Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

F1 Grand Prix of Great Britain - Qualifying

NORTHAMPTON, ENGLAND - JULY 06: Pole position qualifier George Russell of Great Britain and Mercedes, Second placed qualifier Lewis Hamilton of Great Britain and Mercedes and Third placed qualifier Lando Norris of Great Britain and McLaren pose for a photo in parc ferme during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Great Britain at Silverstone Circuit on July 06, 2024 in Northampton, England. (Photo by Mark Thompson/Getty Images)© Getty Images

Russell-Hamilton: è prima fila Mercedes a Silverstone!

I due piloti Mercedes hanno preceduto nella loro gara di casa a Silverstone la McLaren di Lando Norris e la Red Bull di Max Verstappen. Ferrari: Sainz settimo, Leclerc undicesimo ed eliminato in Q2. Prima vittoria in F2 per il 17enne Andrea Kimi Antonelli nella gara Sprint

Una giornata speciale per il pubblico inglese. Il Gp di Gran Bretagna (dodicesima prova del Mondiale 2024 di Formula 1) ha visto per la prima volta nella sua storia tre piloti britannici chiudere ai primi tre posti delle qualifiche: a conquistare la pole position è stato George Russell, seguito dal compagno di squadra Lewis Hamilton e dal giovane talento della McLaren Lando Norris. La Mercedes (oltre ad essere motorista dei primi tre qualificati) torna dunque a riconquistare l’intera prima fila di un Gran Premio: l’ultima volta era stata nel Gp di Arabia Saudita corso il 5 Dicembre 2021, con Lewis Hamilton e Valtteri Bottas che partirono davanti a tutti.

Un risultato, quello odierno, che evidenzia una volta di più la crescita tecnica della Mercedes, dovuta in primis alla bontà della nuova ala anteriore che ha debuttato a Monaco, a cui vanno aggiunte anche le temperature più fredde (per via della pioggia caduta in pista sia nella mattinata che nel corso della gara della F2), che hanno consentito alla Mercedes di trovare con una certa facilità sulla W15 la finestra ottimale di esercizio delle gomme, consentendo così a George Russell (sopra raffigurato nella FP3 odierna) di conquistare nella gara di casa la sua terza pole position in carriera (1’25”819), riuscendo a fare meglio di un mastino quale il compagno di squadra Hamilton, recordman in assoluto in F1 con le sue 104 pole ottenute in carriera.

Intervistato al termine delle qualifiche da David Coulthard, Russell non ha nascosto che difficilmente a inizio stagione avrebbe potuto pensare di essere in pole nella sua gara di casa, e invece ora si trova davanti a tutti, sottolineando quanto sia importante l’appoggio del pubblico, e di come la macchina gli stia dando delle bellissime sensazioni, e che in questo weekend di gara ha finito con il prendere vita in qualifica. L’obiettivo di Russell è chiaramente quello di puntare alla vittoria nella sua gara di casa, senza per questo sottovalutare la risalita in gara di Norris o di Verstappen.

Nel ringraziare il pubblico e nel sottolineare l’ottimo lavoro fatto da Russell, Lewis Hamilton (sopra raffigurato in FP3) ha sottolineato sempre ai microfoni di David Coulthard quanto la prima fila odierna in casa Mercedes sia un risultato straordinario per tutta la squadra, aggiungendo che la macchina in qualifica era veramente fantastica, che c’è ancora parecchio margine di crescita (che Russell è riuscito a trovare) e che si sente fiducioso per la gara, concludendo che con questa macchina lui e George potranno lavorare insieme per tenersi alle spalle Norris, qualificatosi in terza posizione con un distacco di 211 millesimi dalla pole di Russell.

©@McLarenF1

Proprio Norris e la McLaren rappresentano se vogliamo i primi sconfitti di giornata. Nella giornata di venerdì con temperature un po' più alte il giovane talento inglese era stato nettamente il pilota più veloce sia in FP1 che in FP2 denotando non solo una superiorità prestazionale un po' su tutta la pista, ma anche un passo gara assolutamente invidiabile per tutta la concorrenza. Con l’arrivo della pioggia e con temperature più fresche è come se la McLaren avesse perso quel vantaggio, con Norris che se al termine del primo run in Q3 era arrivato a soli sei millesimi da Russell, nel secondo run ha finito con il commettere un errore alla Chapel in curva 14, che alla fine lo ha portato a chiudere in terza posizione, con un distacco nei confronti del poleman Russell (come detto) di 211 millesimi.

Intervistato da David Coulthard al termine delle qualifiche, Norris non nasconde il suo rammarico di essere stato il più veloce quasi fino alla fine salvo poi commettere un errore all’ultimo tentativo, ma alla fine è comunque contento per il terzo posto finale, così come del fatto che ci siano tre piloti britannici nelle prime tre posizioni. In ottica gara Norris è consapevole del fatto che domenica possa piovere, auspicando di poter creare un bello spettacolo con Russell e Hamilton, così come delle belle battaglie.

Restando in casa McLaren, se Norris (come già detto) è stato costretto ad abortire il suo ultimo run in Q3 per un errore alla Chapel, anche Oscar Piastri non ha avuto fortuna, essendo rimasto bloccato alle spalle di Sainz, dovendosi così accontentare del quinto posto finale. Comprensibile la delusione del 23enne pilota australiano, il quale non nasconde sul sito ufficiale della McLaren il suo rammarico per il risultato della qualifica in quanto aveva il ritmo e la capacità di essere più avanti. Guardando alla gara Piastri è però fiducioso di poter far bene visto l’ottimo passo evidenziato nelle simulazioni fatte in FP2, motivo per il quale nonostante le previsioni meteo indichino pioggia per la prima parte di gara, il suo obiettivo è quello di dare il massimo nel corso del Gp.

A sandwich tra le due McLaren di Norris e Piastri troviamo in quarta posizione la Red Bull di Max Verstappen, autore di un’escursione sulla ghiaia alla Copse, che ha portato al danneggiamento del fondo della sua RB20. Già nel corso del weekend Verstappen aveva evidenziato di essere un po' meno competitivo rispetto a McLaren e Mercedes (ancora da capire quanto si sia nascosto nelle libere del venerdì, per via della tendenza nelle libere ad usare una mappatura poco spinta di motore).

Con il danneggiamento del fondo è emerso una volta di più l’immenso talento di guida del campione olandese, capace di conquistare il quarto posto finale nonostante avesse 100 punti in meno di carico a livello di deportanza (come rivelato da Helmut Marko in un’intervista rilasciata a Sky Sport Deutschland).
In ottica gara con un fondo presumibilmente nuovo Verstappen sarà libero di condurre una corsa d’attacco (come già annunciato dallo stesso campione olandese) per puntare possibilmente alla vittoria, su una pista come quella di Silverstone sulla carta congeniale alle caratteristiche tecniche della RB20.

Contestualmente al quarto posto di Verstappen, la Red Bull deve registrare l’ennesima battuta d’arresto di Sergio Perez, eliminato in Q1 con il diciannovesimo tempo dopo essersi insabbiato alla Copse, costringendo la Direzione Gara ad esporre la bandiera rossa per consentire la rimozione della monoposto. Il tutto in un momento in cui la posizione di Checo in Red Bull non è per niente solida: aldilà del contratto biennale già firmato, è sotto gli occhi di tutti la flessione del suo rendimento da Imola in poi, con Helmut Marko che proprio nelle scorse ore ha rilanciato la possibilità di un ritorno di Daniel Ricciardo in Red Bull al fianco di Verstappen, qualora Perez dovesse proseguire su questo trend piuttosto negativo, e il pilota australiano di origini italiane dovesse continuare a portare punti in casa Racing Bulls. Scenario, questo, appoggiato anche da Christian Horner, il quale in più occasioni non ha nascosto il proprio favore a un possibile ritorno di Ricciardo nel team austriaco, in modo da poter mettere più al sicuro il primo posto di Red Bull in Classifica Costruttori, sempre più minacciato dalla contemporanea crescita di McLaren e di Mercedes.

Al sesto posto troviamo a sorpresa la Haas, che con la monoposto evo (sviluppata nella galleria del vento della Ferrari a Maranello,con aggiornamenti significativi nella zona sopratutto delle pance, ma non solo) affidata per ora al solo Hulkenberg (sopra raffigurato nella FP3 odierna) ha evidenziato un incredibile passo avanti sotto il profilo delle prestazioni, potendo contare peraltro su un pilota piuttosto veloce sul giro secco, come Nico. Se infatti Magnussen con la VF-24 standard è stato eliminato in Q1 con il diciassettesimo tempo, Hulkenberg con la VF-24 Evo non solo è riuscito ad accedere in Q3, ma in quel frangente è riuscito addirittura ad essere più veloce della Ferrari di Carlos Sainz Jr, chiudendo in sesta posizione davanti al pilota spagnolo della Rossa.
Intervistato al termine delle qualifiche, Hulkenberg ha sottolineato che fin dalla giornata di venerdì aveva capito che il pacchetto di aggiornamenti stava funzionando molto bene sulla sua monoposto, non nascondendo una certa sorpresa per il fatto che avrà alle sue spalle entrambe le Ferrari. Se in ottica gara secondo il pilota tedesco della Haas sarà difficile per lui tenere per il momento il ritmo delle prime quattro squadre (Mercedes, McLaren, Red Bull e Ferrari), Hulkenberg è però convinto di potersela giocare con le altre squadre, con l’obiettivo chiaramente di guadagnare il maggior numero di punti possibile.

©@ScuderiaFerrari

Per trovare la Ferrari dobbiamo scendere in settima posizione con Carlos Sainz Jr (sopra raffigurato), e in undicesima con Charles Leclerc, con le qualifiche del Gp di Gran Bretagna che hanno ribadito una volta di più il difficile momento tecnico che sta vivendo la Rossa, sancito una volta per tutte dalla tanto attesa comparazione del pacchetto aerodinamico introdotto a Barcellona sulla SF-24 con quello introdotto ad Imola, il che ha portato a scoprire un’amara verità.
Sulla carta l’aggiornamento portato a Barcellona avrebbe dovuto garantire grazie alle nuove pance e al nuovo fondo un maggior carico aerodinamico sulla SF-24, portando la monoposto ad un evidente incremento prestazionale nelle varie tipologie di curva. Così, purtroppo non è stato. Dai dati a disposizione della scuderia di Maranello emerge non solo che l’incremento prestazionale tra i due pacchetti non c’è stato (con tempi cronometrici a sorpresa piuttosto simili), ma in contemporanea all’effettivo aumento di carico aerodinamico generato dal pacchetto di Barcellona è tornato a farsi vedere il fastidioso fenomeno del bouncing, che provoca in pieno rettilineo il saltellamento della monoposto all’aumentare della velocità.

In sintesi, quindi: se il vecchio aggiornamento introdotto ad Imola soffre nelle curve a medio-bassa velocità e si comporta bene nelle curve a medio-alta velocità, quello di Barcellona si comporta molto bene con le curve a medio-bassa velocità salvo poi soffrire piuttosto pesantemente con le curve a medio-alta velocità per via del bouncing. Proprio il bouncing piuttosto fastidioso accusato nelle due sessioni di prove libere da Leclerc (che montava il pacchetto di Barcellona) rispetto a Sainz (con il vecchio pacchetto di aggiornamenti di Imola) nella successione di curve Maggots.Becketts-Chapel ha spinto la scuderia di Maranello a montare per il resto del weekend anche sulla monoposto del pilota monegasco il vecchio pacchetto aerodinamico di Imola, utilizzato come detto nelle libere del venerdì da Carlos Sainz Jr.
A causa però delle condizioni di pista bagnata che hanno caratterizzato la FP3 (e in seguito parte delle qualifiche), Leclerc si è presentato in qualifica senza essere riuscito a trovare l’assetto adeguato non avendo potuto girare abbastanza con il vecchio pacchetto aerodinamico, finendo con il commettere alcuni errori tra Q1 e in Q2 (vedi quello decisivo alla Chapel) che hanno finito con il pregiudicargli l’accesso in Q3, chiudendo in Q2 con l’undicesimo tempo, staccato di 159 millesimi dall’ultimo qualificato (l’Aston Martin di Lance Stroll).

Anche Sainz (ben comportatosi in alcune fasi di Q1 e Q2) ha avuto i suoi problemi in Q3, dovendo battagliare con Alonso e con Piastri nell’outlap e finendo così per commettere un errore in curva 4 che alla fine non gli ha permesso di migliorare il suo settimo posto. Il tutto in uno scenario che vede McLaren, Red Bull, e Mercedes scappare via, e Ferrari non solo plafonarsi nelle sue prestazioni, ma addirittura sbagliare il pacchetto di aggiornamenti ed essere costretta a tornare due mesi indietro riesumando il pacchetto di Imola, in un ambiente come quello della F1 dove non ci si può permettere il lusso di commettere errori. Un risveglio brusco, quello della Rossa, chiamata ora a ritrovare la giusta strada di sviluppo. Non solo per la SF-24, ma anche per la monoposto 2025, che vedrà l’approdo di Lewis Hamilton a Maranello.

In questo scenario così delicato in casa Ferrari, torna a risplendere anche l’Aston Martin, che con la monoposto Evo portata nella gara di casa vede Lance Stroll (sopra raffigurato in FP3) e Fernando Alonso qualificarsi rispettivamente in ottava e decima posizione. Nel corso delle qualifiche si è temuto che Stroll potesse rimediare una penalità in griglia per essere andato in pista con semaforo rosso nel corso del Q1 (al momento di rimuovere la Red Bull insabbiata di Sergio Perez). Alla fine la Direzione Gara ha optato per una reprimenda nei confronti del pilota canadese. A sandwich tra le due Aston Martin troviamo la Williams di Alexander Albon (nono), il quale nella gara di casa del team di Grove nei limiti del possibile ha provato ad ottimizzare al meglio la situazione.

1 di 2

Avanti

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Loading...

Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi