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F1 Grand Prix of Austria

SPIELBERG, AUSTRIA - JUNE 30: Race winner George Russell of Great Britain and Mercedes, Second placed Oscar Piastri of Australia and McLaren and Third placed Carlos Sainz of Spain and Ferrari celebrate on the podium during the F1 Grand Prix of Austria at Red Bull Ring on June 30, 2024 in Spielberg, Austria. (Photo by Clive Rose/Getty Images)© Getty Images

F1 Austria: vince Russell, contatto Verstappen-Norris

Il 26enne pilota britannico della Mercedes conquista a sorpresa il Gp d’Austria, precedendo Piastri (McLaren) e Sainz (Ferrari) al termine di una gara che ha visto a sette giri dal termine il primo vero contatto tra i due (ex?) amici

Analisi Gp Austria

Con Max Verstappen costretto ad effettuare una sosta extra per foratura a sette giri dal termine e con Lando Norris fuori gioco, il Gp d’Austria ha visto la vittoria di George Russell. Se probabilmente con Verstappen e Norris in pista il giovane pilota britannico della Mercedes si sarebbe dovuto accontentare di un positivo terzo posto, con il loro autoscontro Russell ha avuto la fortuna di trovarsi al posto giusto e al momento giusto, portando a casa non solo la sua seconda vittoria in carriera, ma sopratutto un successo che consente alla Mercedes di mettere fine a un digiuno di vittorie che durava dal Gp di San Paolo 2022 (anche in quel caso a vincere era stato proprio Russell).

Quello che semmai dispiace è che a vincere non sia quella che per tutto il weekend è stata la macchina più veloce, e cioè la McLaren, la quale chiude comunque sul podio grazie al secondo posto di Oscar Piastri, autore di una pregevole gara che ha visto il pilota australiano compiere dei meravigliosi sorpassi all’esterno in curva 6 nei confronti di Perez (7°giro) e in seguito di Sainz (66°giro).

Se in passato abbiamo criticato Piastri per aver fatto delle gare indubbiamente meno convincenti rispetto al compagno di squadra Norris, in Austria il giovane pilota australiano ha disputato una buonissima gara, partendo dal settimo posto in griglia senza minimamente considerare la penalità per mancato rispetto dei track limits inflittagli sabato pomeriggio dalla Direzione Gara (con la cancellazione del giro, che gli avrebbe garantito la partenza dal terzo posto in griglia), e risalendo su piano piano, supportato da un’ottima monoposto quale la McLaren MCL38. Nel team di Woking forse può esserci un po' di rammarico per quello che avrebbe potuto fare Piastri senza la suddetta penalità al via della gara, anche tenuto conto del fatto che (una volta superato Sainz) il giovane pilota australiano ha provato nei limiti del possibile a cercare di riavvicinarsi alla Mercedes di Russell. La Virtual Safety Car (chiamata dalla Direzione Gara per rimuovere i detriti in pista delle gomme forate di Verstappen e di Norris) ha finito con il venire incontro a Russell, il quale ha potuto indubbiamente controllare con più sicurezza il ritorno di Piastri, che non a caso ha chiuso la gara con un ritardo di 1”906 dalla Mercedes numero 63.

In terza posizione troviamo Carlos Sainz Jr, il quale a bordo di una Ferrari che ha confermato anche in gara di essere al momento quarta forza alle spalle del trio Red Bull-McLaren-Mercedes è comunque riuscito ad ottimizzare al massimo il risultato in terra austriaca, portando a casa un podio che però per quanto visto in pista non rappresenta il reale potenziale della Rossa. Al termine della gara ai microfoni di Sky Sainz non ha nascosto di essere contento per il risultato, un po' perché la squadra non se lo aspettava, sopratutto dopo aver visto che anche in gara Russell (come già visto nella Sprint) sembrava essere mezzo decimo-un decimo più veloce di loro.

In tal senso Sainz auspica che la squadra possa quanto prima riuscire ad eliminare il ricomparso bouncing in rettilineo e nelle curve veloci (anche mettendo a punto un pacchetto per Silverstone che possa aiutare in questa tipologia di curve), visto che il saltellamento originato dal bouncing come già detto in qualifica ha degli effetti nocivi non solo sul giro secco, ma anche in gara. Carlos con una certa malinconia ha concluso l’intervista a Sky ammettendo di essersi goduto il podio e la possibilità di essere un pilota Ferrari sul podio, visto che il prossimo anno con l’arrivo di Lewis Hamilton e la sua conseguente uscita di scena forzata non lo potrà più provare.

Alle spalle di Carlos Sainz Jr troviamo in quarta posizione la Mercedes di Lewis Hamilton, autore di una gara regolare (forse un po' sottotono rispetto a quella del vincitore, nonché compagno di squadra Russell) , con l’eptacampione del mondo inglese punito dalla Direzione Gara con cinque secondi di penalità (scontati in occasione della seconda sosta) per aver tagliato (al momento di entrare ai box per effettuare la prima sosta) la riga bianca che delimita l’ingresso dei box.

Alle spalle di Verstappen (che ha chiuso, come già detto, al quinto posto), merita di essere sottolineato l’ottimo risultato della Haas, che conquista punti preziosissimi in Classifica Costruttori (salendo in settima posizione) grazie al sesto posto del sopra raffigurato Nico Hulkenberg (autore di una gara assolutamente consistente) e all’ottavo posto di Kevin Magnussen.

Sul sito ufficiale Haas Hulkenberg ha commentato questo buon risultato per la squadra guidata da Ayao Komatsu affermando che quella austriaca è stata una gara davvero incredibile, sopratutto nel finale che ha visto Perez inizialmente superarlo, con Nico abile a lasciarlo passare in curva 3, in modo tale da poter poi avere lui il DRS e poi poterlo così superare tra curva 4 e curva 5. Hulkenberg non nasconde la sua soddisfazione per questo risultato e per l’ottavo posto del compagno di squadra Magnussen in quanto sono punti doppi che aiutano molto la squadra, e che sanciscono a suo parere come la Haas nella zona di metà classifica ora sia in grado di essere competitiva su tutti i diversi tipi di piste, e questo anche in prospettiva, è a suo parere un’ottima notizia.

A sandwich tra le due Haas troviamo in settima posizione la Red Bull di Sergio Perez, autore ancora una volta di una gara anonima, che lo ha visto staccato di 54”672 dal vincitore Russell, così come di circa 17 secondi dal compagno di squadra (e leader del Mondiale) Max Verstappen, nonostante il campione olandese abbia dovuto fare una sosta in più ai box dopo la foratura legata al contatto con Lando Norris.

Dopo un weekend opaco, anche la Racing Bulls torna a conquistare punti utili per la Classifica Costruttori. Non con Yuki Tsunoda (classificatosi 14°), ma con il tanto criticato Daniel Ricciardo, nono sul traguardo ed autore di una gara regolare che dimostra come il pilota australiano di origini italiane non consideri definitivamente chiusa la battaglia per il suo sedile in ottica 2025 (con Lawson ancora in vantaggio), e che indubbiamente farà di tutto per sperare di guadagnare una riconferma al momento ancora piuttosto difficile.

A chiudere la top ten troviamo Pierre Gasly, che regala all’Alpine il quarto piazzamento a punti consecutivo nelle ultime quattro gare grazie al decimo posto finale, al termine di una gara che ha visto in più frangenti il 28enne pilota originario di Rouen lottare ancora una volta con il compagno di squadra Esteban Ocon (classificatosi dodicesimo).

Gara compromessa dopo una curva già al via per Charles Leclerc, che ha chiuso la gara in undicesima posizione (e fuori dalla zona punti) dopo che la sua SF-24 nell’affrontare curva 1 si è trovata a sandwich tra la McLaren di Oscar Piastri e la Red Bull di Sergio Perez,andando ad impattare leggermente contro la McLaren, e a perdere la bandella sinistra dell’ala anteriore. Inevitabile sostituzione dell’ala, e gara di fatto già finita per Charles, il quale nel corso del Gp ha dovuto poi affrontare un intero stint come doppiato alle spalle della McLaren di Lando Norris, che non ha potuto superare (pur essendo più veloce con le gomme medie, contro le dure usate in quel frangente dal pilota McLaren) per evitare che a sua volta gli venisse nuovamente esposta la bandiera blu, che impone a un doppiato di far passare un pilota a pieni giri (come in quel momento Norris).

Intervistato da Sky al termine della gara, Leclerc non ha avuto alcuna esitazione a definire quello di curva 1 al via un normale incidente di gara, che ha finito però con il compromettere definitivamente la sua corsa. Detto questo, però, il pilota monegasco ha tenuto a far presente come nell’arco della gara la sua monoposto non sia stata molto competitiva, aggiungendo che la sua macchina aveva una differente configurazione rispetto a quella Sainz, e che dalle due configurazioni ci saranno molte cose da imparare, fermo restando che secondo Charles anche quello di Silverstone sarà un weekend difficile, nonostante i dati mostrino un passo avanti con il nuovo pacchetto aerodinamico, che però ha portato con se delle nuove limitazioni (vedi la ricomparsa del bouncing). Leclerc non si aspettava questi risultati dopo Monaco, concludendo che ci sarà ancora molto lavoro da fare in casa Ferrari.

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