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F1 Grand Prix of Netherlands - Qualifying

ZANDVOORT, NETHERLANDS - AUGUST 24: Second placed qualifier Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing, Pole position qualifier Lando Norris of Great Britain and McLaren and Third placed qualifier Oscar Piastri of Australia and McLaren pose for a photo in parc ferme after qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Netherlands at Circuit Zandvoort on August 24, 2024 in Zandvoort, Netherlands. (Photo by Mark Thompson/Getty Images)© Getty Images

F1 Zandvoort: Norris in pole, Verstappen secondo

Il pilota inglese della McLaren conquista la sua quarta pole in carriera davanti all’amico rivale olandese e al compagno di squadra Piastri. Quarto Russell (Mercedes) davanti a Perez (Red Bull) e a Leclerc (Ferrari). Sainz e Hamilton eliminati in Q2

Più forte della marea orange. Lando Norris conquista la pole position del Gp d’Olanda (quindicesima prova del Mondiale 2024 di Formula 1) precedendo sia il tre volte campione del mondo olandese della Red Bull (ed idolo di casa) Max Verstappen, sia il compagno di squadra Oscar Piastri, autore di una qualifica (come vedremo) deludente se rapportata alla forza messa in campo dal team di Woking, che anche a Zandvoort si è dimostrata senza il benchè minimo dubbio la squadra da battere.


Merito innanzitutto del nuovo pacchetto di aggiornamenti introdotto in questa gara (modifica del bordo di uscita del marciapiede per quanto riguarda il fondo, nuove prese d’aria dei freni e di conseguenza nuova cover del triangolo superiore della sospensione anteriore, nuova ala posteriore da alto carico), ma anche e sopratutto di Lando Norris, capace di tirare il massimo dalla sua MCL38, apparsa perfettamente bilanciata in pista, e a suo agio sul circuito di Zandvoort. Se a circa un minuto dal termine del Q3 Max Verstappen aveva illuso i tifosi olandesi di poter essere in grado di conquistare ancora una volta la pole position nella sua gara di casa facendo segnare il miglior tempo in 1’10”029 grazie a un ottimo secondo settore portando il vantaggio nei confronti di Norris a 45 millesimi, il giovane pilota inglese della McLaren è riuscito a rispondere alla prodezza di Verstappen con un eccellente terzo settore, dove è riuscito a trovare quei 356 millesimi che alla fine hanno fatto la differenza, consentendogli di conquistare una pole position assolutamente meritata (1’09”673).

Una pole, quella odierna, che Norris ha accolto con gioia ma non con eccessivo entusiasmo, perché consapevole del fatto che la parte più difficile arriverà al via domenica, quando al suo fianco in prima fila avrà proprio Verstappen, desideroso di conquistare la quarta vittoria consecutiva nella sua gara di casa nonostante (come vedremo in seguito) al momento non disponga della miglior monoposto, e alla luce di una statistica che vede il giovane Lando perdere regolarmente la testa della gara nelle precedenti occasioni in cui ha conquistato la pole position tra le qualifiche del sabato e le qualifiche Sprint. Ecco quindi perché, intervistato da Jolyon Palmer al termine delle qualifiche, se da una parte Norris ha sottolineato come quella odierna sia stata una giornata fantastica per via della pole position, dall’altra non ha voluto parlare della partenza, consapevole del fatto che Verstappen lotterà come un leone per scattare meglio al via e poter già passare in testa possibilmente in curva 1.

Una qualifica in chiaro scuro, quella della McLaren, che anche a Zandvoort ha dimostrato di possedere nettamente la migliore macchina del lotto, ma che al momento di concretizzare la propria superiorità riesce a farlo solamente in parte. Se Lando Norris è riuscito a conquistare come detto una meritata pole position, Oscar Piastri (sopra raffigurato) si è dovuto accontentare della terza posizione, accusando un gap di 499 millesimi dalla monoposto gemella di Norris, oltre a venir superato nel finale di Q3 da Max Verstappen.
Intervistato al termine delle qualifiche da Jolyon Palmer, è lo stesso Piastri il primo a non essere soddisfatto della qualifica odierna, dichiarando che se in Q3 il primo run era stato buono, in quello decisivo purtroppo la seconda metà del giro non era stata piuttosto efficace. Il giovane pilota australiano però nel rilevare la bontà della macchina questo weekend (e l’efficacia degli aggiornamenti portati in pista) è convinto di poter portare a casa parecchi punti e anche un trofeo, sottolineando come la vittoria per lui non sia assolutamente fuori portata, e come il passo gara visto nella simulazione effettuata nel corso della FP2 sia stato piuttosto veloce.
Una cosa è certa: se Piastri purtroppo è mancato nell’ultimo tentativo lanciato in Q3, in ottica gara è destinato a diventare un grande protagonista nonostante purtroppo a Zandvoort non sia semplice superare.

Se la McLaren si conferma a Zandvoort in grande forma, le qualifiche del Gp d’Olanda hanno sottolineato una volta di più come in questo momento a fare una grande differenza in Red Bull grazie al suo immenso talento sia senza la minima ombra di dubbio Max Verstappen, il quale a bordo di una monoposto ben assettata ma non a livello di McLaren ha provato fino all’ultimo a lottare per la pole position, nonostante le difficoltà evidenziate nel corso delle libere. Alla fine il campione olandese si è dovuto accontentare della seconda posizione in griglia, ma, per quanto visto nell’arco del weekend, si è trattato di un vero e proprio miracolo sportivo, visto che fino alla qualifica mai la RB20 era riuscita in qualche modo a impensierire la MCL38 di Norris e di Piastri.
Intervistato da Jolyon Palmer al termine delle qualifiche, Verstappen ha confessato di essere piuttosto soddisfatto del risultato conseguito in quanto non aveva abbastanza passo, per cui il secondo posto a suo giudizio rappresenta un buon risultato, ammettendo di esser sofferto in particolare tra la curva 11 e la curva 12. Il campione olandese della Red Bull ha poi dichiarato che in ottica gara proverà a vincere, anche se con tre decimi di distacco rimediati sul giro secco (e con un passo gara che in FP2 non ha particolarmente impressionato per via del graining emerso dopo circa 8-9 giri) non sarà facilissimo.

Restando in ottica Red Bull, positiva la qualifica di Sergio Perez grazie al quinto tempo finale dopo aver sofferto in FP1 e FP2 ottenendo in entrambe le circostanze il dodicesimo tempo. Intervistato al termine delle qualifiche, il pilota messicano non ha nascosto di aspirare al podio (per lui sarebbe qualcosa di fantastico e grandioso), auspicando di avere un miglior passo in ottica gara.
Nel corso del Q1 Perez è stato protagonista nelle primissime fasi di un presunto impeding ai suoi danni ad opera di Lewis Hamilton, che, secondo lo stesso pilota messicano, pur facendo di tutto per non ostacolarlo, alla fine lo ha comunque fatto per via di un tempismo sbagliato.

Al termine delle qualifiche sia Perez che Hamilton sono stati ascoltati dai commissari, i quali hanno deciso alla fine di comminare tre posizioni di penalità in griglia all’eptacampione del mondo inglese, che dal dodicesimo scende al quindicesimo posto in griglia (divenuto poi quattordicesimo per via della squalifica della Williams di Albon), al termine di una qualifica in chiaroscuro per la Mercedes, che ha visto al contempo George Russell qualificarsi in quarta posizione.

Un risultato, quello del team tedesco, difficile da capire, perché per quanto visto nella FP2 la W15 sia con Hamilton che con Russell sembrava poter essere in grado di lottare addirittura per la pole position, avendo denotato un buon ritmo sul giro secco. In qualifica, però, Russell come detto si è dovuto accontentare del quarto posto, staccato di ben 571 millesimi dalla pole di Norris. Intervistato al termine delle qualifiche, il pilota inglese (pur riconoscendo che il quarto posto è un risultato giusto) non ha nascosto una certa delusione ammettendo che si aspettava una performance migliore, quasi come se in Q1 ma sopratutto in Q3 non fosse riuscito a trovare quel feeling con la pista che si aspettava, guardando comunque alla gara con fiducia nonostante però a suo giudizio la McLaren sia realisticamente davanti a tutti, essendo riuscito il team di Woking a parere di Russell a battere sul profilo delle performance la Red Bull.


Anche Hamilton al termine delle qualifiche non ha nascosto la propria delusione, sostenendo che con il passare dei giri il bilanciamento è diventato sempre più sovrasterzante, che il weekend di fatto è finito, e che ora l’attenzione sarà più rivolta alla prossima gara di Monza.

Come aveva già anticipato nei giorni il Team Principal Ferrari Frederic Vasseur, Zandvoort sarebbe stata una gara di difesa per la Rossa, chiamata a perdere il minor numero di punti possibili nei confronti di Red Bull e McLaren, in quanto la pista purtroppo non si adatta alle caratteristiche tecniche della SF-24. Una sensazione, quella di Vasseur, che ha trovato conferma anche nella realtà, con Charles Leclerc (sopra raffigurato) che si è qualificato in sesta posizione e Carlos Sainz Jr che è stato eliminato in Q2 con l’undicesimo tempo (partirà decimo alla luce della squalifica della Williams di Albon). Se il pilota spagnolo ha pagato in qualifica il fatto di aver potuto girare poco o nulla con le gomme slick tra FP1 e FP3 tra maltempo e bandiere rosse (vedi incidente alla Williams di Sargeant) e di aver potuto effettuare solamente pochissimi giri in FP 2 per un problema al cambio, bisogna anche dire che sia nelle libere che sopratutto in qualifica le Rosse di Leclerc e di Sainz prive di aggiornamenti (previsti per Monza) hanno accusato delle evidenti difficoltà nelle curve di appoggio (curva 1 e 2, 10 e 11), in quanto una volta che si usava l’acceleratore in entrambi i casi la SF-24 tendeva a perdere il retrotreno, con Leclerc che con il sesto posto in griglia (seppur staccato di 971 millesimi dalla pole di Norris) ha ottenuto il massimo di quello che la sua monoposto era in grado di dargli.

Comprensibile al termine della qualifica la delusione di entrambi i piloti. Leclerc ai microfoni di Sky pur ammettendo la bontà del suo giro in qualifica, non ha nascosto il fatto che il sesto posto non sia quello capace di dargli un sorriso, confermando come con la squadra stiano faticando e che il suo auspicio è che i nuovi aggiornamenti siano in grado di portare la squadra ad essere più vicina nei confronti di chi sta davanti, ammettendo al contempo però che nove decimi sono tanti, e che solamente il tempo sarà in grado di dire quanto sarà importante lo step generato dai nuovi aggiornamenti. In ottica gara Leclerc proverà a ottenere più punti possibili, ammettendo però al contempo che un podio sarebbe un vero e proprio miracolo su una pista come quella di Zandvoort.

Sempre ai microfoni di Sky, Carlos Sainz Jr ha dichiarato di aver provato di tutto per andare in Q3, ma purtroppo l’aver perso la FP2 per i problemi al cambio senza poter contare su FP1 e FP3 tra maltempo e bandiere gialle è stato decisivo, oltre che al traffico di Hulkenberg nel secondo settore. Il tutto in un weekend in cui secondo il pilota spagnolo la macchina non è veloce. In ottica gara Sainz proverà la rimonta con una gara di attacco, ma è lo stesso pilota spagnolo ad ammettere che non sarà una gara facile.

In settima e ottava posizione troviamo le Aston Martin di Fernando Alonso (sopra raffigurato) e di Lance Stroll, con il pilota asturiano che (dopo aver lasciato sfogare il compagno di squadra in Q1 e Q2) è riuscito a trovare in Q3 una buona performance, potendo contare su una AMR24 apparsa in decisa crescita, quasi come se il team di Lawrence Stroll fosse finalmente riuscito a far funzionare gli aggiornamenti introdotti nella gara precedente.

In nona posizione troviamo l’Alpine di Pierre Gasly che nella gara di esordio del nuovo Team Principal Oliver Oakes riesce a portare il team francese in top 10, dando come sempre il massimo.

Giornata da dimenticare in casa Williams. Se Logan Sargeant è stato costretto a rinunciare alle qualifiche dopo il bruttissimo incidente compiuto in FP3 (che lo ha visto per un suo errore andare in testacoda in curva 4 dopo aver toccato l’erba bagnata all’uscita di curva 3 e successivamente impattare contro le barriere, con la macchina che ha cominciato pian piano a prendere fuoco, fortunatamente spento dai commissari di pista, prontamente accorsi) con i meccanici chiamati a un duro lavoro per recuperare la monoposto in vista della gara, Alexander Albon era uscito a disputare la qualifica e a conquistare addirittura l’ottavo posto in griglia grazie alla bontà degli aggiornamenti introdotti in questa gara.


Purtroppo però, al termine delle qualifiche, ecco arrivare la doccia fredda: nel corso dei consueti controlli post qualifica, il fondo della sua Williams è stato trovato non conforme al regolamento in quanto al di fuori dei volumi regolamentari previsti dall’articolo 3.5.1 del Regolamento Tecnico, e per questo la monoposto numero 23 è stata squalificata.

Come possiamo leggere nel comunicato emesso dalla Federazione, “gli Steward hanno ascoltato i rappresentanti del team della vettura 23 (Alexander Albon), il delegato tecnico della FIA, lo Scrutineer della FIA che ha effettuato la misurazione della vettura e il direttore delle monoposto della FIA. Il pianale della vettura 23 è risultato fuori dal volume regolamentare menzionato nell'articolo 3.5.1 a) del regolamento tecnico della FIA di Formula Uno. Il team non ha contestato la calibrazione del sistema di misurazione della FIA e la misurazione della vettura, ma ha affermato che le proprie misurazioni hanno prodotto risultati diversi. Gli Steward hanno stabilito che il risultato della misurazione condotta con il sistema FIA nel parco chiuso è quello pertinente e che è stato seguito il giusto processo prescritto dal regolamento. Pertanto, viene applicata la sanzione standard per tale violazione”.

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In serata la Williams ha commentato la decisione degli Stewards pubblicando un comunicato sui propri social. "Sfortunatamente, Alex è stato squalificato dalle qualifiche di oggi perché il suo fondo era al di fuori del volume regolamentare stabilito dalla FIA. Siamo incredibilmente delusi da questo risultato e condurremo un'indagine approfondita e forniremo presto un aggiornamento." Albon partirà quindi dall’ultima fila dello schieramento (20°posizione) al fianco del compagno di squadra Logan Sargeant (19°).

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