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Un autentico dominio in pista, dal primo all'ultimo giro. A 16 anni di distanza dall'ultimo sigillo targato Schumacher, la Ferrari torna a vincere sulle stradine di Montecarlo, e lo fa addirittura siglando una doppietta, con Sebastian Vettel davanti a Kimi Raikkonen, autore sabato della pole position. Al loro fianco, sul gradino più basso del podio Daniel Ricciardo a rappresentare la Red Bull.
Se è vero che chi conquista la pole di solito mette in cassaforte almeno metà Gp, è altrettanto vero che una delle possibili insidie lungo le stradine monegasche è solitamente rappresentata dalla partenza: circa 200 metri in cui si gioca tutto (o quasi), e che in passato è stato anche scenario di diversi incidenti. Quest'anno, però, tutto è filato abbastanza liscio, con Raikkonen che da subito mantiene la prima posizione, e dietro di lui Vettel che si sposta leggermente a destra proteggendo così il suo compagno di squadra da una possibile iniziativa della Mercedes di Valtteri Bottas.
La prima parte di gara, dunque, vede le Ferrari prendere il largo con Raikkonen in testa, e Vettel subito dietro al compagno di squadra finlandese, salvo poi perdere parte del vantaggio (circa 3 secondi) in occasione del doppiaggio della Sauber di Wehrlein e della McLaren di Button (protagonisti, come vedremo, nella seconda parte di gara per uno spettacolare incidente per fortuna senza conseguenze) a favore del pilota finlandese della Mercedes.
La gara si decide intorno al 33° Giro, quando Max Verstappen (4° dietro alla Mercedes di Bottas) decide di anticipare l'unica sosta in programma (ricordiamo che a Montecarlo l'asfalto non è per niente abrasivo, per cui in teoria sarebbe possibile fare con lo stesso set di gomme montato al via l'intero Gp; solo per una questione regolamentare è obbligatorio fermarsi ai box e montare una mescole diversa da quella montata al via), passando dalle gomme Ultrasoft montate al via a quelle Supersoft, al fine di superare il pilota finlandese della Mercedes grazie all'undercut. Il team campione del mondo, però, capisce subito la mossa Red Bull, e al giro successivo (34° tornata) fa fermare Bottas. Al 35° giro la Ferrari fa fermare Raikkonen: da qualche giro il pilota finlandese ha alzato i tempi, per cui per timore di un sorpasso successivo da parte di Bottas, anticipa la sosta di Kimi.
Restano così in pista Vettel e Ricciardo, i quali dimostrano di avere un passo decisamente migliore rispetto a quello visto finora, e non a caso anellano dei giri estremamente veloci, che consente loro, dopo aver effettuato la sosta, grazie all'overcut di tornare rispettivamente in prima posizione davanti a Raikkonen (come possiamo vedere dal frame sopra raffigurato), e in terza posizione davanti a Bottas e al compagno di squadra Verstappen (il quale non mancherà di sfogarsi via radio). Raikkonen,persa la testa della gara, girerà inizialmente un po' più lento, rischiando di farsi riprendere proprio da Ricciardo.
A decidere, quindi la gara, in casa Ferrari non è stata la volontà di penalizzare Raikkonen, quanto un passo gara migliore da parte di Vettel, che non solo si evidenzia nei giri in più in cui il campione di Heppenheim rimane in pista prima del pitstop, ma anche dopo la sosta, con un gap nei confronti del compagno di squadra finlandese che sale fino agli oltre 13 secondi del 58° Giro, quando un bruttissimo incidente che vede protagonisti Jenson Button (McLaren, al rientro in Formula 1 in sostituzione di Fernando Alonso, impegnato con la 500 Miglia d'Indianapolis) e Pascal Wehrlein (Sauber). spaventa il pubblico ma anche gli addetti ai lavori.
Già al termine del 1° Giro c'era stata qualche scaramuccia tra i due: fermati entrambi ai box per cambiare le gomme, Wehrlein era stato fatto tornare in pitlane dagli uomini Sauber in perfetta unsafe release, senza tener conto del sopraggiungere di Button, al quale il giovane pilota di scuola Mercedes aveva tagliato la strada, e che i commissari avevano deciso di penalizzare con una penalità di 5 secondi da scontare o al pitstop successivo, o al termine della gara.
Al 58° Giro, nel tentativo di superare Wehrlein, la gomma anteriore sinistra del pilota inglese si va ad ancorare alla posteriore destra del giovane pilota tedesco, spingendo così la Sauber a cappottarsi schiacciando l'abitacolo con dentro il pilota verso le barriere.
Un incidente che gela non solo il pubblico, ma anche i piloti, con la Direzione Gara che ordina l'ingresso immediato della Safety Car.
Ci vorranno diversi minuti prima di liberare Wehrlein, il quale per fortuna non solo via radio dirà che è tutto ok, ma che pochi minuti dopo uscirà con le proprie gambe dalla macchina, prima di recarsi per sicurezza al centro medico.
Ripreso il Gran Premio, nel corso delle ultime tornate Vettel ricostruirà parte del vantaggio andando a tagliare il traguardo con 3”145 su Raikkonen, staccato di soli sei decimi dalla Red Bull di Ricciardo.
Andando ad analizzare la gara, non possiamo non rilevare l'ottima performance della Ferrari, a dimostrazione ancora una volta dell'assoluta validità della SF70-H, la quale dal giovedì pomeriggio (con la FP2) si è saputa adattare molto bene alle stradine monegasche denotando un'ottima messa a punto nonché bilanciamento della monoposto, una perfetta gestione delle gomme, oltre a un'invidiabile trazione.
Tutti elementi, questi, che nel weekend sono mancati alla Mercedes, non a caso rimasta fuori dal podio. Bottas ha cercato di limitare i danni, arrivando 4° grazie al suo stile di guida; Hamilton (qui raffigurato) alla fine è arrivato 7°, ma quel che è certo è che a Montecarlo il team campione del mondo ha denotato una volta di più la difficoltà cronica della W08 a mandare in temperatura le mescole più morbide portate dalla Pirelli, non riuscendo così ad innescare il grip necessario.Diventa così importante la prossima gara in Canada per capire il reale stato di salute del team campione del mondo: se da una parte le mescole che la Pirelli porterà saranno le stesse usate a Montecarlo (Ultrasoft, Supersoft e Soft), dall'altra la differente conformazione del tracciato (dove il motore è particolarmente sollecitato sopratutto nel lungo rettilineo che dal Casinò porta fino all'ingresso della corsia box) associata al passo lungo potrebbe rappresentare un leggero vantaggio per la Mercedes.
Tra i protagonisti della gara, sicuramente, come detto Daniel Ricciardo, autore di una gara assolutamente regolare e capace,come detto, grazie all'overcut, di superare sia Bottas, sia il compagno di squadra, Max Verstappen. Se lo scorso anno il pilota australiano perse la gara a favore di Hamilton in quanto in occasione della sosta il team non aveva preparato in tempo le gomme Supersoft, quest'anno non solamente riesce a salire sul podio dopo esser stato costantemente dietro Verstappen (tranne che in FP2), ma può anche considerarsi fortunato, in quanto in occasione della ripartenza dopo la safety car mandata in pista subito dopo l'incidente tra Button e Wehrlein, Daniel va a sfiorare le barriere all'altezza di Sainte Devote, senza riportare il benchè minimo danno, e potendosi così sul finale di gara riavvicinarsi a Raikkonen.
Andiamo a questo punto, a ricordare l'ordine di arrivo della gara, grazie alla tabella riepilogativa della FOM.
In Classifica Piloti Vettel sale a 129 punti, portando a 25 i punti di vantaggio su Hamilton (salito a quota 104). Terzo Bottas a 75 punti, seguito da Raikkonen a 67, Ricciardo a 52, e infine Verstappen a 45 punti.
In Classifica Costruttori la Ferrari torna in testa con 196 punti, seguita dalla Mercedes a 179. Terza la Red Bull a quota 97. Più staccata Force India a 53 punti, mentre la Toro Rosso (29 punti), allunga sulla Williams, a quota 20.
Prossimo appuntamento con la F1 Domenica 11 Giugno, con il Gp del Canada, con diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD e in differita sulle reti RAI.
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold Twitter: @ruggero81
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