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Lewis Hamilton (Mercedes) si aggiudica il Gp d'Ungheria e porta a 24 i punti di vantaggio sul pilota Ferrari Sebastian Vettel, giunto secondo davanti al compagno di squadra Kimi Raikkonen.
Una vittoria netta, di fatto mai messa in discussione. Dopo aver conquistato la pole position Lewis Hamilton si conferma anche in gara, andando a conquistare con una certa facilità il Gp d'Ungheria, dodicesima prova del Mondiale 2018 davanti alle Ferrari di Sebastian Vettel e di Kimi Raikkonen, pronte a limitare i danni rispetto alle qualifiche piuttosto deludenti del sabato pomeriggio.
Una corsa che Hamilton vince non solo grazie a un'ottima condotta di gara e di gestione della sua Mercedes, che lo porta a consumare molto meno del previsto le gomme posteriori in condizioni estremamente simili a quelle del venerdì che lo avevano visto soffrire con i compound più morbidi portati in pista dalla Pirelli, ma anche grazie al preziosissimo contributo di Valtteri Bottas, che sia nella prima parte del Gp che subito dopo la prima e unica sosta di Vettel, riesce a bloccare con una certa semplicità il quattro volte campione tedesco della Ferrari attuando quello che nel calcio verrebbe quasi considerato come una sorta di catenaccio, potendo contare sul fatto che sul circuito dell'Hungaroring non è facile effettuare sorpassi. Una situazione che il campione di Heppenheim riuscirà a risolvere solamente a cinque giri dal termine approfittando dell'ormai evidente deterioramento delle gomme posteriori della Mercedes del pilota finlandese, il quale, in un ultimo estremo tentativo, tenterà addirittura un contatto con la Ferrari, finendo però con il danneggiarsi l'ala anteriore, e venendo poi penalizzato di dieci secondi nel dopo gara per essere andato a contatto anche con la Red Bull di Ricciardo, classificatosi, come vedremo, quarto.
Non c'è dubbio, quindi, che alla fine della gara chi esce con il bicchiere decisamente vuoto sia la Ferrari: per carità, il doppio podio finale con Vettel secondo e Raikkonen terzo di per se è sicuramente un risultato positivo tenuto conto dell'esito delle qualifiche bagnate del sabato, ma, se consideriamo che su questa pista la SF71-H era data per assoluta favorita anche tenuto conto dei valori emersi nelle tre sessioni di libere, si capace come alla fine il team di Maranello non possa essere contento del risultato finale. Certo, era il massimo che si poteva raccogliere, ma le aspettative erano decisamente altre.
Peraltro, bisogna anche dire che nel corso della gara non sono mancati degli errori, in primis dello stesso Vettel, con un lungo che è costato circa 1 secondo al campione di Heppenheim, ma sopratutto al pit stop, con un errato avvitamento della gomma anteriore sinistra, che è finito con il costare almeno 2 secondi in più alla sosta. Se a questo aggiungiamo anche la decisione da parte della Mercedes di dare più potenza al motore di Bottas nei giri immediatamente antecedenti a quelli della sosta di Vettel, ecco spiegato come subito dopo il pit il campione tedesco abbia perso la posizione a favore di Bottas, dopo essere riuscito a pochi giri dalla sosta ad avere un vantaggio quantificabile in almeno 19-21 secondi.
Una serie di errori che, associati a quello di Baku subito dopo la ripartenza dietro alla safety car, all'ostacolamento di Sainz nel corso delle qualifiche in Austria, e sopratutto all'errore compiuto domenica scorsa sotto la pioggia ad Hockenheim con conseguente ritiro, portano Vettel ad avere un ritardo in classifica di 24 punti su Hamilton, nonostante la SF71-H sia riconosciuta da tutti (Mercedes compresa) come la miglior monoposto del lotto. Errori che alla ripartenza del campionato a fine Agosto in Belgio la Ferrari non dovrà più compiere, se veramente vuole rimanere attaccata al treno iridato.
Chi esce a testa alta dall'Hungaroring è sicuramente Daniel Ricciardo, giunto quarto ed autore di una gara di assoluto spessore. In un circuito dove, come abbiamo detto più volte, sorpassare è pressochè impossibile, il pilota australiano di origini italiane partito 12° ma ritrovatosi 16° dopo poche curve è riuscito a mettere in piedi qualcosa come 12 sorpassi uno più bello dell'altro arrivando alla fine a conquistare il quarto posto al termine di un duello piuttosto rude con Bottas, e guadagnandosi meritatamente il titolo di Driver Of The Day da parte dei tifosi sul sito ufficiale della Formula 1. Se Ricciardo festeggia, non altrettanto può fare Verstappen, tradito dopo poche tornate dall'ennesima rottura della power unit Renault (e in particolare dall'MGU-K), che ha portato a fine gara il Team Principal del team austriaco, Chris Horner, in diretta tv ad esigere delle scuse da parte del collega del team della Losanga, Cyril Abiteboul, vista l'inadeguatezza del prodotto fornito alla propria squadra. Un rapporto, quello tra Red Bull e Renault, che già in passato aveva avuto dei momenti piuttosto bassi, ma che, con l'annunciato divorzio previsto a fine stagione, e il passaggio a partire dalla prossima stagione della scuderia di Milton Keynes ai motori Honda, sta addirittura peggiorando.
Scorrendo la classifica, da segnalare l'ottimo sesto posto di Pierre Gasly con la Toro Rosso motorizzata Honda, come anche l'ottavo posto di Alonso, con una McLaren apparsa anche in Ungheria piuttosto deludente (con Vandoorne costretto ancora una volta al ritiro per problemi tecnici). Buona anche la gara della Haas, che porta a punti entrambe le monoposto, con Magnussen settimo e Grosjean decimo.
RACE CLASSIFICATION: @LewisHamilton cruises to victory #HungarianGP #F1 pic.twitter.com/QReEpB2R4F
— Formula 1 (@F1) 29 luglio 2018
Questo, dunque, l'ordine di arrivo della gara. Rispetto alla schermata diffusa su Twitter dalla FOM, e qui condivisa, bisogna dire che il distacco finale di Bottas da Hamilton è di 1 minuto tondo per via della già citata penalità di 10 secondi comminata al pilota finlandese nel dopogara (con 2 punti tolti sulla patente per un anno), per aver causato il contatto con Daniel Ricciardo a pochi giri dal termine.
In Classifica Piloti Hamilton (213) va in vacanza con 24 punti di vantaggio su Vettel (189). Seguono Raikkonen (146), Bottas (132), Ricciardo (118), e Verstappen (106).
In Classifica Costruttori la Mercedes (345) porta a 10 i punti di vantaggio sulla Ferrari (335). Al terzo posto si conferma la Red Bull con 223 punti. Più staccate Renault (82 punti), Haas (66), Force India (59) e McLaren (52).
La Formula 1, dunque, si ferma per la consueta pausa estiva, pronta a ripartire più forte ed agguerrita che mai Domenica 26 Agosto sul circuito di Spa Francorschamps con il Gp del Belgio (diretta esclusiva SKY SPORT F1 HD, differita serale su TV8), e poi Domenica 2 Settembre con l'attesissimo Gp d'Italia (triplice diretta tv su SKY SPORT F1 HD, TV8, e RAI).
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