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F1 Grand Prix of Bahrain - Qualifying

BAHRAIN, BAHRAIN - MARCH 01: Mohammed ben Sulayem, FIA President, looks on in parc ferme after qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on March 01, 2024 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Mark Thompson/Getty Images)© Getty Images

Ben Sulayem e la maggiore tutela nei confronti dei commissari

In una storia pubblicata su Instagram il Presidente FIA ha annunciato una maggiore severità nei confronti delle proteste di squadre e piloti, ritenute essere alla base degli insulti degli haters sui social ai danni dei commissari di gara

Tutelare maggiormente i commissari di gara dagli insulti e dalle offese degli haters sui social, se non addirittura dalle molestie online, derivanti dalle critiche nei confronti dell’operato degli stewards provenienti dai piloti e/o dalle squadre appartenenti al mondo automobilistico (F1 in primis). Questo l’obiettivo del Presidente FIA Mohammed Ben Sulayem, che nella giornata di Mercoledì 14 Agosto, ha dedicato all’argomento una Storia su Instagram.

“Come parte della nostra continua lotta contro gli abusi online, recenti indagini hanno dimostrato che esiste un collegamento diretto tra commenti negativi da parte di piloti e membri del team e un aumento dell'odio diretto verso i funzionari (di gara, i commissari n.d.r) sui social media.
All'ultimo Consiglio Mondiale del Motorsport, i membri hanno approvato una modifica alla definizione di cattiva condotta all'interno del Codice Sportivo Internazionale a seguito di incidenti in cui membri di alto profilo del nostro sport hanno rilasciato dichiarazioni nei confronti dei funzionari che incitano alle offese. Questa modifica garantirà ulteriore supporto ai funzionari e ai volontari della FIA che dedicano il loro tempo a migliorare il nostro sport, mantenendolo sicuro e corretto.
I nostri commissari devono essere preparati a mostrare fermezza quando combattono questa forma di abuso e hanno il mio pieno supporto e il supporto del nostro Codice sportivo internazionale quando prendono le loro decisioni.
Li esorto a dimostrare che la FIA non consentirà abusi di alcun tipo nel nostro sport.”

Andando ad analizzare, dunque, quanto scritto dal Presidente FIA Mohammed Ben Sulayem nella Storia sopra pubblicata su Instagram, è lecito dunque aspettarsi ad opera della Federazione una sorta di irrigidimento (ancora da definire quale sarà la sua effettiva portata) in merito alle critiche provenienti dalle squadre e dai piloti in merito alle decisioni prese dagli stewards nell’arco dell’intero weekend di gara, che secondo lo stesso Presidente FIA sarebbero alla base poi delle critiche (e in alcuni casi delle offese/insulti provenienti dagli haters sui social) a carico dei commissari di gara.

Se da una parte è assolutamente condivisibile la volontà da parte della FIA (e dello stesso Presidente Ben Sulayem) di tutelare maggiormente i commissari di gara da fenomeni quali offese, insulti se non addirittura minacce da parte degli haters che ben poco hanno a che fare con il tifo sano e genuino nei confronti di uno sport automobilistico quale la Formula 1, dall’altra, però, il rischio serio e concreto è che con questo irrigidimento da parte della Federazione possa venir meno il legittimo diritto da parte di squadre e piloti di poter esprimere un benchè minimo dissenso (ovviamente se espresso nel massimo rispetto ed educazione) nei confronti di quelle decisioni prese dai commissari di gara ritenute (anche in alcuni casi correttamente) ingiuste o incomprensibili. Il tutto senza avere neanche la certezza che questo possa effettivamente debellare il comportamento degli haters in rete.
Serve, dunque, trovare un giusto punto di equilibrio tra la tutela dei commissari ad opera della Federazione (da garantire in qualsiasi modo possibile) e il legittimo dissenso da parte delle squadre nelle decisioni assunte da parte degli stewards stessi, sempre però basato sul rispetto dei commissari di gara e tale da non incentivare il comportamento degli haters.

Un problema, questo, presente in parte anche nel mondo del calcio, e che l’Uefa ha provato a risolvere a partire dagli Europei recentemente svoltisi in Germania consentendo al capitano della squadra (o a un giocatore di movimento, se il capitano della squadra è un portiere) di chiedere dei chiarimenti al direttore di gara nel caso di decisioni ritenute non corrette ad opera della squadra. Soluzione che verrà peraltro utilizzata a partire da questo fine settimana anche in Serie A.

È chiaro che la Formula 1 (o comunque il mondo dell’automobilismo) abbia delle dinamiche differenti rispetto al mondo del calcio, ma perché non pensare ad esempio alla possibilità in caso di decisioni ad opera degli stewards non comprensibili da parte di un dato pilota o di una data squadra di delegare il Direttore Sportivo del team di appartenenza nel chiedere tutti i dovuti chiarimenti alla Direzione Gara?

Come dicevamo prima, è dunque fondamentale trovare un punto di incontro tra la doverosa tutela dei commissari ad opera della Federazione e la necessità di squadre e piloti di dover chiedere dei chiarimenti di fronte alle decisioni degli stewards, senza per questo rischiare di perdere un benchè minimo diritto alla critica, e senza che questo possa sfociare in una possibile infrazione del Codice Sportivo Internazionale per cattiva condotta. Se le squadre e la Federazione ci riusciranno, saranno solo le prossime settimane a dirlo.

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