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La Formula 1 approda sul circuito di Gedda per la seconda prova del Mondiale 2024
Pirelli ha confermato per il Gp dell’Arabia Saudita la scelta fatta nelle precedenti edizioni, rappresentata dalle mescole C2, C3 e C4, alla luce delle buona consistenza che le suddette mescole hanno dimostrato nel weekend di gara, e alla luce delle caratteristiche del circuito di Gedda, che presenta un asfalto liscio oltre ad essere una pista velocissima rispetto a quella del Bahrain.
Sotto il profilo della strategia, se in Bahrain abbiamo assistito a una gara impostata su due soste (che hanno visto i piloti partire con gomma soft e poi fare o due stint con gomma dura, o uno stint con gomma morbida e uno stint con gomma dura) in Arabia Saudita dovremmo vedere una gara impostata su una sola sosta, con i piloti che dovrebbero utilizzare gomme medie e dure, con la gomma soft utilizzata prevalentemente nelle prove libere e in qualifica. La mescola utilizzata nel primo stint (media/dura) dipenderà ovviamente dalla posizione conseguita in qualifica.
Delle 27 curve caratterizzanti il tracciato progettato da Hermann Tilke che giocoforza costringeranno le gomme a un duro lavoro di resistenza, la curva 13 è quella indubbiamente più impegnativa, in quanto caratterizzata da un banking di 12 gradi (superiore a quello della sopraelevata di Indianapolis, ma inferiore a quello delle sopraelevate di Zandvoort), che sulla carta dovrebbe sottoporre gli pneumatici a forze g molto elevate.
Per quanto riguarda l’allocazione delle gomme ciascun pilota potrà contare su 8 set di gomme morbide C4, 3 set di gomme medie C3, e 2 set di gomme dure C2.
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