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Dopo il cambio di denominazione dell'Alfa Romeo Sauber (divenuta a partire da quest'anno Alfa Romeo Racing) aumentano le indiscrezioni secondo cui il Gruppo FCA starebbe valutando l'acquisizione della scuderia.
Un primo passo verso la possibile acquisizione della scuderia elvetica Sauber. Non è sfuggito agli appassionati il cambio di denominazione ufficializzato nei giorni scorsi dall'Alfa Romeo Sauber, che a partire da quest'anno riporta da una parte in primo piano il nome e il logo della casa del Biscione, ma dall'altra porta anche alla sparizione del nome Sauber dopo 26 anni di onorato servizio. Un cambio di denominazione ufficializzato anche nei giorni scorsi dalla stessa Federazione, la quale nel comunicare la Entry List ufficiale del Mondiale 2019, ha chiaramente riportato come nome del telaio la scritta Alfa Romeo Racing.
Da qui la domanda che in tanti in questi giorni si stanno ponendo: dietro il cambio di denominazione si nasconde un accordo di sponsorizzazione crescente rispetto a quello della passata stagione (pur riconoscendo la proprietà del team a Sauber, come spiegato nel comunicato diffuso la scorsa settimana), oppure è solamente il primo passo verso la totale acquisizione del team elvetico (attualmente di proprietà del gruppo finanziario svizzero, Longbow Finance (dietro al quale si nasconderebbe il gruppo svedese Tetrapak)) da parte del gruppo FCA (Fiat Chrysler Automobiles)?
Secondo quanto riporta la stampa estera in questi giorni, e in particolare quella tedesca, la seconda ipotesi sarebbe quella più accreditata. Secondo Auto Bild, infatti, dietro il cambio di denominazione da Alfa Romeo Sauber ad Alfa Romeo Racing (costato sei milioni di euro) si nasconderebbe un progetto ben preciso che vedrebbe il gruppo Fca guidato da John Elkann avere a disposizione un'opzione per l'acquisizione della scuderia valida fino all'estate.
Un'opzione che, se esercitata, consentirebbe alla Ferrari di avere indubbiamente un maggior peso politico nei confronti di FIA e Liberty Media potendo così far valer doppio le proprie proposte in ottica regolamentare, ma anche dei benefici sotto il punto di vista prettamente sportivo, potendo così contare su uno junior team al pari della Red Bull (che ha nella Toro Rosso la sua fucina di giovani talenti).
Un'opzione, quella dell'acquisizione definitiva della Sauber da parte del gruppo Fca, che può trovare una sua ragione di essere anche nel fatto che diversi tecnici che prima lavoravano in Ferrari sono stati di fatto spostati a Hinwil, a cominciare da Simone Resta, progettista delle ultime Rosse e promosso Dt in Alfa Romeo Sauber lo scorso luglio, per proseguire poi con l'approdo di Kimi Raikkonen e di Antonio Giovinazzi, rispettivamente pilota titolare e terzo pilota del Cavallino nella passata stagione.
Se da una parte il 25 enne pilota di Martina Franca spera di poter emulare il percorso compiuto lo scorso anno da Charles Leclerc, che, al debutto in Formula 1, è stato promosso subito in Ferrari al termine di una stagione assolutamente positiva che gli ha consentito di poter dimostrare tutto il suo valore, dall'altra non c'è dubbio come l'effettivo ritorno a tempo pieno di Alfa Romeo con un suo team effettivo e non solo come Team Name possa essere non solo un bene per l'intero Circus, ma ancor più uno stimolo per rilanciare definitivamente un marchio che ha fatto la storia della Formula 1.
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