Formula 1, presentazione Gp Cina

Gomme Pirelli in Cina

Dopo cinque anni di assenza per via della pandemia legata al COVID-19 (a cui è seguito un lento ritorno alla normalità) il circuito di Shanghai torna ad ospitare una gara di Formula 1, in un periodo in cui sono cambiate tante cose nella massima serie motoristica. A cominciare dalle gomme, passate da 13 a 18 pollici, a cui bisogna aggiungere una diversa tipologia di fondo e di aerodinamica della vettura. Ecco, quindi, perché, anche secondo Pirelli non è possibile avvalersi delle informazioni provenienti dalle precedenti edizioni della gara, con squadre e piloti che dovranno ripartire da zero.
In tutto questo non aiuta certamente il fatto di dover effettuare proprio a Shanghai la prima delle sei Sprint stagionali, visto che i piloti avranno solo la FP1 per potersi preparare in vista di gara Sprint e gara domenicale, oltre ad avere una differente allocazione delle gomme, che rispetto a un weekend di gara tradizionale passa da 13 a 12 set (6 set di gomme soft, 4 set di gomme medie e 2 set di gomme dure).

Per quanto riguarda la scelta delle mescole, Pirelli nel suo consueto comunicato stampa spiega di aver optato in base alle simulazioni e ai dati storici, così come sul fatto che le forze laterali e longitudinali cui saranno sottoposti i pneumatici dovrebbero rientrare nella media (con la parte esterna soggetta, in particolare sul lato sinistro della vettura, ad una maggiore usura) per le mescole C2, C3 e C4.

Di conseguenza, pertanto, ciascun pilota avrà pertanto a disposizione sei set di gomme morbide C4, 4 set di gomme medie C3 e due set di gomme dure C2. Invariata nei weekend Sprint anche l’allocazione delle gomme da bagnato, con ciascun pilota che avrà a disposizione cinque set di gomme intermedie, e due set di gomme Extreme Wet da bagnato estremo.