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Una sorta di ultimo giorno di scuola. La Formula 1 sbarca negli Emirati Arabi Uniti, e più precisamente ad Abu Dhabi per l'ultimo Gp della stagione 2018, con i titoli mondiali già assegnati rispettivamente a Lewis Hamilton e alla Mercedes tra Messico e Brasile. Resta solo da determinare chi si classificherà al terzo posto della classifica piloti, con una volata a tre che vede come protagonisti Kimi Raikkonen (251 punti), Valtteri Bottas (237 punti) e Max Verstappen (234 punti).
Teatro della battaglia è il circuito di Yas Marina, progettato dall'architetto tedesco Hermann Tilke, situato all'interno dell'isola artificiale di Yas, ed entrato nel calendario mondiale della F1 dal 2009. Nonostante sia un Gp relativamente giovane, per via della sua collocazione a fine campionato ha visto nelle sue 9 edizioni (10 considerando quella di domenica) assegnare il titolo mondiale in ben 3 occasioni: nel 2010, nel 2014 e nel 2016.
Se nel primo caso a lottare per l'iride furono la Ferrari allora guidata da Fernando Alonso, e le due Red Bull di Mark Webber e di Sebastian Vettel (vincitore poi del titolo), nel 2014 la lotta fu esclusivamente in casa Mercedes con Lewis Hamilton pronto a prevalere sul compagno di squadra Nico Rosberg, il quale due anni dopo sconfisse il pilota britannico pochi giorni prima di ritirarsi.
IL RECLAMO HAAS NEI CONFRONTI DELLA FORCE INDIA.
Un colpo di scena destinato inevitabilmente a far discutere. È notizia di poco fa la decisione da parte del team Haas di presentare ricorso nei confronti della Racing Point Force India, con le due squadre che verranno ascoltate domattina a partire dalle 8 ora italiana. La questione è molto delicata, in quanto secondo quanto si apprende la scuderia americana di Gene Haas avrebbe infatti contestato la decisione della scuderia di Lawrence Stroll di utilizzare le Force India VJM11 realizzate dalla precedente proprietà della scuderia. Il regolamento della Formula 1 prevede che ogni squadra realizzi autonomamente la propria monoposto, frutto di diritti intellettuali di cui la stessa squadra è titolare. Nel caso della Racing Point Force India questo principio non sussiste, in quanto le monoposto sono state realizzate dalla precedente gestione della scuderia (Sahara Force India), che Stroll ha acquistato ad Agosto e poi mandato in pista cambiando nome alla scuderia in Racing Point Force India, salvandola così da un fallimento certo, essendo la vecchia gestione stata messa in amministrazione controllata a fine Luglio.
Resta pertanto da capire se Racing Point Force India ha diritto o meno di partecipare alla spartizione dei proventi che vengono assegnati alle squadre piazzate per due anni consecutivi nei primi dieci posti della Classifica Costruttori. Con la vecchia denominazione il problema non si sarebbe posto; cosa che invece avviene con la nuova. Il problema è ben noto alla Haas, la quale come nuova scuderia non ha potuto partecipare alla spartizione nel biennio 2016/2017. Da non escludere, quindi, la possibilità che la questione venga rinviata al Consiglio Mondiale della FIA.
F1 2019: L'ADDIO DI ALONSO E IL RITORNO DI KUBICA.
Con l'ultimo Gp stagionale ormai alle porte, è inevitabile pensare alla Formula 1 che verrà, di cui purtroppo non farà parte Fernando Alonso. Il 37enne pilota asturiano ad Agosto ha infatti deciso di chiudere almeno per il momento la sua esperienza nella massima serie automobilistica per tentare un nuovo assalto (il secondo) a Indy 500, assieme al suo attuale team, la McLaren. Un assalto, che, in caso di esito positivo, gli consentirebbe di diventare il primo pilota dopo Graham Hill ad aver conquistato la Triple Crown.
Alonso, però, non esclude di poter tornare un giorno a guidare una monoposto di Formula 1; cosa, questa, che anche oggi nel corso della consueta Press Conference non ha mancato di sottolineare, sostenendo come questa decisione sarà legata a come si sentirà a metà della prossima stagione.
Intanto il suo team, la McLaren, gli ha voluto rendere omaggio mettendo a punto per la sua monoposto una livrea apposita, con delle strisce giallo, rosse e blu all'altezza del cofano motore, che rappresentano i colori delle Asturie.
Thanks @Mclaren for the special livery. Love it ?? pic.twitter.com/K5DUYhODmH
— Fernando Alonso (@alo_oficial) 21 novembre 2018
Scelta, questa, che il pilota spagnolo ha fortemente apprezzato.
Per un pilota che lascia la Formula 1, ce n'è un altro che torna ad essere titolare dopo 8 anni di assenza. Stiamo parlando di Robert Kubica, che il prossimo anno affiancherà George Russell al volante della Williams.
CONFIRMED: Robert Kubica will race for @WilliamsRacing in 2019!
— Formula 1 (@F1) 22 novembre 2018
He will make his return more than eight years since his last #F1 race, and will partner @GeorgeRussell63 for next year's campaign pic.twitter.com/frlGNr4XAg
Quella del pilota polacco non solo è una scelta fortemente attesa dagli appassionati, ma è il premio ideale nei confronti di un campione che, costretto forzatamente a smettere di correre dopo il drammatico incidente occorsogli in occasione del Rally di Andora nel Febbraio 2011, non ha mai smesso di credere in un suo ritorno in Formula 1.
Dopo i test svolti con la Renault e la stagione come terzo pilota del team di Grove, ecco la promozione, presumibilmente favorita anche dalla presenza dell'azienda petrolifera polacca PKN Orlen che si è messa fin da subito a disposizione di Kubica come sponsor per garantirgli questa chance di rientrare. Una chance, che siamo certi, il 33enne pilota di Cracovia sfrutterà al massimo per dimostrare una volta di più tutto il suo valore potendo dare un preziosissimo supporto alla Williams grazie alla sua esperienza, da cui potrà sicuramente trarre giovamento anche il giovane Russell.
ASSETTO MONOPOSTO E GOMME PIRELLI.
A differenza di quanto avviene in altre gare in notturna (Bahrain e Singapore), ad Abu Dhabi si parte con il tramonto del sole e si conclude sotto i riflettori. Da non sottovalutare il calo di temperatura tra inizio e fine gara, che determina ovviamente una differenza di comportamento da parte delle vetture. Importante, in questo senso, è capire fin dalle prove libere (e in particolare nel corso della FP2, che si corre nell'orario in cui si disputerà la gara) il corretto comportamento della macchina. Osservando la conformazione del circuito, non è da escludere un'ottima performance di Mercedes e Ferrari nel secondo settore, dove tra la curva 7 e la curva 8 si trova un lungo rettilineo in cui i due team possono sicuramente sfruttare tutta la potenza delle rispettive power unit. Il primo e il terzo settore possono presentare alcune pieghe veloci, ma anche delle curve lente simil Montecarlo o Singapore dove la trazione e il buon telaio della Red Bull RB14 potrebbero sicuramente fare la differenza. Necessario, quindi, un carico aerodinamico medio-alto, in modo da tale da poter avere la giusta accelerazione sia nel lungo rettilineo presente nel secondo settore, sia per poter affrontare al meglio le curve più lente con una giusta aderenza, e di conseguenza con un grip estremamente ottimale.
Interessante la corsia di rientro in pista, una volta effettuato il pit stop: usciti dalla pit lane, la strada scende andando quasi sotto terra. Segue una curva lenta a sinistra, e poi una rapida risalita che porterà il pilota a rientrare in pista all'altezza della curva 3.
Savour this moment. It's the last raceweek of 2018. https://t.co/xjohvZAWFu#AbuDhabiGP #Fit4F1 pic.twitter.com/FDcVsqF7HR
— Pirelli Motorsport (@pirellisport) 19 novembre 2018
Per quanto riguarda le gomme, Pirelli ha portato in pista le mescole più morbide: avremo, pertanto, le Hypersoft (caratterizzate dalla banda rosa), le Ultrasoft (caratterizzate dalla banda viola), e le Supersoft (caratterizzate dalla banda rossa).
The final sets. #AbuDhabiGP #Fit4F1 https://t.co/jAUOqe2cs5 pic.twitter.com/MJPAxVimQu
— Pirelli Motorsport (@pirellisport) 13 novembre 2018
Scelte molto simili per Ferrari, Mercedes e Red Bull: se per quanto riguarda le gomme Hypersoft i tre top team hanno scelto 8 set ciascuno per i rispettivi piloti, Hamilton, Bottas, Verstappen e Ricciardo hanno optato per 3 set di Ultrasoft e 2 set di Supersoft, mentre i due piloti Ferrari (Vettel e Raikkonen) hanno optato per 2 set di Ultrasoft e 3 set di Supersoft.
COPERTURA TELEVISIVA SU SKY E TV8.
Per quanto riguarda, infine, la trasmissione televisiva del Gp, prove libere (domani alle 10 e alle 14; sabato alle 11), qualifiche (sabato dalle 14 alle 15) e gara (domenica alle 14:10) verranno trasmesse in diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD e su SKY SPORT UNO (canale visibile a pagamento su satellite, fibra e digitale terrestre).
Per quanto riguarda sempre il digitale terrestre,qualifiche e gara verranno trasmesse in diretta e in chiaro su TV8.
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