomme, quasi sicuramente non solo domenica avremmo avuto due Rosse in seconda fila, ma probabilmente con il Vettel ammirato domenica in gara le Mercedes avrebbero avuto sicuramente una vita meno facile.
A parte questo sciagurato episodio che ha comportato mezzo voto in meno rispetto alla valutazione inizialmente pensata, bisogna fare ancora una volta un applauso ai meccanici della Scuderia, autori come sempre di un ottimo campionato (a cui ridiamo il mezzo voto sottratto poche righe fa), e vincitori peraltro anche del premio per il pit stop più rapido assegnato al termine dell'ultima gara. Un'assoluta certezza che sarà ancora più importante il prossimo anno, quando alla Rossa verrà chiesta l'ennesima prova di maturità:competere allo stesso livello della Mercedes. Un compito assolutamente non facile per il Dt James Allison, ma non impossibile.
MAURIZIO ARRIVABENE 9. L'uomo che mancava di casa Ferrari. Arrivato lo scorso Dicembre in sostituzione di Marco Mattiacci, fin da subito Arrivabene ha cercato di creare con grandissima umiltàall'interno della scuderia un clima di squadra come non si vedeva più da diverso tempo. Se si vince si vince tutti insieme, ma se si sbaglia non è solo uno a sbagliare, ma sono tutti insieme a sbagliare. Ottimo fin da subito il feeling con i piloti, ad Agosto decide di riconfermare alla guida della Rossa anche per il prossimo anno Kimi Raikkonen per non cambiare nulla dell'ottimo clima in squadra venutosi a creare. Intervistato domenica a fine gara, nel complimentarsi con i piloti, ha dichirato di essere orgoglioso e fiero dei suoi uomini. Non ha peli sulla lingua il Team Principal bresciano, apprezzatissimo anche dai tifosi, ma sa anche essere anche molto cordiale e disponibile con tutti. Sarà importante ancora di più il prossimo anno quando l'obiettivo dichiarato della Rossa è per il 2016 combattere ad armi pari con la Mercedes.
SEBASTIAN VETTEL 9. Dopo l'ultima stagione deludente con Red Bull, il quattro volte campione tedesco di Heppenheim è approdato a Maranello regalandoci una stagione d'esordio veramente indimenticabile. Tra i vari piloti che hanno corso nel corso degli anni con le insegne del Cavallino Rampante è quello che ha ottenuto più punti, portando a casa tre vittorie e ben 10 podi. Che questa prima stagine in Rosso potesse essere positiva per Sebastian lo avevamo già intuito sia quando due giorni dopo la sua ultima gara con la Red Bull era subito venuto in Ferrari per assistere ai test di fine stagione , ma ancor più in occasione del suo primo test a Fiorano, dove fin da subito si era emozionato alla guida della F2012, pensando a quando era proprio il suo idolo, l'indimenticabile Michael Schumacher alla guida della Rossa.
Sebastian ha saputo così creare piano piano un vero e proprio feeling con gli uomini della Scuderia, facendosi apprezzare per le sue doti di guida manche per le sue doti umane. Come non dimenticare i team radio subito dopo la vittoria in Malesia, quel “Lasciatemi guidare” sulle nte dell'Italiano di Toto Cutugno, gli auguri cantati via radio all'ingegnere di pista, Ricciardo Adami, durante il formation lap in occasione della FP2, e ancor più quel “Grazie ragazzi” pronunciato da Seb al termine del Gp di Abu Dhabi?
Vero, non sono mancate delle gare negative in cui Sebastian si è o eclissato (come in Bahrain) o commettendo dei gravi errori (come in Messico), ma sono solo rari episodi se comparati alle tante bellissime gare disputate quest'anno dal pilota tedesco. Non possiamo dimenticare in particolare la gara di Singapore, dove Sebastian ha dato a tutti una vera e propria lezione di guida a tutti, come anche la stessa gara di Abu Dhabi. Un assoluto punto di riferimento.
MAX VERSTAPPEN (7) E CARLOS SAINZ JR (6,5). I due ragazzi irresistibili della Toro Rosso hanno sicuramente rappresentato uno degli elementi positivi del Mondiale appena concluso.e in prospettiva sono assolutamente da tener d'occhio.
In particolare il 18enne Max, su cui hanno messo proprio quelle due scuderie (Ferrari e Mercedes) che in passato non lo avevano molto considerato, e che ha mostrato dei sorpassi veramente difficili da eseguire, mostrando il sangue freddo ma anche a volte l'eccessiva spavalderia della giovane età (come nell'incidente occorso a Montecarlo nel tentativo di sorpasso a Grosjean).
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Cari Guerinetti, questi a nostro giudizio i TOP della stagione appena conclusa. Siete d'accordo con le valutazioni assegnate? In caso contrario, a chi avreste dato di più o di meno? Avreste voluto vedere qualcun'altro in questo elenco? Aspettiamo nei commenti sotto il presente articolo i vostri voti, e se volete, anche il vostro personale pagellone del Mondiale, per quanto riguarda i TOP. Grazie fin da ora!
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold
Twitter: @ruggero81