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Daniel Ricciardo lascia al termine della stagione la Red Bull per arrivare in Renault (accordo biennale fino a fine 2020). Gasly al fianco di Verstappen il prossimo anno?
Un vero e proprio colpo di scena, impensabile fino a ieri. Nonostante nel corso delle ultime settimane venisse dato per certo un suo rinnovo contrattuale, alla fine Daniel Ricciardo ha deciso di lasciare la Red Bull al termine di questa stagione, per passare alla Renault, con cui ha firmato un contratto biennale valido fino al termine della stagione 2020. Cosa ha spinto il pilota australiano di origine italiana a lasciare la scuderia austriaca? E sopratutto: chi prenderà il suo posto in Red Bull? Argomenti, questi, che proveremo ad approfondire all'interno del presente Focus.
RICCIARDO E LA DECISIONE DI LASCIARE RED BULL
Un rapporto, quello con Red Bull, nato nel 2008, ma arrivato negli ultimi tempi a un punto di non ritorno. Questo il motivo che ha spinto Daniel Ricciardo a lasciare la scuderia di Milton Keynes dove aveva esordito dieci anni fa passando dal settore giovanile, per poi debuttare tra il 2009 e il 2010 come collaudatore per Red Bull e Toro Rosso. Dopo una stagione nel 2011 come titolare in HRT dal Gp di Gran Bretagna al posto dell'indiano Karthikeyan, nel biennio 2012-2013 ecco la promozione a pilota titolare in Toro Rosso al posto di Sebastian Buemi, al fianco di Jean Eric Vergne, e la conseguente promozione in Red Bull dal 2014 fino ad oggi, dove Daniel conquisterà 7 vittorie, 2 pole position e 29 piazzamenti a podio.
Eppure, alla fine, Ricciardo ha deciso seppur a malincuore di lasciare la scuderia che lo aveva di fatto lanciato in Formula 1. Cosa può averlo spinto a prendere questa difficile nonché sofferta decisione? Se con il patron della scuderia austriaca, Dieter Mateschitz, i rapporti sono sempre rimasti estremamente positivi (non è un caso che dopo il vittorioso Gp di Monaco, sia stato lo stesso patron Red Bull a spingere per il rinnovo contrattuale del pilota australiano) non altrettanto possiamo dire del braccio destro di Mateschitz, l'ex pilota Helmut Marko, il quale non è un mistero essere particolarmente affascinato dal suo compagno di squadra, l'olandese Max Verstappen.
Uno degli elementi che potrebbe aver scatenato la rottura con il proprio team potrebbe quindi l'esser stato l'adeguamento contrattuale voluto da Marko a favore del giovane pilota olandese fino al termine della stagione 2020, non proposto al pilota australiano, sebbene lo stesso Ricciardo dal Gp di Spagna 2016 (gara di esordio di Verstappen Jr sulla Red Bull al posto di Kvyat) ad oggi (Gp Ungheria) a parità di vittorie (4 a testa), abbia conseguito più pole position (2-0), più podi (19-15), e addirittura più punti (538-464).
Un altro elemento che sicuramente può aver determinato in Ricciardo la possibilità di lasciare la Red Bull a favore della Renault può esser stata la decisione della scuderia di Milton Keynes di adottare a partire dalla prossima stagione la power unit Honda, motore in cui il pilota australiano non crede molto al punto da chiedere un rinnovo annuale per il solo 2019 e a rifiutare il biennale impostogli senza troppa scelta da Marko. Se a questo aggiungiamo anche la promessa fatta da Renault al pilota australiano di maggiori sviluppi al fine di potergli consentire di poter lottare seriamente per il titolo iridato a partire dal 2020, si capisce come alla fine Ricciardo abbia deciso di accettare la proposta fattagli dal team francese, dove potrà contare su un pilota di valore, quale Nico Hulkenberg, e di non considerare l'ipotesi McLaren, dopo i due incontri avuti con il capo del team di Woking, Zak Brown.
I POSSIBILI SOSTITUTI DI RICCIARDO IN RED BULL.
La domanda che in queste ore gli appassionati di Formula 1 si staranno facendo è la seguente: ora che Ricciardo ha lasciato la Red Bull per accasarsi in Renault, chi prenderà il suo posto al fianco di Max Verstappen?
Se inizialmente si parlava di un possibile ritorno di Sainz in Red Bull, dato che il prestito dell'ex pilota della Toro Rosso alla Renault scade al termine di questa stagione, nelle ultime ore questa ipotesi è andata progressivamente tramontando a causa di un veto che avrebbe posto lo stesso Verstappen, in seguito al rapporto teso vissuto da entrambi i piloti nella loro precedente esperienza in comune in Toro Rosso. Sainz a questo punto, una volta scaduta tra un mese l'opzione Red Bull, potrebbe accasarsi in McLaren al fianco di Fernando Alonso, suo grandissimo amico.
Salgono così le quotazioni del giovane pilota Toro Rosso, Pierre Gasly, autore di una buona prima parte di Mondiale e al contempo estremamente apprezzato da Helmut Marko.
Meno possibilità, infine, per il giovane pilota francese, Esteban Ocon, dato vicinissimo alla Renault fino a pochi giorni fa, e che, al momento potrebbe restare alla Force India, nonostante il momento di difficoltà che il team anglo-indiano, entrato pochi giorni fa in amministrazione controllata, sta affrontando.
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