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F1, Halo ed Aeroscreen in pista a Montecarlo

F1, Halo ed Aeroscreen in pista a Montecarlo

Redazione

20 maggio 2016

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Uno snodo cruciale per il futuro di entrambe le soluzioni. Non c'è dubbio che Montecarlo rappresenti una tappa fondamentale per Halo ed Aeroscreen (detto anche Canopy), i due sistemi proposti rispettivamente da Mercedes e Red Bull, volti a garantire la sicurezza della testa del pilota all'interno dell'abitacolo della monoposto. In attesa della deadline fissata per il 1° Luglio che dovrà definitivamente sancire quale tra le due sarà la soluzione definitivamente adottata a partire dal prossimo anno (anche se non è da escludere neanche il rinvio al 2018), nel corso del prossimo weekend a Montecarlo, come confermato dal Direttore tecnico della Williams, Pat Symonds, ci sarà una nuova riunione dei team in merito. Non solo.

Ricciardo FP1

Secondo SpeedWeek, lungo le stradine del Principato di Monaco potremmo addirittura assistere per la prima volta durante le prove libere a un confronto con entrambe le soluzioni in pista, con l'Aeroscreen sulla Red Bull (testato ancora una volta da Ricciardo?), e con una versione del sistema Halo riveduta e corretta rispetto a quella vista a inizio marzo sulla Ferrari di Vettel e Raikkonen portata in pista dalla Williams.

Raikkonen Halo 3 Marzo

Una nuova versione, quella del sistema Halo, che si dice sia in titanio (e non in carbonio) e al contempo abbia anche una funzione più aerodinamica rispetto a quella vista sulle monoposto del Cavallino Rampante.

Come abbiamo già avuto modo di spiegare, entrambi i sistemi presentano dei punti di favore e dei punti a sfavore. Se l'Halo presenta presenta il limite della scarsa visibilità causato dal supporto di sostegno centrale, il quale limiterebbe la visibilità del pilota, dall'altra l'Aeroscreen non dispone di un sistema di apertura tale da consentire al pilota di uscire con celerità dalla propria monoposto, come anche non dispone di un tergicristallo, il che potrebbe rendere pericolosa la guida sia nel caso in cui la monoposto che precede dovesse perdere del liquido (olio), sia in caso di pioggia qualora si dovesse appannare il vetro del parabrezza.

Problemi che sicuramente verranno affrontati da qui a fine giugno al fine di avere due soluzioni le più sicure possibili per i piloti su cui scegliere poi la migliore, e che rischiano sicuramente di cambiare (e non poco) le monoposto di Formula 1, così come le abbiamo viste fino a ora.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold Twitter: @ruggero81

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