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F1, Ferrari a Silverstone con lo Shield?

F1, Ferrari a Silverstone con lo Shield?

Redazione

15 giugno 2017

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Un vero e proprio esordio anticipato. Contrariamente da quanto annunciato in precedenza, lo Shield (il nuovo sistema di protezione dell'abitacolo voluto in ottica 2018 dalla Federazione Internazionale dell'Automobile in sostituzione del sistema Halo, bocciato dai piloti, e presentato solo e unicamente agli stessi in occasione del briefing svoltosi in occasione della giornata del venerdì delle prove libere del gp della Cina) potrebbe non esordire a Settembre sulla McLaren sul circuito di Monza, ma già a Luglio sulla Ferrari. A sostenerlo il sempre ben informato magazine tedesco Auto, Motor und Sport. Secondo quanto sostengono Michael Schmidt e Tobias Grüner, infatti nel corso della FP1 del Gp d'Inghilterra a Silverstone sarà possibile vedere sulla SF70-H il primo prototipo del nuovo dispositivo, messo a punto dal team di Maranello, al fine di poter raccogliere più dati possibili in vista dell'introduzione definitiva prevista per la prossima stagione (le altre squadre lo potranno testare nella FP1 del Gp d'Italia (come la McLaren), o nell'analoga sessione del Gp di Singapore). Da non escludere la possibilità che lo Shield venga testato sia da Vettel che da Raikkonen.

Ricciardo Aeroscreen FP1

Dalle poche info disponibili in attesa di poterlo finalmente vedere dal vivo, sappiamo che lo Shield dovrebbe essere una versione più sofisticata dell'Aeroscreen portato in pista lo scorso anno dalla Red Bull a Sochi con Daniel Ricciardo: nella fattispecie dovrebbe essere più basso ed al contempo andarsi ad ancorare al telaio.

Un parabrezza, se vogliamo, simile a quello che Colin Chapman mise a punto nel 1962 sulla Lotus 25 (campione del mondo nel 1963 con Jim Clark), e poi sviluppato ed ottimizzato sulla Lotus 33 del biennio 1965-66 (campione del mondo 1965 sempre con Clark) e sulla 49 del 1967, con cui Graham Hill l'anno successivo si aggiudicherà il titolo piloti.

Da rilevare, infine, come l'ipotesi Shield abbia portato nelle settimane scorse, come già avvenuto con il sistema Halo, i piloti a dividersi: se a detta di Ricciardo, Bottas e Wehrlein è importante fare passi avanti sulla sicurezza, e in particolare per gli ultimi due c'è una forte curiosità nel volerlo testare, per quanto riguarda Raikkonen, Kvyat e Grosjean la sicurezza è sicuramente importante, ma non per questo bisogna rivoluzionare l'aspetto delle monoposto di F1, facendole diventare delle vere e proprie scatole chiuse (concetto questo, sottolineato maggiormente dal pilota francese della Haas).

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold Twitter: @ruggero81

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