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F1 Grand Prix of Belgium - Qualifying

SPA, BELGIUM - JULY 27: Pole position qualifier Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing, Second placed qualifier Charles Leclerc of Monaco and Ferrari and Third placed qualifier Sergio Perez of Mexico and Oracle Red Bull Racing talk in parc ferme during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Belgium at Circuit de Spa-Francorchamps on July 27, 2024 in Spa, Belgium. (Photo by Rudy Carezzevoli/Getty Images)© Getty Images

F1 Belgio: Verstappen mattatore, ma la pole è di Leclerc!

Il campione olandese nonostante il miglior tempo partirà undicesimo alla luce dell’utilizzo del quinto motore endotermico stagionale. Leclerc partirà in pole davanti a Perez (Red Bull), Hamilton (Mercedes), Norris e Piastri (McLaren). Sainz partirà settimo

Una superiorità netta, non premiata con la pole position. Max Verstappen conferma ancora una volta il suo feeling con la pista di Spa-Francorchamps (caratterizzato da tre vittorie consecutive nelle ultime tre edizioni) e con la guida sul bagnato facendo registrare il miglior tempo al termine delle qualifiche del Gp del Belgio (quattordicesima prova del Mondiale 2024 di Formula 1), disputate su pista bagnata. Se già nella FP1 del venerdì pomeriggio il campione olandese aveva impressionato a bordo della sua RB20 facendo letteralmente la differenza nel secondo settore per via della monoposto più carica sotto il profilo aerodinamico, nel corso della FP3 odierna nell’unico tentativo effettuato su pista bagnata era stato capace di annichilire l’intera concorrenza, infliggendo la bellezza di 1”433 alla McLaren di Oscar Piastri (secondo).

Inevitabile, quindi, non pensare a Max Verstappen come autore della migliore prestazione cronometrica in qualifica, con il campione olandese che non ha per nulla deluso le aspettative, facendo registrare in Q3 il giro più veloce (1’53”159). Un tempo, però, che non avrà validità per la pole position, in quanto Verstappen partirà dall’undicesima posizione in griglia di partenza, per via delle dieci posizioni di penalità derivate dall’utilizzo del quinto motore endotermico stagionale.
Il campione olandese della Red Bull sarà dunque chiamato domenica a una ennesima gara di rimonta a Spa-Francorchamps. A differenza però del 2022 o del 2023 (quando riuscì in entrambi i casi a vincere la gara), quest’anno l’impresa si presenta più complessa, alla luce della scelta del team austriaco di puntare su un assetto aerodinamico carico, che se da una parte permetterà di avere meno degrado sulle gomme in gara e consentirà un migliore comportamento della sua RB20 nel secondo settore (quello più guidato), dall’altra però potrebbe rendere più difficoltosi i sorpassi nel primo e nel terzo settore (quelli più veloci) per via della minore velocità di punta, che il team guidato da Chris Horner spera possa venir incrementata dall’apertura del DRS (in passato punto di forza delle monoposto Red Bull). A questo bisogna poi aggiungere la scelta di aver mantenuto un solo set di gomme dure rispetto ai due dei principali avversari: una scelta che se fino all’anno scorso poteva funzionare, al momento potrebbe rappresentare un boomerang per la Red Bull del campione olandese, visto che l’eccessivo graining denotato nel corso delle libere del venerdì ha riportato in auge proprio la gomma dura, che, a differenza dello scorso anno, potrebbe rivelarsi essere un’ottimale gomma da gara ipotizzando un Gp impostato sulle due soste.

Con la Red Bull di Max Verstappen retrocessa in undicesima posizione, a partire dalla pole position a sorpresa sarà la Ferrari SF-24 di Charles Leclerc, che con il tempo di 1’53”754 è riuscito non solo a mettersi alle spalle (seppur staccato di 595 millesimi) di Verstappen), ma sopratutto a precedere di soli undici millesimi la Red Bull del redivivo Sergio Perez, terzo (partirà secondo in griglia per via della penalità di Verstappen).

Se la grande forza di Verstappen è stata quella di fare la differenza in tutti e tre i settori evidenziando come già detto un ottimo feeling con la pista bagnata, nel caso della Ferrari (e in particolare del pilota monegasco) a fare la differenza è stato il fatto di poter contare nell’ultimo run in Q3 su un nuovo set di gomme intermedie provvidenzialmente salvato nelle fasi precedenti di qualifica dalla squadra, trasformandosi così in un vero e proprio jolly che Leclerc ha saputo giocare piuttosto brillantemente, accusando nel primo settore ( approfittando dell’assetto aerodinamico più scarico della sua Ferrari ) un distacco di soli 42 millesimi, salito poi a 491 millesimi nel secondo settore (quello più congeniale a Verstappen e alla Red Bull per via del maggior carico aerodinamico), e che nel terzo settore Charles è riuscito a limitare, chiudendo a 595 millesimi da Verstappen, ma al contempo con 11 millesimi di vantaggio nei confronti di Sergio Perez.

Una prestazione da autentico fuoriclasse, quella conseguita sul bagnato da Charles Leclerc, tornato sul circuito belga ad esaltarsi sul giro secco, in quelle condizioni che in passato avevano esaltato maggiormente il compagno di squadra Carlos Sainz Jr. Intervistato al termine della qualifica da Billy Monger, il pilota monegasco della Ferrari nel ricordare che la situazione sarà simile a quella dello scorso anno (che lo vide anche in quel caso partire dalla pole davanti a Sergio Perez) non nasconde che non si aspettava la pole odierna, facendo qualcosa capace di andare aldilà di ogni più rosea aspettativa. Nel sottolineare come quello odierno sia un bellissimo risultato per la squadra, Leclerc invita a concentrarsi sulla gara e vedere cosa accadrà senza la pioggia, con l’obiettivo di massimizzare nei limiti del possibile questa pole inattesa, ma sicuramente gradita, su una pista dove non è semplice mantenere la pole conquistata partendo davanti. L’obiettivo del pilota monegasco sarà quello di provare a giocarsi la gara in prima battuta con Perez, e poi con le McLaren di Norris e di Piastri, fermo restando che l’obiettivo più realistico in questo momento sembra la lotta per il quinto posto assieme alla Mercedes, dando per assodate le due McLaren e le due Red Bull (di Perez e del rimontante Verstappen) davanti a tutti.

Se la pole di Charles Leclerc è stata piuttosto inattesa, sorprendente è stata senza ombra di dubbio la terza posizione (divenuta poi seconda per via della penalità di Verstappen) di Sergio Perez. Dopo essersi salvato in Q2 per soli tre millesimi nei confronti della Williams di Alexander Albon (eliminato con l’undicesimo tempo), nel Q3 il pilota messicano nel corso del primo run effettuato con gomma usata è riuscito a fare la differenza sopratutto nel secondo settore (facendo un tempo simile a quello di Verstappen), mettendosi in seconda posizione alle spalle del campione olandese (seppur staccato di 606 millesimi), dando la sensazione in Red Bull che la mancata pole di Verstappen potesse comunque rimanere in casa all’interno del team austriaco.
L’eccezionale giro finale di Leclerc ha finito con lo stravolgere i piani di Perez e della Red Bull, ma aldilà di tutto questo è indubbio come ancora una volta sotto pressione Checo sia riuscito a dare comunque il massimo, portando la sua monoposto in prima fila.
Intervistato al termine delle qualifiche da Billy Monger, Perez ha sottolineato come quella odierna sia stata una qualifica complicata per via delle condizioni climatiche, ma che alla fine per fortuna è riuscito a mettere insieme tutto. Il grande rammarico del pilota messicano è stato quello di non avere avuto più set nuovi in Q3 viste le difficoltà accusate in Q2 nell’entrare nella top ten. In ottica gara, però, Checo non nasconde di voler provare a risuperare Leclerc come già fatto lo scorso anno con l’obiettivo di puntare alla vittoria, in una gara che essendo asciutta sarà giocoforza caratterizzata dal degrado gomme, concludendo di avvertire in tal senso delle buone sensazioni.

In quarta e settima posizione (diventeranno in griglia terza e sesta posizione per via della penalità di Verstappen) troviamo le Mercedes rispettivamente di Lewis Hamilton (sopra raffigurato) e di George Russell, con il team tedesco sceso in pista con il vecchio fondo, visto che con quello nuovo erano emerse nella giornata di venerdì delle grosse difficoltà a trovare il giusto bilanciamento, oltre alla ricomparsa del bouncing (situazione già vista di recente in casa Ferrari). Intervistato al termine delle qualifiche, Hamilton non nasconde che la qualifica odierna sia stata senza ombra di dubbio una buona sessione per la squadra, anche se con il senno di poi non nasconde un po' di rammarico per aver usato troppo presto il set di gomme intermedie in Q3, guardando alla gara come una vera sfida, visto che alle sue spalle troverà sia le McLaren che la Red Bull di Max Verstappen in rimonta. Hamilton assicura che proverà a dare tutto se stesso, auspicando che sul passo gara la situazione possa migliorare rispetto agli stint piuttosto discontinui visti nelle libere del venerdì.

Anche Russell (intervistato al termine delle qualifiche) è convinto come Hamilton che con il senno di poi il set nuovo di gomme intermedie in Q3 è stato utilizzato troppo presto, ma al contempo ammette che i continui cambiamenti climatici hanno reso la qualifica odierna un vera e propria sfida per la squadra. In ottica gara per via della pista asciutta secondo il giovane pilota inglese della Mercedes ci potranno essere parecchie incognite. L’auspicio di Russell è quello di andare oltre la sesta posizione nel corso del Gp, aggiungendo che il degrado delle gomme giocherà un ruolo fondamentale.

Non c’è dubbio che la delusione di giornata sia rappresentata della McLaren, solamente quinta e sesta al termine delle qualifiche (salirà rispettivamente al quarto e quinto posto con la penalità di Verstappen) con Lando Norris (sopra raffigurato) davanti a Oscar Piastri, dopo che nella FP2 del venerdì pomeriggio il team di Woking aveva non solo fatto registrare i primi due tempi con Piastri e Norris, ma anche evidenziato un pregevole passo gara.
Aldilà dell’assetto più scarico (pensato evidentemente per la pista asciutta, prevista per la gara di domenica), ha destato qualche perplessità la gestione delle gomme intermedie, con Norris e Piastri che hanno utilizzato ben quattro set nuovi di gomme intermedie tra Q1 e Q2, rimanendo con un solo set in Q3, che non sono riusciti a sfruttare adeguatamente. Differente in tal senso lo stato d’animo dei due piloti. Se Norris al termine delle qualifiche non nasconde che sotto la pioggia non si aspettava qualcosa di diverso sotto il profilo del risultato, dichiarandosi ottimista qualora domenica in gara la pista dovesse essere asciutta, Piastri non nasconde le difficoltà nel corso del giro legate ai cambi di asfalto (con quello nuovo che garantisce maggior grip rispetto a quello vecchio), così come qualche errore di guida e di strategia in Q3, rimanendo però ottimista in vista della gara di domenica.

Bisogna scendere fino all’ottavo posto per trovare la Rossa di Carlos Sainz Jr, che partirà dal settimo posto in griglia per via delle dieci posizioni di penalità in griglia inflitte alla Red Bull di Max Verstappen, legate all’utilizzo del quinto motore endotermico stagionale. Se in Q1 e Q2 Sainz era riuscito regolarmente a precedere la monoposto di Leclerc, in Q3 il pilota spagnolo non è riuscito nell’ultimo tentativo lanciato a sfruttare prontamente la gomma intermedia nuova, commettendo un errore nel primo settore a La Source, ed alcune sbavature nel secondo settore più guidato.
Intervistato da Mara Sangiorgio (Sky) al termine delle qualifiche, il pilota spagnolo della Ferrari non ha nascosto come rispetto ai precedenti con l’ultimo set di pneumatici nuovi avesse meno grip, riservandosi di vedere se non avesse preparato bene l’outlap.
Sainz non nasconde di aver perso molto grip nel corso dell’ultimo tentativo, e questo gli ha dato molto fastidio, perché nelle precedenti fasi di qualifica era andato molto bene.
In ottica gara, secondo il pilota spagnolo, c’è qualcosa nel nuovo asfalto che tende a distruggere la gomma facendo emergere molto più graining rispetto agli anni precedenti, aggiungendo che questa sarà una cosa che dovrà essere gestita nell’ambito del Gp.

Scorrendo la classifica, a chiudere la top ten troviamo Fernando Alonso (nono, partirà domenica ottavo in griglia), autore di una buona qualifica al volante della sua Aston Martin, che precede l’Alpine di Esteban Ocon (decimo, partirà nono per la penalità di Verstappen), capace di ottimizzare sul bagnato della sua A524 rispetto al compagno di squadra Pierre Gasly (dodicesimo).

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