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La Formula 1 sbarca sul circuito di Marina Bay a Singapore per la 15° prova del Mondiale 2018.
Archiviato il Gp d'Italia a Monza, la Formula 1 inizia il suo ultimo terzo di Mondiale sbarcando a Singapore per la 15° prova del Mondiale 2018. Una gara affascinante ma non priva di insidie quella che si snoda lungo il circuito cittadino di Marina Bay, cuore storico di Singapore e al contempo zona in cui si trovano i principali complessi finanziari, nonché casinò e hotel di lusso.
Una tra tutte il fatto di dover affrontare qualifiche e gara in notturna. Se è vero che negli ultimi anni si è corso sotto i riflettori anche in Bahrain e in parte anche ad Abu Dhabi, è altrettanto vero che la gara di Singapore, presente nel calendario mondiale dal 2008, è stata la prima nella storia della Formula 1 ad esser disputata in notturna e per di più su un circuito cittadino, a differenza delle piste del Sakhir e di Yas Marina, che invece sono permanenti. In comune lo stesso identico progettista, il tedesco Hermann Tilke.
Una gara in notturna, quella di Singapore, che i piloti devono affrontare anche con l'insidia del jet-lag: non è un caso se buona parte di essi (se non la totalità) siano soliti affrontarlo prendendo come riferimento gli orari europei (a Singapore sono sei ore avanti rispetto al nostro Paese).
Una gara, quella in programma lungo le stradine di Marina Bay, che vede Lewis Hamilton in testa alla classifica piloti con 30 punti di vantaggio su Sebastian Vettel, chiamato a una difficile rimonta in ottica iridata. Se le indicazioni della vigilia verranno confermate anche in pista, non c'è dubbio come il Gp di Singapore possa essere un'occasione utile per il campione tedesco della Ferrari per provare a recuperare dei punti in classifica. Red Bull ed errori permettendo.
GP SINGAPORE: CENNI STORICI
Un Gp estenuante per i piloti da un punto di vista fisico per via della forte umidità nonostante l'ora tarda, e che tende quasi sempre a raggiungere (o a superare per pochi secondi) il limite massimo delle due ore di gara. Questo sostanzialmente quanto occorso nelle dieci edizioni finora disputate del Gp di Singapore, che ha visto nella safety car una degna protagonista con ben 17 entrate in pista a causa della scarsa presenza di vie di fuga lungo il circuito cittadino di Marina Bay.
L'albo d'oro di questa gara vede in testa con 4 vittorie Sebastian Vettel (2011, 2012, 2013 con Red Bull e 2015 con Ferrari), seguito a quota 3 da Lewis Hamilton (2009 con McLaren, 2014 e 2017 con Mercedes), a quota 2 da Fernando Alonso (2008 con Renault e 2010 con Ferrari), e a quota 1 da Nico Rosberg (2016 con Mercedes).
Il primo pilota ad assicurarsi il Gp è stato nel 2008 Fernando Alonso al termine di una gara passata alla storia a causa della controversia legata al Crashgate, con l'allora compagno di squadra del pilota asturiano, Nelsinho Piquet, che accusò la Renault (una volta non rinnovatogli il contratto) di averlo invitato ad andare a muro in modo tale da spingere la safety car ad entrare in pista, favorendo così per via delle strategie lo stesso Alonso. Una strategia ai limiti del diabolico che riuscì, con il pilota asturiano che si aggiudicò la garà, ma che porterà un anno dopo la Federazione a squalificare il Team Principal Flavio Briatore e il Dt Pat Symonds. A pagare per questa strategia sarà anche Felipe Massa, in testa prima del contatto a muro di Piquet, e costretto poi al ritiro in occasione della safety car per un errore occorso ai box a causa della concitazione, che lo porterà a ripartire nel corso del pit stop con il bocchettone della benzina ancora attaccato al serbatoio della sua Ferrari.
Un pilota che qui a Singapore si è sempre trovato a suo agio con ben 4 vittorie e sei podi in dieci edizioni della gara è sicuramente Sebastian Vettel. Una gara, quella sulle stradine di Marina Bay che il pilota di Heppenheim avrebbe potuto vincere tranquillamente anche la passata stagione se sotto la pioggia non avesse commesso un errore al via, generando il contatto che poi avrebbe coinvolto la Ferrari del compagno di squadra, Kimi Raikkonen e la Red Bull di Max Verstappen.
ASSETTO DELLA MONOPOSTO E GOMME PIRELLI A SINGAPORE
Un circuito dalle mille insidie. Non è un circuito facile, quello di Marina Bay, che i piloti di Formula 1 affronteranno nel corso del weekend in vista del Gp di Singapore. Oltre alle consuete problematiche tecniche, da non sottovalutare il clima prettamente tropicale (con picchi di umidità pari all'80%), come anche il fatto che la durata della gara raggiunga quasi sempre le due ore di durata: da qui si capisce come, oltre al jet-lag, i piloti debbano presentarsi in vista di questo appuntamento con la miglior preparazione atletica possibile per cercare di resistere al caldo opprimente che inevitabilmente avvertiranno all'interno dell'abitacolo.
Passando alle difficoltà prettamente tecniche e di conseguenza agli assetti da adottare sulle monoposto, bisogna partire da un presupposto: il circuito di Marina Bay è nettamente differente dalle piste di Spa e Monza. Se nei circuiti sede degli ultimi due Gp era basilare l'apporto fornito dalla power unit con in più una buona trazione, il circuito di Marina Bay ricorda molto Monaco come assetti. Non ci sono rettilinei veri e propri, ma un elevato numero di curve (ben 23, il più alto di un circuito di Formula 1), motivo per il quale la power unit non è così basilare come altre piste (con la farfalla che resta aperta solo per il 47% del giro); per cui, nell'assettare la monoposto, sarà basilare puntare su trazione e frenata. Inoltre, viste anche le velocità di punta non proprio altissime, è consigliabile puntare sia sull'anteriore che sul posteriore su un assetto particolarmente carico al fine di ottenere la migliore aderenza possibile, da associare anche a delle sospensioni piuttosto morbide, al fine di dar modo ai piloti di poter sfruttare tutta la pista, cordoli compresi, che in alcune curve si presentano piuttosto alti.
It isn't our first #F1NightRace, but it is the first time we're running at #Fit4F1 Hyper Pink speeds. #SingaporeGP https://t.co/GxdZnXmCpz pic.twitter.com/Htopsewewo
— Pirelli Motorsport (@pirellisport) 10 settembre 2018
Per questo riguarda le gomme, la Pirelli ha portato a Singapore le gomme Hypersoft, Ultrasoft e Soft (da notare il salto di mescola tra Ultrasoft e Soft, con l'esclusione della Supersoft), ma guai a pensare a una sola sosta come a Montecarlo: l'asfalto di Marina Bay è piuttosto abrasivo, e, complici le particolari condizioni meteo già citate, fa si che minimo due soste siano necessarie per poter completare serenamente la gara.
COPERTURA TV SU SKY E TV8
Per quanto riguarda, infine, la trasmissione televisiva del Gp, prove libere (domani alle 10:30 e alle 14:30 FP1 e FP2; sabato alle 12 la FP3), qualifiche (sabato dalle 15 alle 16) e gara (domenica alle 14:10) verranno trasmesse in diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD e su SKY SPORT UNO.
Il Gp verrà inoltre trasmesso in differita in chiaro da TV8 con le qualifiche in programma sabato dalle 20 alle 21, e la gara domenica a partire dalle 21:15.
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