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F1, Gp Russia: il poker di Rosberg

F1, Gp Russia: il poker di Rosberg

Redazione

2 maggio 2016

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Quattro vittorie nelle prime quattro gare, 100 punti sui 100 disponibili. Non c'è alcun dubbio sul fatto che il 2016 sia sicuramente l'anno di Nico Rosberg. Volendo essere precisi, quella conquistata ieri a Sochi è la settima vittoria consecutiva del pilota tedesco della Mercedes, se consideriamo anche le ultime 3 gare del 2015 in Messico, Brasile e Abu Dhabi. Nella storia della Formula 1 solamente Alberto Ascari tra il 1952 e il 1953 e in epoca più recente Michael Schumacher nel 2004 (entrambi con la Ferrari) erano riusciti a fare altrettanto.

Una vittoria, quella ottenuta in terra russa, netta, mai messa in discussione da alcun avversario, e che mostra la grande maturità acquisita da Nico in questi ultimi anni, affamato di vittorie dopo il biennio che aveva visto protagonista l'altro pilota Mercedes, Lewis Hamilton.

Una gara condotta in testa dal primo all'ultimo giro, un weekend condotto senza il benchè minimo errore o sbavatura, capace di spingere quando c'è da farlo, ma anche di gestire la propria Mercedes, quando è necessario, senza però esitare nel finale a tirare fuori gli artigli, se questo può consentire di portare a casa un prestigiosissimo Grand Chelem (pole position, gara, e giro più veloce).

Sorpasso Hamilton Raikkonen 8° Giro

Nell'ennesima giornata di Rosberg, non possiamo spendere una parola anche per Lewis Hamilton, autore anch'egli di una gara assolutamente da sottolineare. Partito 10° per un problema all'MGU-H (peraltro lo stesso occorso anche in Cina, a dimostrazione che i problemi di affidabilità non solamente rappresentano un problema in casa Ferrari, ma anche nel team campione del mondo), già a inizio gara Lewis è già 4°, e, sorpassando prima Raikkonen e poi Bottas, riesce così subito a conquistare la seconda posizione, prima di riuscire ad avvicinarsi a Rosberg. Certo, il gap accumulato a inizio gara dal proprio compagno di squadra era talmente alto che non poteva essere facilmente annullato, ma la grinta mostrata da Lewis nel corso del gran premio autorizzano ad avere fiducia per le prossime gare.

Capitolo Ferrari. Se Raikkonen riesce a portare la Ferrari al terzo posto, conquistando così il 700° podio nella storia del Cavallino, la Rossa esce da Sochi con le ossa rotte. Non solamente Kimi ha dato la sensazione di aver svolto semplicemente il proprio compitino soffrendo non poco sia alla ripartenza subito la Safety Car, sia nel confronto diretto con le Mercedes (riuscendo solamente nel finale a recuperare qualcosina), ma purtroppo mancano i punti di Sebastian Vettel, costretto al ritiro a causa dell'incidente generato al primo giro dalla Red Bull di Daniil Kvyat.

Incidente Vettel 1° Giro

Dopo la Cina, dunque, i due piloti tornano nuovamente a scontrarsi. Se a Shangai il pilota russo era stato abile a sfruttare il buco lasciato scoperto alla via dalla Rossa del pilota tedesco, spingendolo quasi verso la monoposto gemella di Raikkonen, qui a Sochi non ci sono assolutamente dubbi: a sbagliare è stato nettamente il pilota padrone di casa, che, dopo aver già toccato Vettel nel corso del primo giro in Curva 2, lo va nuovamente a toccare in Curva 3 facendolo girare e mandandolo così contro le barriere di protezione, avendo forato Seb nel corso di questi contatti la posteriore sinistra.

Gara finita per il pilota tedesco della Ferrari, la seconda nel corso delle primissime battute (dopo quella di Bahrain, dove c'era stato un problema al motore nel corso del giro di ricognizione), con Sebastian fin da subito comprensibilmente furioso nei confronti di Kvyat, e che nel corso della gara è andato a chiedere spiegazioni al suo ex team principal, Chris Horner, ricevendo le sue scuse in merito. Un vero e proprio peccato, perchè qui a Sochi Vettel avrebbe potuto fare una gara sicuramente migliore di quella di Raikkonen, come dimostra l'impressionante passo gara mostrato nel corso della FP3. Magari Hamilton sarebbe comunque arrivato secondo, ma certamente con un Vettel in palla come quello visto sabato, il gap tra il campione inglese e la prima delle due Ferrari sarebbe stato sicuramente più basso rispetto a quello visto ieri tra Hamilton e Raikkonen.

Tornando all'incidente tra Vettel e Kvyat, non solamente Sebastian aspetta delle scuse dal pilota russo (arrivate poi in serata con una telefonata tra i due), ma anche l'altro pilota Red Bull, Daniel Ricciardo, fortemente danneggiato dalla veemenza del proprio compagno di squadra, e anche da una strategia con le gomme medie al 1° giro, che lo ha finito per penalizzare.

Tornando a Kvyat, l'incidente con Vettel gli ha portato prima una penalizzazione in gara con uno stop and go di 10 secondi (troppo poco per l'imperdonabile errore commesso), poi altri tre punti in meno sulla patente (dopo i due già tolti lo scorso anno in Ungheria per aver superato Hamilton oltrepassando i limiti della pista), arrivando così a 5 punti di penalizzazione. Ricordiamo che con 12 punti in meno sulla patente scatta la squalifica per il GP successivo.

Alonso Gara

Passando agli altri team, rilevando la grandissima delusione Williams con Bottas autore di un'ottima prima parte, ma poi vistosamente calato nel corso della gara esattamente come lo scorso anno, due parole le merita sicuramente la McLaren-Honda, capace grazie a un'ottimo Alonso (giunto 6°) e a un buon Button (10°) di portare entrambe le macchine a punti (cosa che non succedeva dallo scorso anno in Ungheria), dimostrando così qualche segnale di ripresa, come anche il buon settimo posto di Kevin Magnussen, che porta alla Renault i primi punti in classifica, come anche buono va considerato l'ottavo posto di Grosjean con la conferma Haas.

Riepilogo Gara

Andiamo a questo punto a riepilogare l'esito del Gp di Russia con l'ordine di arrivo.

Per quanto riguarda la classifica piloti, come detto in testa Rosberg a punteggio pieno con 100 punti, seguito dal compagno di squadra Hamilton a 57; Raikkonen terzo a 43 punti;  Ricciardo quarto a 36 punti, Vettel quinto a 33 punti.

Prossimo appuntamento con la Formula 1 il prossimo 15 Maggio sul circuito di Barcellona con il GP di Spagna (diretta SKY, differita RAI), il primo della stagione europea, su un circuito che le squadre conoscono davvero molto bene per avervi disputato i test invernali, e con le Mercedes che proprio in quell'occasione avevo a dir poco giganteggiato con le gomme medie. L'augurio di tutti è quello di vedere un Gran Premio più aperto, ma il debutto della nuova ala anteriore (già portata in Russia e non utilizzata), per non parlare di un importante aggiornamento aerodinamico atteso in terra iberica non lascia ben sperare gli avversari. Staremo a vedere.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold Twitter: @ruggero81

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