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Il Finlandese Volante è tornato a casa. Mika Hakkinen torna a legare il suo nome con quello della McLaren dopo i due titoli mondiali piloti vinti nel 1998 e nel 1999, e in un momento particolarmente delicato per il team ,alle prese con i problemi affidabilità generati dalla nuova power unit Honda. Il 48enne ex pilota finlandese secondo l'annuncio ufficiale diffuso questa settimana ricoprirà l'incarico di Partner Ambassador, e collaborerà con il Direttore esecutivo McLaren, Zak Brown, con l'ad di McLaren Automotive, Mike Flewitt, e con il personale della divisione marketing della squadra alla ricerca di nuovi partner per la squadra, e al contempo cercare di aiutare la squadra a tornare a essere maggiormente competitiva.
Un rapporto, quello tra Hakkinen e la McLaren che nasce da molto lontano, quando nel 1993 dopo i due anni disputati in Lotus il finlandese approda a Woking. Per buona parte della stagione egli ricoprirà il ruolo di tester, verrà poi promosso per le ultime tre gare della stagione al fianco di Ayrton Senna quando l'altro pilota titolare, Michael Andretti, lascerà il team inglese per andare a correre negli Stati Uniti. Se in Portogallo dopo un'ottima qualifica (3° davanti al compagno di squadra) la gara finirà per Mika al 32° dei 71 giri previsti causa incidente, in Giappone ecco arrivare il primo podio, grazie al terzo posto conquistato dietro a Senna (vincitore della gara) e a Prost.
Nel corso dell'ultimo Gp stagionale in Australia (che lo vedrà ritirarsi al 27° giro causa problema a una ruota), nasce il soprannome “Finlandese Volante”, che lo accompagnerà per il resto della carriera: è lo stesso Hakkinen ad attribuirselo autografando l'immagine scattata dal fotografo inglese Mark Sutton, che vedeva il pilota saltare piuttosto energicamente sul cordolo con la sua McLaren, dando la sensazione quasi di volare.
Nel 1994 Mika viene promosso pilota titolare e conquista come miglior risultato dell'anno una secondo posto in Belgio sul circuito di Spa-Francorschamps in una stagione caratterizzata da una parte dalla tragica scomparsa dell'ex compagno di squadra Ayrton Senna, dall'altra dal duello iridato tra Damon Hill e Michael Schumacher. Un episodio però merita di essere segnalato: nel corso dell'ultima gara del campionato ad Adelaide il finlandese perde il controllo della monoposto, e dopo diversi testacoda va a impattare con il retrotreno contro le barriere, uscendone fortunatamente illeso. Un episodio, quello occorsogli, che rappresenta, se vogliamo, una macabra anticipazione del ben più brutto incidente che gli capiterà sulla stessa pista un anno dopo: nel corso della seconda sessione di prove libere del venerdì, a causa del calo di pressione della gomma posteriore sinistra, Hakkinen perde il controllo della monoposto, andando in testacoda, e andando a sbattere contro le barriere. L'impatto è talmente violento che il finlandese perde conoscenza, per via degli urti della testa e del collo contro il bordo dell'abitacolo. Portato d'urgenza al Royal Adelaide Hospital, fortunatamente dopo due giorni di coma non solo si riprenderà progressivamente, ma addirittura potrà tornare a gareggiare già nel Marzo successivo in Formula 1, sin dalla gara inaugurale, in programma sempre in Australia ma sul nuovo circuito dell'Albert Park. A Jerez, nell'ultima gara della stagione 1997 la prima storica vittoria in Formula 1 davanti al compagno di squadra, David Coulthard, e a Jacques Villeneuve, che si laureò campione del mondo.
Il triennio 1998-2000 vedrà Hakkinen lottare per il titolo mondiale contro la Ferrari di Michael Schumacher nel 1998 e nel 2000 e di Eddie Irvine nel 1999. Se nel 1998 e nel 1999 sarà il finlandese a vincere il titolo piloti, nel 2000 sarà il pilota tedesco della Ferrari a riportare a Maranello l'iride 21 anni dopo l'ultimo trionfo ad opera di Jody Scheckter.
Una rivalità, quella tra Hakkinen e Schumacher, intensa, ma all'insegna della massima stima reciproca. Tra gli episodi più significativi come non ricordare l'incredibile sorpasso avvenuto nel 2000, a tre giri dal termine del Gp del Belgio sul circuito di Spa-Francorschamps, quando nel tentativo di doppiare la BAR-Honda di Ricardo Zonta, Schumacher passò all'esterno, mentre Hakkinen all'interno non solo riuscì a passare il brasiliano, ma anche il campione tedesco della Ferrari andando così a vincere la gara?
Al termine della stagione 2001 Hakkinen si ritira dalla Formula 1 al termine di una stagione piuttosto complicata per lui, che lo vedrà vincere solamente in Inghilterra a Silverstone, davanti alle Ferrari di Schumacher e di Barrichello, e negli Usa ad Austin, davanti al solito Schumi e al compagno di squadra Coulthard.
Una McLaren sicuramente diversa da quella attuale, alle prese con numerosi problemi di affidabilità con la nuova power unit Honda (riprogettata ex-novo rispetto a quella della passata stagione per via del nuovo sistema di iniezione, simile concettualmente a quelli di Mercedes e Ferrari) dopo due stagioni estremamente complicate e con un Alonso comprensibilmente deluso per la mancanza di potenza, e che nei recenti test di Barcellona non ha esitato ad attribuire proprio alla power unit nipponica la quasi totalità dei problemi finora occorsi. L'augurio è che proprio il ritorno del due volte campione del mondo finlandese possa essere di stimolo al team di Woking per superare questo momento così delicato.
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold Twitter: @ruggero81
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