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F1, Ferrari e la doppia foratura finale

F1, Ferrari e la doppia foratura finale

Redazione

17 luglio 2017

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Un doppio, clamoroso colpo di scena. Alzi la mano chi avrebbe mai scommesso su una doppia foratura a bordo delle due Ferrari nelle fasi finali del Gp d'Inghilterra. Uno scenario quasi impossibile da immaginare visto l'ottimo feeling che la SF70-H aveva dimostrato fino allo scorso Gp in Austria con le gomme Pirelli, sia che fossero gomme con mescola morbida, sia che fossero gomme con mescola dura. Invece sul circuito di Silverstone è successo proprio questo, con le Rosse di Raikkonen e Vettel costrette a fermarsi rispettivamente al 49° e al 50° dei 51 giri previsti per un cambio gomme assolutamente imprevisto, quando erano rispettivamente al 2° e al 4° posto, a causa di una foratura alla gomma anteriore sinistra in entrambe le circostanze.

Tantissime le domande che gli appassionati si saranno posti in quei frangenti: perchè solo alle due Ferrari? Com'è possibile che sia capitato ad entrambe le macchine, se Vettel ha cambiato le gomme al 19° Giro e Raikkonen al 25° Giro? Perchè la gomma anteriore sinistra su entrambe le monoposto? Ci sono state delle avvisaglie su entrambe le macchine, o è stata una cosa improvvisa? Ma sopratutto, qual è stata la causa di questa duplice foratura?

Al momento, purtroppo, non siamo in grado di dare delle risposte precise, in quanto le gomme oggetto della foratura dopo esser state analizzate sul posto dalla Pirelli, solamente nella giornata di domani arriveranno in fabbrica a Milano per delle ulteriori e più approfondite indagini in laboratorio. Eppure, alcune considerazioni possono comunque essere fatte. Se per Raikkonen, come vedremo più avanti, il fatto è avvenuto quasi a sorpresa, nel caso di Vettel alcuni dettagli facevano presagire come la situazione fosse arrivata diciamo al limite, senza però per questo far presagire la foratura che poi di fatto c'è stata.

Cominciamo, quindi, ad analizzare con molta attenzione lo stato delle gomme soft di Vettel nel corso del Gp, avvalendoci di alcune foto e di alcune frame che abbiamo selezionato durante la gara.

Vettel Verstappen 21° Giro

Come abbiamo già spiegato nel corso della consueta analisi del Gp, dopo 19 giri Sebastian Vettel decide di anticipare il pit stop effettuando quindi l'undercut al fine di superare grazie alla strategia la Red Bull di Max Verstappen, altrimenti non superabile in pista. Il pilota tedesco della Ferrari, dunque, decide di entrare ai box, e di montare le gomme Soft con cui concludere la gara. Vero, restano ancora 32 giri da effettuare, ma le gomme Soft sulla carta sono in grado di poterli svolgere senza troppe difficoltà. Al termine del 20° Giro Verstappen decide di rispondere subito al pilota della Ferrari facendo anch'egli la sosta e passando dalle Supersoft alle Soft, ma è troppo tardi: grazie a quel giro in più e al parziale record ottenuto nel secondo e nel terzo settore, Vettel riesce a creare quel minimo vantaggio che gli consente (come possiamo vedere nel frame sopra pubblicato) di superare brillantemente il giovane pilota della Red Bull al rientro in pista dopo la sosta.

Vettel Bottas 42° Giro

Passiamo adesso al 42° Giro dei 51 giri previsti, soffermandoci al duello per il terzo posto tra Sebastian Vettel e Valtteri Bottas. Il pilota Ferrari ha ormai 23 giri sulle proprie gomme Soft; Bottas invece ha solo 9 giri sulle proprie gomme, peraltro di una mescola più morbida rispetto all'avversario, e quindi a serbatoi ormai quasi scarichi (mancano solo 9 giri al termine), decisamente più performanti. Sebbene la risoluzione del frame non ci aiuti molto, da notare come le gomme anteriori della Ferrari non presentino in apparenza dei blistering. Vero, i tempi cronometrici con l'aumentare del numero dei giri sono andati progressivamente salendo per l'aumentare del deterioramento (e quindi della temperatura da parte della mescola), ma da un punto di vista visivo possiamo rilevare come la mescola, eccetto un accennatissimo riporto di gomma sull'anteriore destra (quella che noi vediamo frontalmente a sinistra) non presenti grosse problematiche. Presente, questo si, del graining (piccoli riccioli di gomma lasciati in movimento una volta che la stessa si consuma), sui lati della traiettoria ideale percorsa dalle monoposto, ma è un aspetto abbastanza normale sulle piste di Formula 1.

Vettel Bottas 43° Giro

Passiamo ora al 43° Giro, quando, nel tentativo di difendersi dall'attacco di Bottas, Vettel va a spiattellare proprio la gomma anteriore sinistra, con una frenata perfettamente visibile. La domanda che tanti sicuramente si staranno facendo è: può questa spiattellata aver generato la foratura che vedremo al 50° Giro? Di per se no, ma indubbiamente può aver stressato la gomma in questione. Ricordiamo che spiattellare la gomma vuol dire inevitabilmente bruciare una parte della tela che la compone, e quindi mandarla a sua volta in crisi. Sull'anteriore destra visibile sempre il famoso riporto laterale di cui accennavamo in precedenza.

Vettel Bottas  44° Giro

Non stupisce, quindi, che al 44° Giro Bottas tenti nuovamente l'attacco e questa volta superi in piena velocità la Ferrari di Vettel, il quale, per portare la macchina al traguardo senza fermarsi ulteriormente, da questo momento in poi comincerà a girare con tempi decisamente più alti rispetto ai primi.

Vettel Gomma danneggiata Gara bis

Arriviamo così al 50° Giro, quando improvvisamente dopo il pit stop a sorpresa di Raikkonen, vediamo la Ferrari di Vettel andare sull'erba, e poi tornare in pista con la gomma anteriore sinistra forata. Soffermiamoci un attimo, però, sull'escursione sull'erba, dovuta alla foratura del pneumatico. Come possiamo vedere da un'altra inquadratura rispetto a quella trasmessa in televisione nel corso del Gp, sull'anteriore sinistra della Ferrari numero 5 possiamo quasi notare un piccolo squarcio all'altezza del segno giallo della Pirelli.

Quando poi la monoposto rientra in pista, è possibile vedere nella foto di apertura del presente articolo come la gomma abbia praticamente perso aria risultando sgonfia, e quindi di fatto distrutta, con peraltro la presenza di blistering abbastanza pronunciato sull'anteriore destra, con la macchina che di fatto struscia a terra generando delle scintille. Vettel sarà così costretto ad arrivare molto lentamente ai box, cambiare le gomme, e rientrare in pista, ma all'ultimo giro, la gara di fatto è rovinata, passando dal quarto al settimo posto finale.

Raikkonen Gomma danneggiata Gara

Incomprensibile, poi, quanto avvenuto all'anteriore sinistra della Ferrari di Raikkonen, foratasi al 49° Giro. Premesso che il pilota finlandese era passato da Supersoft a Soft al 25° Giro (sei tornate dopo Vettel) senza spiattellarle o comunque stressarle eccessivamente, la fotografia che possiamo sopra vedere relativa proprio al 49° Giro ci mostra tanto per cominciare una gomma anteriore destra dove possiamo vedere il riporto di gomma laterale, ma nulla di particolarmente preoccupante. Per quanto riguarda la gomma anteriore sinistra, l'immagine ci mostra una copertura decisamente più integra rispetto a quella di Vettel, ma in questo caso quasi sfilacciata lateralmente.

Raikkonen 50° Giro

Sensazione che possiamo ben vedere tramite l'Onboard del pilota, al momento di entrare nella corsia dei box. Non a caso Raikkonen ha potuto effettuare il giro di rientro più rapidamente rispetto a Vettel per via della miglior consistenza della gomma, e, approfittando anche della foratura occorsa all'altra Ferrari, ha potuto superarla andando così a conquistare comunque il terzo gradino del podio.

Questa doppia foratura ha ovviamente spinto la Pirelli a fare delle indagini ben specifiche. Secondo il Responsabile Motorsport, Mario Isola, le due forature avrebbero cause differenti. In attesa, ovviamente, di analisi più approfondite da parte del costruttore milanese, l'Ing. Isola non ha mancato di sottolineare come l'anteriore sinistra di Raikkonen sia arrivata ai box ancora gonfia senza presentare alcun blistering, andando così ad escludere dei cedimenti strutturali e/o alla carcassa (presenti solo nel caso in cui la gomma avesse perso aria). Nel caso di Vettel, invece la gomma di fatto ha perso aria (come peraltro visibile nella foto sopra pubblicata), come è anche visibile la spiattellata occorsa al pilota tedesco al 43° Giro, la quale però non sarebbe almeno per il momento da addebitarsi come causa della foratura, trovandosi in un altro punto del battistrada rispetto a quello oggetto della foratura.

La domanda però resta: cosa può aver provocato in entrambe le Ferrari la foratura della gomma anteriore sinistra? Una ipotesi che potremmo formulare dall'esterno potrebbe essere una regolazione o un set-up estremo tra pressione ed angolo di camber volto a limitare il gap nei confronti di Mercedes e che alla lunga avrebbe finito con l'indebolire la resistenza della gomma, ma, ripetiamo, si tratta solo di una semplice ipotesi. Una cosa, comunque, è certa: solo i risultati dell'indagine da parte della Pirelli ci consentiranno finalmente di far luce su una doppia foratura, che di fatto ha finito non solo con il regalare una preziosa doppietta alla Mercedes in chiave Mondiale costruttori, ma anche con il riaprire il Mondiale piloti. Cosa che Vettel e la Ferrari non auspicavano di certo.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold Twitter: @ruggero81

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