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F1, Gran Premio d'Italia 2018: le qualifiche del sabato a Monza

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01/09/2018 Monza, Italy
Sport 
Grand Prix Formula One Italia 2018
In the pic: Stefano Domenicali (ITA) and  Riccardo Adami (ITA) Ferrari Race Engineer© LAPRESSE

Ferrari e l'ipotesi Domenicali

Secondo un'indiscrezione riportata dal Corriere Dello Sport, il Presidente della Ferrari John Elkann avrebbe contattato l'ex Team Principal del Cavallino (attualmente presidente e ad Lamborghini) proponendogli di tornare a Maranello al posto dell'attuale ad Camilleri.

11 gennaio 2019

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La Ferrari ai ferraristi. Possibilmente di lungo corso e con il DNA della Rossa nel sangue. Dopo la staffetta al comando della scuderia tra Maurizio Arrivabene e Mattia Binotto, con il secondo promosso nel ruolo di Team Principal a 25 anni dal suo ingresso in fabbrica a Maranello prediligendo così la continuità tecnica, la sensazione che prevale è che le novità in casa Ferrari non siano ancora del tutto concluse, con l'ad Louis Camilleri finito sotto la luce dei riflettori.
Nonostante nelle scorse ore il Vicepresidente della Rossa, Piero Ferrari, abbia ribadito come sia necessario concedere a Camilleri il tempo sufficiente per poter lavorare ed esprimere il proprio stile, essendo arrivato da poco, sempre più negli ultimi giorni stanno rimbalzando le indiscrezioni che vorrebbero Camilleri o affiancato dall'ex ad Felisa, oppure addirittura sostituito.
Come emerge dall'indiscrezione rivelata in queste ore dal Corriere dello Sport, che vorrebbe il Presidente della Rossa John Elkann sulle tracce dell'ex Team Principal Ferrari ed attuale Presidente ed ad di Lamborghini, Stefano Domenicali.

Una scelta, quella di Domenicali, legata al fatto che il 53enne imolese al pari di Binotto possiede il DNA Ferrari, in quanto prima di essere manager o tecnico Domenicali è ferrarista dentro. Prima di diventare il Presidente di adesso, Domenicali si è formato a cresciuto a Maranello, dove è rimasto per ben 23 anni dal 1991 al 2014. Il suo ingresso in Ferrari, infatti, risale al 1991 quando all'età di 26 anni viene assunto per lavorare nel comparto amministrativo dell'azienda, occupandosi dei rapporti con Fiat. Nel 1995 il suo passaggio al Reparto Corse, dove dall'anno successivo ha la possibilità di poter vedere come Team Manager da una postazione estremamente privilegiata l'epopea in Rosso di Michael Schumacher, passando dalle prime delusioni all'era dei trionfi, con i cinque titoli Piloti e i sei titoli Costruttori consecutivi. Domenicali è al fianco di Schumacher sia nei momenti più delicati (uno su tutti in occasione del Gp del Belgio del 1998, quando tenta di convincere senza riuscirci il pilota di Kerpen a non recarsi nel box della McLaren alla furiosa ricerca di Coulthard) ai momenti di gioia, caratterizzati dalle vittorie, come dai trionfi iridati. Dopo esser stato dal 2002 al 2007 Direttore Sportivo occupandosi dei rapporti tra la Scuderia e la federazione, nel 2008 Domenicali prende il posto di Jean Todt come Team Principal della Rossa. Incarico che manterrà fino al 14 Aprile 2014, quando si dimetterà in seguito alle deludenti prestazioni della Ferrari SF14-T, la prima monoposto del Cavallino nell'attuale era turbo-ibrida della Formula 1.

In un momento sicuramente basilare per il futuro del Circus con il nuovo Patto della Concordia che dovrà essere siglato al termine del 2020 e la definizione delle nuove regole per la Formula 1 che verrà a partire dal 2021, la figura di Domenicali sarebbe sicuramente la più azzeccata, essendo un nome che gode di molto prestigio all'interno della stessa Formula 1, conoscendo molto bene le questioni tecniche, ma anche l'aspetto politico per via dei suoi precedenti come Team Principal. Prestigio di cui gode anche Binotto sotto un profilo rigorosamente tecnico, mentre in ambito politico rappresenta sicuramente un'incognita.

Resta solo da capire quale potrà essere l'esito finale di questa trattativa, peraltro ancora in corso. Se da una parte Domenicali si trova molto bene in Lamborghini (e di conseguenza nel Gruppo Audi, che nel 1998 ha acquistato l'azienda automobilistica italiana con sede a Sant'Agata Bolognese) con le vendite che nel 2018 sono aumentate del 51%, dall'altra non è un mistero che al 53enne imolese manchi la parte agonistica, la parte sportiva, che la proposta Ferrari andrebbe sicuramente a riproporre.
Al momento, tutto è ancora in gioco: sia la possibilità di ritornare a Maranello, sia lquella di restare in Lamborghini come Presidente ed Amministratore Delegato. Quale sarà la decisione finale che Stefano Domenicali assumerà nelle prossime ore/settimane sarà solo il tempo a dirlo.

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