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Una Montecarlo permanente. Così viene definito il circuito dell'Hungaroring, sede del Gp d'Ungheria, 11° prova del Mondiale di Formula 1, l'ultima prima della pausa estiva. A differenza delle stradine del Principato, appositamente chiuse per la disputa di prove libere, qualifiche e gara, l'Hungaroring è un circuito vero e proprio, situato nel comune di Mogyorod, a circa 25 Km da Budapest, e costruito a metà degli anni 80 proprio al fine di ospitare la massima categoria motoristica. Come già detto, la sua conformazione ricorda molto quella delle viuzze di Montecarlo, essendo un circuito abbastanza tortuoso, e dove sorpassare è normalmente assai complicato. Non è quindi un caso che le scuderie adottino per questa gara lo stesso set-up utilizzato per la gara monegasca, con alto carico aerodinamico al fine di avere la massima aderenza possibile in pista, visto anche lo scarso grip normalmente garantito dalla pista. Bisogna anche dire che in passato il circuito presentava anche degli avallamenti, ridotti però dopo la riasfaltatura dello scorso anno. Importante è ovviamente la trazione, che qui ricopre un ruolo estremamente importante sopratutto in uscita della curva 14, che porta al rettilineo finale, e che se presente sulla monoposto può favorire il sorpasso, nell'unico punto dove, oltre alla curva 3 si può superare. Bisogna dire che il progetto iniziale del circuito prevedeva solamente il rettilineo principale come unico punto per superare, ma alla luce dei pochi sorpassi effettuati, nel 1989 venne deciso di immettere la curva 3 nel lungo rettilineo che porta alla curva 4, e nel 2003 di allungare lo stesso rettilineo principale, ottenendo però negli anni dei risultati piuttosto esigui.
Passando all'aspetto prettamente sportivo, non c'è dubbio come la gara dell'Hungaroring abbia un aspetto estremamente significativo ai fini della lotta del mondiale. Vettel e Hamilton si presentano infatti divisi da un solo punto in classifica (177 vs 176) a favore del primo dopo il Gp di Gran Bretagna che ha visto da una parte il netto dominio del pilota anglo-caraibico della Mercedes, e dall'altra le numerose difficoltà riscontrate dalla Ferrari del pilota tedesco, ulteriormente penalizzato dalla foratura nel finale dell'anteriore sinistra. Se la Rossa è chiamata alla reazione in una gara che sulla carta potrebbe essere a lei favorevole visto il passo corto della SF70-H, occhio comunque alla Mercedes che rispetto a inizio campionato ha cambiato decisamente passo.
La gara ungherese può quindi essere considerata come una sorta di crocevia della stagione: se al termine della gara dovesse essere la Ferrari a vincere, Vettel potrebbe guadagnare alcuni punti in classifica su Hamilton, in vista del doppio appuntamento a Spa e a Monza alla ripresa del campionato dopo la pausa estiva dove la Mercedes parte chiaramente favorita. Se invece in Ungheria fosse la Mercedes a vincere con Hamilton, non solamente quest'ultimo prenderebbe la testa della classifica, ma sarebbe altrettanto chiaro come a quel punto il campionato prenderebbe purtroppo una direzione diversa da quella di Maranello, visto come già detto le prossime gare decisamente a favore della Mercedes.
Proprio Hamilton, qui all'Hungaroring è atteso da un altro importante appuntamento con la storia: in caso di pole, infatti, il pilota della Mercedes eguaglierebbe le 68 pole di Michael Schumacher diventando così il pilota con più pole in carriera al pari dell'indimenticabile campione di Kerpen.
Un risultato, quello di Hamilton, pronosticato circa un paio di anni fa da Nigel Mansell, e che a questo punto è vicino dal diventare realtà.
Proprio il Leone d'Inghilterra ha scritto una pagina emozionante di questo Gp quando, qualificatosi 12° nel 1989, in rimonta riuscì addirittura a vincere la gara a bordo della Ferrari dopo un bellissimo duello con Ayrton Senna, ripetutosi poi anche nel 1991 e nel 1992 in Williams, quando a vincere fu invece il brasiliano al volante della sua McLaren-Honda.
Scorrendo la storia di questa gara, diverse le cose da annotare. Proprio qui all'Hungaroring ad esempio scoppiò definitivamente la rivalità tra Hamilton ed Alonso nel 2007 quando entrambi correvano con la McLaren allora motorizzata Mercedes, già alle prese con la Spy-Story. La decisione del team di Woking di montare all'asturiano delle gomme dure (e non le morbide da lui richieste, destinate invece ad Hamilton) portarono Alonso a restare fermo nella piazzola riservata alla sosta impedendo così al compagno di squadra inglese di cambiare le gomme e così scendere in pista per l'ultimo tentativo lanciato. Se con una zampata finale Alonso riuscì comunque a conquistare la pole, i commisari lo punirono retrocedendolo di 5 posizioni per aver ostacolato il proprio compagno di squadra.
Chi invece su questo circuito ha vissuto dei momenti piuttosto delicati è stato sicuramente Felipe Massa. Dopo un amaro ritiro nel 2008 a tre giri dal termine per un problema al motore che non solamente gli è costata la gara ma con il senno di poi anche il Mondiale perso poi ad Interlagos per due punti nei confronti di Hamilton, nel 2009 il pilota brasiliano all'epoca in forza alla Ferrari nel corso della Q2 viene colpito sul casco da una molla persa dalla Brown-Mercedes di Rubens Barrichello. Felipe perde conoscenza, e la monoposto va a impattare a circa 190 Km/h contro le barriere di gomme posizionate all'altezza della curva 4. Immediati i soccorsi, con il pilota trasportato d'urgenza in ospedale, con i medici che rileveranno un taglio sulla fronte, una lesione ossea nella zona sovraorbitaria per cui è necessario un intervento chirurgico e una commozione cerebrale. Massa per fortuna riuscirà a salvarsi e nel Marzo 2010 a correre tornerà in occasione della gara inaugurale in Bahrain.
Un altro pilota che ha vissuto dei momenti emozionanti su questa pista è stato sicuramente Michael Schumacher, capace di vincere la gara nel 1998 pur con una sosta in più rispetto alle McLaren, autentiche mattatrici il giorno prima in qualifica. Sempre all'Hungaroring nel 2001 il campione di Kerpen grazie alla vittoria conquistata si aggiudica il quarto titoli piloti in carriera (il secondo consecutivo con la Ferrari), mentre la scuderia di Maranello vince in contemporanea il titolo Costruttori. Celeberrimo il We are the Champions cantato sul podio dallo stesso Schumacher e dal compagno di squadra, Rubens Barrichello, al quale il pilota tedesco donerà il suo trofeo come riconoscimento e ringraziamento per l'ottimo lavoro svolto in quella gara così importante.
Nel 2003 sempre all'Hungaroring Fernando Alonso si aggiudica la sua prima vittoria in Formula 1 diventando il pilota più giovane ad aggiudicarsi un Gp (record poi battuto da Vettel a Monza 2008 prima, e da Max Verstappen lo scorso anno a Barcellona poi). Una gara che passerà alla storia per il doppiaggio del vincitore ai danni della Ferrari di Michael Schumacher, classificatosi poi 5 ° a fine gara.
Emozionanti, infine, le corse del 2014 e del 2015. Se nel 2014 a vincere è la Red Bull di Ricciardo seguito dalla Ferrari di Alonso, costretto a cedere la testa a tre giri dalla fine per le gomme eccessivamente usurate, nel 2015 è la Ferrari ad aggiudicarsi il Gp con Sebastian Vettel nel giorno in cui la Formula 1 ricorda il pilota della Ferrari in prestito alla Manor, Jules Bianchi, scomparso una settimana prima, come possiamo vedere dalla foto sopra pubblicata.
Lo scorso anno il Gp aveva visto un netto dominio da parte della Mercedes con Hamilton che vince la gara, seguito dal compagno di squadra Rosberg a quasi 2 secondi, e dalla Red Bull di Ricciardo a circa 27”539 dal vincitore, seguito a pochi decimi dalla Ferrari di Vettel. La gara viene ricordata per i tentativi di sorpassi da parte di Kimi Raikkonen ai danni di Max Verstappen, con il pilota olandese della Red Bull che contravvenendo alle regole cambia più volte la traiettoria in pista davanti alla Rossa del pilota finlandese, senza però venir sanzionato dai commissari.
Parlare del Gp d'Ungheria, vuol dire anche pensare a Robert Kubica, il quale nel 2006 fece il suo esordio in Formula 1, e che proprio su questo circuito parteciperà ai test post gara con la Renault. Un'occasione per il pilota polacco per testare le attuali Formula 1, ma anche e sopratutto una vera e propria prova della verità: se questo test andrà bene al pari delle altre prove effettuate a Valencia e a Le Castellet con la Lotus E20 del 2012 con livrea Renault, non è da escludere un suo ritorno in Formula 1 proprio con il team francese al fianco di Hulkenberg.
Concludiamo ricordando i principali appuntamenti del fine settimana, visibili in diretta sia su SKY SPORT F1 HD, che sulle reti RAI.
GIORNO |
EVENTO |
ORARIO SKY DIRETTA |
ORARIO RAI DIRETTA |
28/07/17 |
FP1 |
10:00 |
09:45 Rai Sport + HD |
28/07/17 |
FP2 |
14:00 |
13:45 Rai Sport + HD |
29/07/17 |
FP3 |
11:00 |
10:55 Rai Sport + HD |
29/07/17 |
Qualifiche |
14:00 |
13:45 RAI 2 (HD ch.502) |
30/07/17 |
Gara |
14:00 |
13:10 RAI 1 (HD ch.501) |
Rüdiger Franz Gaetano Herberhold Twitter: @ruggero81
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