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F1 Grand Prix of Emilia Romagna - Practice & Qualifying

IMOLA, ITALY - OCTOBER 31: Pierre Gasly of Scuderia AlphaTauri and France  during practice ahead of the F1 Grand Prix of Emilia Romagna at Autodromo Enzo e Dino Ferrari on October 31, 2020 in Imola, Italy. (Photo by Peter Fox/Getty Images)© Getty Images

Gasly e il casco donato alla Fondazione Senna

Il quasi 25enne pilota francese in forza all’Alpha Tauri ha donato alla Fondazione Senna il casco utilizzato in occasione del Gp dell’Emilia Romagna corso lo scorso 1° Novembre ad Imola, realizzato per rendere omaggio al campione brasiliano. Il ricavato della vendita all’asta del casco sosterrà l’istruzione di numerosi giovani in Brasile.

6 febbraio 2021

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Un omaggio sincero e sentito a un campione che, a quasi 27 anni dalla sua scomparsa, manca (e non poco) al mondo della Formula 1. In occasione del Gp dell’Emilia Romagna svoltosi lo scorso 1° Novembre ad Imola sul circuito dedicato ad Enzo e Dino Ferrari, ha catturato fin da subito l’attenzione di tutti la decisione del pilota francese dell’Alpha Tauri Pierre Gasly di dedicare il proprio casco al suo grande idolo Ayrton Senna, che perse la vita proprio sul circuito del Santerno il 1° Maggio 1994 per via delle ferite riportate in seguito al drammatico incidente occorso al volante della Williams in occasione del Gp di San Marino.
Un campione, Senna, capace di scrivere nell’arco della sua carriera numerose pagine di storia della Formula 1 culminate con la conquista di ben tre titoli mondiali nel 1988 e nel biennio 1990-1991 con la McLaren-Honda, e che ancora oggi viene ricordato con grande affetto da tutti gli appassionati, in un’epoca in cui oltre alla qualità della monoposto contava sopratutto la grandezza del pilota.

Fin da subito la decisione di Gasly di portare il casco dedicato ad Ayrton Senna (di cui riprende in buona parte la colorazione, ispirata ai colori verdeoro della bandiera brasiliana) proprio ad Imola ha fatto il giro del mondo con l’attenzione dei media calamitata sul quasi 25enne pilota originario di Rouen, che, dopo una pregevole qualifica conclusa in quarta posizione, in gara dopo soli otto giri fu costretto al ritiro precauzionale per un problema tecnico occorso alla sua Alpha Tauri (perdita della pressione dell’acqua).

Un casco che a distanza di pochi mesi torna a fare nuovamente parlare di se, grazie a una bellissima iniziativa di Gasly, che ha deciso di donarlo proprio alla famiglia del campione brasiliano, la quale lo metterà all’asta, con il ricavato interamente destinato ai progetti messi a punto dalla Fondazione Senna, un ente privato fondato pochi mesi dopo la scomparsa di Magic dalla sorella Viviane, che da la possibilità a molti ragazzi brasiliani poveri di ricevere un’adeguata istruzione, e che incarna perfettamente quel grande sogno che Ayrton Senna (che nell’arco della sua carriera di pilota non esitava a dare in beneficenza parte dei suoi guadagni) raccontò alla sorella all’inizio del 1994, pochi mesi prima di perdere la vita: creare un’organizzazione che potesse dare un’opportunità ai bambini poveri del Brasile. Un sogno divenuto realtà proprio grazie alla Fondazione Senna.

Contestualmente all’asta del casco indossato a Imola e donato alla famiglia Senna, Gasly ha annunciato sui propri social la produzione di alcuni mini caschi scala 1:2 che avranno la stessa livrea indossata ad Imola, con parte del ricavato che anche in questo caso andrà alla Fondazione Senna. Un bellissimo gesto, quello del pilota francese vincitore lo scorso anno del Gp d’Italia a Monza, nel nome di Ayrton Senna, un campione nello sport, così come nella vita di tutti i giorni.

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