Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912
Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi
Dopo 18 anni la Ferrari torna a conquistare l'intera prima fila del Gp d'Italia, con Kimi Raikkonen davanti a Sebastian Vettel. Terzo Lewis Hamilton. Diretta tv della gara su SKY, TV8 e RAI.
Un jolly da giocare sapientemente al via. La Ferrari torna ad occupare con entrambe le proprie monoposto la prima fila di un Gp, e lo fa nella gara di Monza, nella gara di casa insomma, davanti ai propri tifosi, con Kimi Raikkonen davanti a Sebastian Vettel.
Lo aveva detto Maurizio Arrivabene, intervistato da Sky al termine del Gp del Belgio: in vista del Gp d'Italia, abbiamo bisogno della vicinanza dei nostri tifosi, il nostro dodicesimo uomo. Vicinanza che non è mai mancata sia nei giorni scorsi con il Festival Fan svoltosi a Milano in zona Darsena, sia fin dalla giornata di giovedì, e poi nel corso delle prove libere di ieri e di oggi, con i tifosi che osannavano e si lasciavano andare a un boato di gioia ogni qual volta Vettel o Raikkonen ottenevano la miglior prestazione cronometrica.
Un risultato, la prima fila ottenuta oggi, che mette fine a un digiuno durato 18 anni: l'ultima volta, infatti che la Ferrari era riuscita a piazzare entrambe le monoposto davanti a tutti al termine delle qualifiche era stato il 9 Settembre 2000, con Schumacher davanti a Barrichello di soli 27 millesimi, con la McLaren-Mercedes di Mika Hakkinen, terza a 197 millesimi dalla Rossa di Schumi. Allora, proprio da Monza scattò un poker di vittorie che portò l'8 Ottobre dello stesso anno il Kaiser di Kerpen a conquistare il terzo titolo mondiale piloti (il primo con le insegne del Cavallino Rampante, rompendo così il digiuno di 21 anni dall'ultimo sigillo iridato conseguito nel 1979 da Jody Scheckter), seguito poi due settimane dopo dalla riconferma in Malesia del titolo costruttori già vinto dalla scuderia di Maranello l'anno prima.
Una pole, quella conseguita oggi da Raikkonen (la prima stagionale, la 18° in carriera dopo quella conquistata a Monaco lo scorso anno dal pilota finlandese), che ci conferma ancora di più non solo l'ottimo feeling con il circuito brianzolo già evidenziato nelle libere di ieri (con Kimi costantemente davanti a Sebastian Vettel), ma anche come a differenza della monoposto della passata stagione la SF71-H sia capace di dire la sua su qualsiasi circuito, Monza compresa.
Detto questo, non c'è dubbio che nel corso del tentativo lanciato, Raikkonen possa esser stato agevolato in parte anche dalla scia lasciata dalla monoposto gemella di Sebastian Vettel, ma è anche altrettanto vero come nelle ultime gare (eccettuato lo scorso Gp in Belgio, rovinato dal contatto al via da parte di Ricciardo che lo ha portato al ritiro), il pilota finlandese della Ferrari abbia una volta di più evidenziato un feeling sempre più in crescita con la propria monoposto che mai come in questo momento sembra poterlo spingere verso il rinnovo contrattuale anche per la prossima stagione (Leclerc permettendo), in attesa che i nuovi vertici Ferrari costituiti dall'ad Louis Camilleri e dal Presidente John Elkann decidano quale direzione prendere in ottica 2019.
Per un Raikkonen che va in pole abbattendo il record della pista (1'19”119 contro l'1'20”089 fatto segnare nel 2004 da Rubens Barrichello su Ferrari F2004) e compiendo un giro a dir poco perfetto, c'è un Sebastian Vettel che conquista il secondo posto in griglia, staccato di 161 millesimi dal compagno di squadra e davanti a Hamilton di soli 14 millesimi, ma che sicuramente avrebbe potuto fare qualcosa di più se nel corso dell'ultimo tentativo non avesse commesso un largo all'altezza della Variante della Roggia, che probabilmente ha finito poi con il condizionare il suo ultimo tentativo di qualifica in Q3.
Se in casa Ferrari si festeggia, dunque, la ritrovata prima fila nel Gp di casa, in casa Mercedes emerge una volta di più la consapevolezza di non esser più la monoposto da battere. Hamilton alla vigilia del Gp auspicava di non dover fare più miracoli sperando di poter contare su una monoposto decisamente più competitiva, ma quanto visto oggi non sembra andare in questa direzione (vedi ad esempio il tentativo di togliere anticipatamente le termocoperte dalle gomme posteriori, al fine di evitare il surriscaldamento). Per carità, il quattro volte campione del mondo inglese è riuscito brillantemente a limitare i danni piazzandosi come già detto a soli 14 millesimi dalla Rossa di Vettel, ma è altresì evidente come questo risultato sia da attribuire solo e unicamente al grande talento di Hamilton, capace come pochi di saper fare la differenza alla guida della propria monoposto, come ben dimostra i quattro decimi in più rimediati da Valtteri Bottas, mai apparso seriamente in grado di lottare per la pole. Se la Mercedes rimane lì, pronta a lottare per la gara, sfruttando eventuali errori in partenza dei piloti della Ferrari, deve ringraziare solo e unicamente Lewis Hamilton.
Chi ha sofferto più del solito è stata la Red Bull, che a causa dei noti limiti di velocità della power unit Renault riesce si a piazzare Max Verstappen quinto in griglia, ma a circa un secondo e mezzo dalla vetta. Tenuto conto che per ovviare a questi limiti la scuderia di Milton Keynes aveva studiato un assetto particolarmente scarico, si può ben comprendere come il risultato odierno per la scuderia di Chris Horner sia da considerarsi come un'autentica delusione che va più in là di quanto originariamente preventivato.
Qualifiche piuttosto turbolente per Kevin Magnussen e Fernando Alonso: nel corso della Q2 i due piloti di Haas e McLaren si sono ostacolati a vicenda all'altezza della prima curva, con Alonso che sembrerebbe aver chiuso più lo spazio al collega danese. Evidente la rabbia del Team Principal Haas, Gunther Steiner, che ha lasciato il box per andarsi a lamentare con il suo pari grado in McLaren, Zak Brown, con i due piloti che al momento in cui scriviamo sono stati ascoltati dai commissari, i quali hanno deciso di non intervenire nei confronti di nessuno dei due.
Q3 CLASSIFICATION: It's a front row lockout for @ScuderiaFerrari #ItalianGP #F1 pic.twitter.com/Y15EboDNS3
— Formula 1 (@F1) 1 settembre 2018
Scorrendo la classifica, due parole, infine su Lance Stroll, che una volta di più conferma il suo buon feeling con Monza riuscendo a mascherare i limiti aerodinamici della sua monoposto. Se lo scorso anno riuscì a piazzare la sua Williams in prima fila subito dietro Hamilton, quest'anno il pilota canadese si è dovuto accontentare dell'ottavo posto, con il team di Grove che per la prima volta quest'anno è potuto accedere in Q3. Bene anche Sirotkin, qualificatosi 12°.
Tornando infine alla gara di domani (diretta alle 15:10 su SKY SPORT F1 HD, SKY SPORT UNO RAI 1 e TV8), non c'è dubbio come anche a Monza la partenza sia da seguire con una certa attenzione per capire quale sarà la strategia scelta dalle due Ferrari, con Hamilton che vorrà approfittare della presenza davanti a tutti di Raikkonen per cercare di superare Vettel o alla prima curva, o alla Variante della Roggia, con Sebastian che al contempo vorrà cercare di superare Raikkonen per poter scappare e fare così la lepre nei confronti dello stesso Hamilton. Una cosa, comunque, è certa: come già domenica scorsa in Belgio, si prospetta un Gp estremamente appassionante su una pista, Monza, dove solitamente il talento dei piloti ben emerge, con l'auspicio che a vincere alla fine sia sopratutto lo spettacolo.
Condividi
Link copiato