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F1 Grand Prix of Hungary - Previews

BUDAPEST, HUNGARY - JULY 26:  Sebastian Vettel of Germany and Ferrari signs autographs for fans during previews ahead of the Formula One Grand Prix of Hungary at Hungaroring on July 26, 2018 in Budapest, Hungary.  (Photo by Charles Coates/Getty Images)© Getty Images

F1, Presentazione Gp Ungheria

La Formula 1 sbarca in Ungheria per la 12° prova del Mondiale 2018, l'ultima prima della pausa estiva.

27 luglio 2018

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Rendere omaggio a Sergio Marchionne. Questo l'obiettivo con cui la Ferrari sbarca in Ungheria (e più precisamente sul circuito dell'Hungaroring) per la 12° prova del Mondiale 2018 (l'ultima prima della pausa estiva) a meno di 48 ore dalla scomparsa del suo ex Presidente, a cui tutta la Formula 1 ha voluto rendere omaggio. Tra i vari tweet diffusi nella giornata della mercoledì, ci è sembrato molto significativo quello della Mercedes, che ha pubblicato una dichiarazione del Team Principal Toto Wolff.

“Questo è un giorno triste per tutti noi in Formula 1. Abbiamo perso un grande sostenitore del nostro sport, un feroce concorrente, un alleato e un amico. Le nostre più sentite condoglianze sono rivolte alla famiglia di Sergio, e alla Scuderia Ferrari, in questo difficile momento”.

Un messaggio, quello di Toto Wolff, che dimostra ancora una volta il rapporto di rivalità ma anche di stima e di amicizia tra le due scuderie leader del Mondiale, così come un grande rapporto di stima e di amicizia esisteva tra i due Presidenti, Marchionne e Zietsche.

Per il Gp d'Ungheria le tre monoposto motorizzate Ferrari (Alfa Romeo Sauber, Haas, e ovviamente la stessa Ferrari) scenderanno in pista con un segno di lutto sulla vettura. Nella fattispecie, la SF71-H presenterà una banda nera diagonale dinanzi all'abitacolo, come anche i componenti della squadra (tecnici, meccanici e piloti) porteranno il lutto sul braccio sinistro.

HUNGARORING: CENNI STORICI.

Un Gp, quello d'Ungheria, giunto alla sua 33° edizione, che, seppur tacciato di essere una gara piuttosto noiosa per via della difficoltà ad effettuare sorpassi, non ha mancato di regalare delle gare estremamente emozionanti. Basti pensare all'edizione del 1989, che vide la vittoria di Nigel Mansell, partito 12°, grazie a una serie infinita di sorpassi, compreso un bellissimo duello con Ayrton Senna, ripetutosi poi anche nel 1991 e nel 1992, quando a vincere fu invece il brasiliano.

Un altro pilota che ha vissuto dei momenti emozionanti su questa pista è stato sicuramente Michael Schumacher, capace di vincere la gara nel 1998 pur con una sosta in più rispetto alle McLaren, autentiche mattatrici il giorno prima in qualifica. Sempre all'Hungaroring nel 2001 il campione di Kerpen grazie alla vittoria conquistata si aggiudicò il quarto titolo piloti in carriera (il secondo consecutivo con la Ferrari), mentre la scuderia di Maranello vinse in contemporanea il titolo Costruttori. Celeberrimo il “We are the Champions” cantato sul podio dallo stesso Schumacher e da Barrichello, al quale il pilota tedesco donò il suo trofeo come riconoscimento e ringraziamento per l'ottimo lavoro svolto in quella gara così importante.

Un Gp, quello ungherese, che vide nel 2003 la prima vittoria in Formula 1 di Fernando Alonso alla guida della Renault, con il pilota asturiano che addirittura doppiò il campione del mondo, Michael Schumacher, il quale si classificò quinto con la sua Ferrari F2003 GA.

Proprio qui all'Hungaroring ad esempio scoppiò definitivamente la rivalità tra Hamilton e lo stesso Alonso nel 2007 quando entrambi correvano con la McLaren allora motorizzata Mercedes,con l'asturiano che, resosi conto che il team gli aveva montato delle gomme dure (e non le morbide da lui richieste, destinate ad Hamilton), non esitò a restare fisso nella piazzola riservata alla sosta impedendo così al compagno di squadra inglese di cambiare le gomme e così scendere in pista per l'ultimo tentativo lanciato. Gesto che portò i commissari a privarlo della pole position e a penalizzarlo retrocedendolo di 5 posizioni in griglia.

Un altro pilota che su questo circuito ha vissuto dei momenti piuttosto delicati è stato sicuramente Felipe Massa. Dopo un amaro ritiro nel 2008 a tre giri dal termine per un problema al motore che non solamente gli costò la gara ma con il senno di poi anche il Mondiale perso poi ad Interlagos per due punti nei confronti di Hamilton, nel 2009 il pilota brasiliano della Ferrari venne colpito al casco nel corso della Q2 da una molla persa della Brown-Mercedes di Rubens Barrichello. Felipe perse conoscenza, e la monoposto andò a impattare a circa 190 Km/h contro le barriere di gomme posizionate all'altezza della curva 4. Immediati i soccorsi, con il pilota trasportato d'urgenza in ospedale. Dopo aver rilevato una lesione ossea nella zona sovraorbitaria con una commozione cerebrale, i medici operarono d'urgenza il pilota brasiliano salvandogli la vita, e consentendogli di tornare in pista l'anno successivo nella gara inaugurale in Bahrain.

Emozionanti, infine, le corse del 2014 e del 2015. Se nel 2014 a vincere fu la Red Bull di Ricciardo seguito dalla Ferrari di Alonso, costretto a cedere la testa a tre giri dalla fine per le gomme eccessivamente usurate, nel 2015 fu la scuderia di Maranello a vincere la gara con Sebastian Vettel pochi giorni dopo la scomparsa di Jules Bianchi. Ferrari che vinse anche la gara dello scorso anno con Vettel davanti a Raikkonen, con a seguire le Mercedes di Bottas e di Hamilton.

CARATTERISTICHE CIRCUITO ED ASSETTO DELLA MONOPOSTO ALL'HUNGARORING.

La conformazione del circuito dell'Hungaroring, situato nel comune di Mogyorod, a circa 25 Km da Budapest, ricorda molto quella delle viuzze di Montecarlo, essendo un circuito abbastanza tortuoso, e dove sorpassare è normalmente assai complicato. Non è quindi un caso che le scuderie adottino per questa gara lo stesso set-up utilizzato per la gara monegasca, con alto carico aerodinamico al fine di avere la massima aderenza possibile in pista, visto anche lo scarso grip normalmente garantito dalla pista. Bisogna anche dire che in passato il circuito presentava anche degli avallamenti, ridotti però dopo la riasfaltatura del 2016. Importante è ovviamente la trazione, che qui ricopre un ruolo basilare sopratutto in uscita della curva 14, che porta al rettilineo finale, e che se presente sulla monoposto può favorire il sorpasso, nell'unico punto dove, oltre alla curva 3 si può superare. Bisogna dire che il progetto iniziale del circuito prevedeva solamente il rettilineo principale come unico punto di sorpasso, ma alla luce dei pochi sorpassi effettuati, nel 1989 venne deciso di immettere la curva 3 nel lungo rettilineo che porta alla curva 4, e nel 2003 di allungare lo stesso rettilineo principale, ottenendo però negli anni dei risultati piuttosto esigui.

GOMME PIRELLI IN UNGHERIA.

Tre, come sempre, le mescole portate dalla Pirelli, che per l'appuntamento ungherese ha scelto le gomme Ultrasoft, Soft e Medie. Da rilevare, quindi, come già avvenuto in Cina e in Germania il salto di mescola al fine di consentire alle squadre una maggiore varietà di opzioni per quanto riguarda la scelta delle strategie in occasione dei pit stop.

COPERTURA TELEVISIVA SU SKY E TV8.

Per quanto riguarda, infine, la trasmissione televisiva del Gp, prove libere (oggi alle 11 e alle 15 FP1 e FP2; domani alle 12 la FP3), qualifiche (domani dalle 15 alle 16) e gara (domenica alle 15:10) verranno trasmesse in diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD e su SKY SPORT UNO HD. Il Gp verrà inoltre trasmesso in differita in chiaro da TV8 con le qualifiche i programma domani dalle 20 alle 21, e la gara domenica a partire dalle 21:15.

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