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F1 Grand Prix of Germany - Practice

HOCKENHEIM, GERMANY - JULY 20:  Sebastian Vettel of Germany and Ferrari prepares to drive in the garage during practice for the Formula One Grand Prix of Germany at Hockenheimring on July 20, 2018 in Hockenheim, Germany.  (Photo by Charles Coates/Getty Images)© Getty Images

F1, Presentazione Gp Germania

La Formula 1 torna in pista sul circuito di Hockenheim con il Gp di Germania, undicesima prova del Mondiale 2018.

20 luglio 2018

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Come di consuetudine negli anni pari, la Formula 1 torna sul circuito di Hockenheim per il Gp di Germania, undicesima prova del Mondiale 2018, giunto quest'anno alla sua 63° edizione. Una gara, quella tedesca, che ha una lunghissima tradizione storica (come non dimenticare la prima edizione valida per il Mondiale, disputata sul circuito del Nürburgring il 28 Luglio 1951 che coincide con la prima vittoria in assoluto di Alberto Ascari in Formula 1 con la Ferrari) e che nelle sue precedenti 62 edizioni è stata disputata per 35 volte sul circuito di Hockenheim, per 26 volte sul circuito del Nürburgring e per una sola volta (e più precisamente nel 1959) sul circuito dell'AVUS.

Una gara, quella in programma domenica ad Hockenheim, che potrebbe purtroppo essere anche l'ultima corsa in Germania. Sembra quasi paradossale se pensiamo ai due Gp a stagione ospitati dai circuiti di Hockenheim  (Gp Germania) e del Nürburgring (Gp Europa) tra il 1999 e il 2006 in piena era Schumacher. In seguito alla decisione di Ecclestone di disputare una sola gara in terra tedesca a partire dal 2008, il Gp era andato avanti disputandosi negli anni pari ad Hockenheim, e negli anni dispari al Nurburgring fino al 2014, quando, in seguito alla crisi gli amministratori del circuito bavarese hanno dovuto inevitabilmente alzare carta bianca di fronte alle cifre sempre più alte richieste da Mr E per inserire la gara nel calendario mondiale, lasciando così l'incombenza biennale al solo Hockenheim. Contratto, quello messo a punto da Ecclestone, che scade proprio quest'anno, e che i proprietari del circuito sperano di poter rinnovare a cifre leggermente più basse con gli attuali responsabili della Formula 1 (Liberty Media).

Se per la prossima stagione la Germania sarà sicuramente fuori dal calendario, l'augurio è quello di tornare a rivedere questo Gp già dal 2020. Basilari saranno ovviamente gli incassi che arriveranno da questa gara, e non è un caso che gli organizzatori abbiano fatto allestire all'altezza della curva 1 una tribuna supplementare proprio per ospitare il maggior numero di tifosi atteso per celebrare la leadership di Sebastian Vettel, che si presenta al pubblico di casa con 8 punti di vantaggio su Lewis Hamilton, fresco di rinnovo contrattuale con la Mercedes e fortemente desideroso di rivincita dopo la sconfitta accusata a Silverstone, determinata dal contatto al via tra il pilota inglese e Kimi Raikkonen, oggetto di numerose polemiche a fine gara poi dissipate tra lo staff della Rossa e quello tedesco.

MERCEDES E LA RINUNCIA  DAL 2019 A COSTA E AD ELLIS. Una Mercedes, che si presenta qui ad Hockenheim con la voglia di vincere e di dimostrare non solo al pubblico di casa ma anche e sopratutto a se stessa che nulla è cambiato rispetto a prima, e che al contempo comincia già a pensare al prossimo anno. Notizia di questi giorni è il cambio di ruolo di Aldo Costa che lascia il suo ruolo di Capo Progettista (o Chief Designer per dirla all'inglese) al suo vice John Owen per passare a partire dal Gennaio 2019 al nuovo ruolo di Techincal Advisor (e quindi collaboratore), in modo tale da poter restare un po' più di tempo in Italia, e quindi a contatto con la sua famiglia. Altro importante cambio di ruolo sarà quello del Performance Director Mark Ellis, il quale si prenderà un anno sabbatico a partire da metà 2019 venendo anche in questo caso sostituito dal vice, Loic Serra. Se il possibile distacco da Aldo Costa sembrava in realtà programmato da tempo, un po' meno lo è sembrato quello di Ellis, quasi come se la Mercedes avesse cercato di anticipare repentinamente entrambi gli addii al fine di motivare maggiormente la squadra già in ottica 2019.

CIRCUITO ED ASSETTO DELLA MONOPOSTO AD HOCKENHEIM. Un circuito fortemente amato ed apprezzato dai tifosi. Almeno fino al 2001. Non c'è dubbio come, pensando ad Hockenheim, un qualunque appassionato di Formula 1 lo associ direttamente alla vecchia conformazione della pista, un circuito estremamente esigente per quanto concerne i motori ma che portava i piloti lungo i boschi a sfruttare al massimo i rettilinei presenti andando ad effettuare numerosi sorpassi, potendo contare su una monoposto piuttosto scarica aerodinamicamente parlando. Con il nuovo layout della pista messo a punto dall'ingegnere tedesco Hermann Tilke che ha fatto il suo esodio a partire dall'edizione 2002 le cose purtroppo sono andate cambiando in negativo: del vecchio circuito restano le prime due curve e l'ingresso del Motordrom, ma buona parte dei lunghi rettilinei sono di fatto spariti, sostituiti da delle curve più lente in cui conta sopratutto avere una buona trazione. Se ciò ha sicuramente aiutato gli sponsor ad avere una maggiore visibilità potendo finalmente esporre dei nuovi striscioni (cosa non del tutto possibile nei tratti boschivi), dall'altra ha portato progressivamente i tifosi tedeschi a disinnamorarsi della pista. Nonostante la presenza nel 2014 e nel 2016 della Mercedes leader in campionato, o di un Nico Rosberg impegnato nella lotta iridata con il compagno di squadra Hamilton.

Ovviamente anche da un punto di vista aerodinamico il mutato layout della pista nel 2002 ha portato delle variazioni per quanto riguarda il set-up della monoposto. Dal già citato assetto scarico sull'ala posteriore al fine di avere la maggior velocità di punta possibile sul rettilineo, siamo passati  ad un assetto con carico aerodinamico sostanzialmente medio-alto in modo da poter affrontare serenamente sia la parte veloce sia le curve più lente, con particolare attenzione alla parte finale del Motodrom, in modo tale da poter contare sia su un buon bilanciamento, sia su una buona efficienza aerodinamica.
Per quanto riguarda infine il motore, sebbene venga utilizzato a farfalla aperta per circa il 68% del giro, non dovrebbe essere particolarmente sollecitato a differenza di quanto avveniva in passato.

GOMME PIRELLI IN GERMANIA. Interessante la scelta fatta dalla Pirelli, la quale porta ad Hockenheim le gomme Ultrasoft, Soft e Medie. Da rilevare, quindi, come già avvenuto in Cina sul circuito di Shanghai il  salto di mescola (anche in questo caso rileviamo il passaggio da Ultrasoft a Soft andando così a scartare la mescola Supersoft) al fine di consentire alle squadre una maggiore varietà di opzioni per quanto riguarda la scelta delle strategie in occasione dei pit stop. L'asfalto è abbastanza liscio, per cui non si dovrebbero registrare dei livelli di usura particolarmente alti. Occhio, comunque alle gomme posteriori, particolarmente sollecitate in gara: nel caso facesse caldo potrebbe diventare decisiva una loro corretta gestione al fine di posticipare la sosta.

COPERTURA TELEVISIVA SU SKY E TV8. Per quanto riguarda, infine, la trasmissione televisiva del Gp, prove libere (oggi alle 11 e alle 15 FP1 e FP2; domani alle 12 la FP3), qualifiche (domani dalle 15 alle 16) e gara (domenica alle 15:10) verranno trasmesse in diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD e su SKY SPORT UNO HD.
Il Gp verrà inoltre trasmesso in differita in chiaro da TV8 con le qualifiche in programma domani dalle 20 alle 21, e la gara domenica a partire dalle 21.

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