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F1 Grand Prix of Italy

MONZA, ITALY - SEPTEMBER 01: Race winner Charles Leclerc of Monaco and Ferrari, with Second placed Oscar Piastri of Australia and McLaren, Third placed Lando Norris of Great Britain and McLaren and Diego Ioverno of Ferrari during the F1 Grand Prix of Italy at Autodromo Nazionale Monza on September 01, 2024 in Monza, Italy. (Photo by Clive Rose/Getty Images)© Getty Images

F1 Monza: la vittoria di Leclerc e l’azzardo vincente della Ferrari

A distanza di cinque anni il pilota monegasco riporta la Rossa sul gradino più alto del podio a Monza, davanti alle McLaren di Piastri e di Norris. Quarto Sainz (fondamentale nella vittoria di Leclerc) davanti a Hamilton, Verstappen, Russell e Perez

2 settembre

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Una vittoria figlia di un azzardo, alla fine rivelatosi vincente. Dopo cinque anni la Ferrari torna a vincere a Monza e oggi come allora lo fa con Charles Leclerc, che si aggiudica il Gp d’Italia con 2”664 sulla McLaren di Oscar Piastri, e con 6”153 su quella di Lando Norris, al termine di una gara che ha visto la Rossa portare a casa un successo prestigioso nella sua gara di casa potendo contare sul talento del pilota monegasco, cresciuto moltissimo nell’ultimo biennio anche per quanto riguarda la gestione delle gomme.

Dopo aver sopravanzato nel corso del primo giro sia la Mercedes di George Russell all’altezza della Variante Alta (approfittando di un errore in frenata del pilota inglese che, nel tentativo di attaccare la McLaren di Oscar Piastri aveva rischiato di perdere la sua monoposto andando lungo in curva 1 e rientrando in settima posizione) che la McLaren di Lando Norris all'altezza della Variante della Roggia (approfittando in questo caso dell'attacco vincente effettuato pochi istanti prima dalla monoposto gemella del già citato Piastri) salendo così in seconda posizione (come possiamo vedere nella foto sopra riportata), Leclerc nel corso del 16°giro in occasione della prima sosta ai box non può fare nulla dinanzi all'undercut perfettamente eseguito ad opera di Norris (fermatosi nel corso del 15°giro), tornando così in terza posizione alle spalle delle due McLaren.

Tutto lascerebbe presupporre una possibile doppietta della McLaren, ma è a questo punto che la gara del pilota monegasco cambia completamente volto: la Ferrari (come spiegherà a fine gara il Team Principal Frederic Vasseur ai microfoni di Sky) fin dall’inizio aveva impostato una corsa basata su una sola fermata ai box con entrambi i piloti, consapevole nella peggiore delle ipotesi di poter conquistare un terzo e quarto posto. Seguendo così questo schema, Leclerc (nonostante il pit stop anticipato per rispondere all'undercut di Norris) comincia così a gestire pian piano le sue gomme dure (evitando di rispondere al ritmo forsennato che Piastri prova a dare alla gara effettuando in ben nove occasioni il giro più veloce tra il 19° e il 30°giro) con l’obiettivo di farle durare ben 37 giri, ed è per questo motivo che quando Norris si ferma ai box nel corso del 33°giro per montare il suo secondo e ultimo treno di gomme dure, Charles questa volta non lo segue, rimanendo in pista al pari del compagno di squadra Carlos Sainz Jr. Quando nel corso del 39°giro Piastri si ferma per effettuare la seconda sosta (dopo che dai box McLaren era stato chiesto al pilota australiano se volesse seguire la strategia di una sola sosta, ricevendo una risposta negativa), Leclerc passa così in testa con un vantaggio di oltre 10 secondi nei confronti di Sainz, e con Piastri staccato di circa 18 secondi dalla vetta.

Con gomme più fresche di ben 24 giri rispetto a quelle di Leclerc è impossibile non immaginare Piastri come favorito per la vittoria del Gp d'Italia, ma è qui che il pilota monegasco della Ferrari dimostra la grande crescita fatta nell’ultimo biennio nella gestione delle gomme, riuscendo a limitare al massimo la perdita sul giro nei confronti di Piastri e potendo peraltro contare sul prezioso supporto del compagno di squadra Carlos Sainz Jr, che nei limiti del possibile prova a rallentare il ritmo di Piastri, subendo solo nel corso del 45°giro il sorpasso del giovane pilota australiano (troppo veloce con gomma nuova rispetto al pilota spagnolo), a cui poi seguirà quello ad opera di Norris nel corso del 48°giro.

Superato Sainz, Piastri prova a mettersi a caccia di Leclerc, ma Charles riuscirà a gestire brillantemente la situazione, chiudendo la gara con un vantaggio di 2”664 nei confronti del giovane pilota australiano della McLaren. Una vittoria di squadra in cui il talento del pilota monegasco si è miscelato perfettamente bene con la bontà degli aggiornamenti e degli adeguamenti tecnici per Monza introdotti sulla SF-24 consentendogli di gestire brillantemente il degrado gomme (e nella fattispecie il graining)  e riuscendo addirittura ad evitare la seconda sosta ai box (cosa impensabile non solo dopo le libere del venerdì, ma anche dopo la FP3 del sabato mattina) rispetto non solo alla McLaren ma anche al resto della concorrenza.

Comprensibile l’entusiasmo in primis del pubblico presente a Monza, ma anche di Leclerc (nominato dagli appassionati Driver Of The Day del Gp d'Italia), che al termine della gara ai microfoni di Nico Rosberg non ha nascosto il fatto di credere che solo la prima vittoria in carriera a Monza potesse essere qualcosa di unico, salvo poi rendersi conto che anche la seconda è stata altrettanto speciale, avvertendo le stesse emozioni vissute cinque anni prima, aggiungendo che il pacchetto di aggiornamenti ha funzionato molto bene a Monza, e auspicando di poter fare qualcosa di speciale anche a Baku, su una pista che lui ama molto.

A mente un po' più fredda ai microfoni di Sky Leclerc ha confessato di aver cominciato a credere a una vittoria qui a Monza dopo il sorpasso effettuato a Norris, salvo poi cambiare opinione una volta subito il sorpasso dal pilota McLaren in regime di undercut. A differenza di altre occasioni, però, il pilota monegasco è rimasto concentrato, consapevole del fatto che gestire la gomma anteriore sinistra sarebbe stato fondamentale per la gara, ed è quello che ha fatto, cominciando a spingere di più una volta che sia Norris che Piastri si sono fermati per la seconda sosta ai box, consapevole a quel punto che avrebbe avuto una nuova occasione per vincere a Monza. Obiettivo alla fine riuscito in una giornata speciale, con dei ricordi che rimarranno indelebili per sempre.
In ottica campionato nel ribadire l’entusiasmo per la vittoria odierna, Leclerc dimostra di aver imparato la lezione di Monaco dichiarando che bisognerà essere molto attenti, e che non bisognerà andare a Baku con le stesse aspettative di Monza, visto che le due piste sono completamente differenti. Pur rimanendo la McLaren la squadra da battere, il pilota monegasco della Ferrari proverà comunque a fare il massimo per provare comunque a lottare per un’altra vittoria.

Restando in casa Ferrari, merita come detto di essere sottolineata anche la gara di Carlos Sainz Jr, all’ultima edizione del Gp d’Italia con la tuta della Rossa prima di approdare dalla prossima stagione in Williams. Se è vero che alla fine il pilota spagnolo si è dovuto accontentare di un quarto posto, bisogna comunque dare atto a Carlos di aver dato anche in questa occasione il massimo, provando a seguire anch’egli la strategia a una sola sosta portata avanti da Leclerc e riuscendo comunque per due giri a rallentare la McLaren di Oscar Piastri, dimostrando una volta di più di essere un vero e proprio uomo squadra all'interno della Ferrari.


Intervistato al termine della gara da Mara Sangiorgio (Sky), Sainz ha dichiarato che oggi è stato fatto tutto quello che era possibile per vincere, che la squadra ha si rischiato con la strategia ma che alla fine questo rischio ha pagato con la vittoria in un giorno in cui era difficile prevedere cosa sarebbe potuto succedere per via del parecchio graining presente su tutti i compound, ma alla fine ce l’ha fatta. In merito al suo ruolo fondamentale nella vittoria di Leclerc avendo provato a tenersi dietro prima Piastri e poi Norris, Sainz ha risposto affermando che al 99% la vittoria è di Leclerc, in quanto ha fatto davvero un lavoro incredibile vincendo una gara che era difficile vincere. Nel suo caso, quando ha visto che gli altri si stavano fermando presto in occasione del primo stint di gara, Carlos ha pensato che fossero sulle due soste come ha fatto la McLaren, sottolineando di esser stato l’unico a continuare con la gomma media, e pensando di conseguenza che sarebbe stato l’unico a fare la singola sosta. Con il senno di poi, però, Sainz ammette in quei cinque giri fatti con la gomma media ormai deterioratasi di aver perso quei sette-otto secondi che probabilmente sarebbero stati decisivi per il podio, non nascondendo di esser stato comunque felice della strategia che ha provato, sottolineando che alla fine la cosa più importante è stata che la strategia a una sola sosta abbia funzionato per la squadra.

Se la Ferrari festeggia meritatamente una vittoria frutto non solo del talento del pilota ma anche del lavoro di squadra, in casa McLaren c’è un po' di delusione per il mancato successo nonostante il doppio podio di Oscar Piastri (secondo) e di Lando Norris (terzo), considerando non solo che le due monoposto arancio papaya partivano dalla prima fila, con Norris davanti a Piastri, ma che allo stesso pilota australiano la McLaren aveva suggerito la possibilità di una singola sosta, scartata proprio da Piastri per timore che andando avanti nel corso della gara il graining sarebbe andato a peggiorare ulteriormente,cosa successa solo parzialmente sulla Rossa numero 16.
Nel retropodio poi non è sfuggita la delusione dello stesso Norris, che chiude al terzo posto una gara che lo ha visto ancora una volta perdere alcune posizioni nel corso del primo giro, dopo aver conquistato nel pomeriggio di sabato la pole position. Bisogna dire che questa volta Norris era anche partito bene, riuscendo ad arrivare all’altezza della prima curva alla Variante Alta davanti al compagno di squadra Piastri e potendo contare anche sull’errore alla prima curva della Mercedes di Russell.


All’esterno della Variante della Roggia, ecco, però, a sorpresa, l’attacco del compagno di squadra, che non solo consente a Piastri di prendere provvisoriamente la testa della corsa, ma che favorisce anche il successivo attacco di Leclerc, andato poi a segno. Chiuso il primo giro in terza posizione, Norris proverà quantomeno a recuperare la seconda posizione nei confronti di Leclerc riuscendoci momentaneamente grazie all’undercut andato a buon fine in occasione della prima sosta ai box, in un contesto che ha visto nel corso della gara Oscar Piastri decisamente più veloce di lui.
Dopo la seconda sosta ai box (non effettuata dai piloti Ferrari) se Norris riuscirà a superare prima Verstappen (41°giro) e poi Sainz (48°giro) sfruttando il rettilineo del traguardo chiudendo così il Gp d'Italia in terza posizione, Piastri rientrato in pista alle spalle delle due Ferrari dopo la seconda sosta ai box una volta superato Sainz all’altezza dell’Ascari nel corso del 46°giro proverà in tutti i modi a recuperare il distacco su Leclerc, chiudendo alle sue spalle, staccato di 2”664 dalla vetta.

Ai microfoni di Nico Rosberg al termine della gara Piastri non ha nascosto un certo fastidio per l’andamento della gara, non nascondendo di avere avuto tanti dubbi su quale fosse la strategia migliore alla vigilia della corsa e arrivando alla conclusione che la singola sosta fosse molto rischiosa, salvo poi scoprire amaramente che alla fine era la scelta giusta. Il pilota australiano è contento sia del passo che della gara che ha fatto, ma quello che gli fa male è finire secondo, aggiungendo che con il senno di poi avrebbe dovuto provare a fare una sosta, ma è facile dirlo dopo. Oggi la squadra ha sbagliato, e lui ha contribuito all’errore. Piastri aggiunge poi che loro avevano da perdere tutto essendo davanti, mentre Charles poteva fare qualcosa di diverso essendo dietro e ha giocato l’azzardo giusto, concludendo che perdere così è doloroso.

Anche Norris ai microfoni di Nico Rosberg non ha nascosto la propria delusione, ammettendo di essere stato colto di sorpresa nel corso del primo giro dal sorpasso del compagno di squadra Piastri alla Variante della Roggia, aggiungendo che se avesse frenato un metro più avanti si sarebbero scontrati. In merito alla gara il giovane pilota inglese ha fatto i complimenti alla Ferrari e a Leclerc per il lavoro straordinario che ha saputo fare per quanto riguarda la gestione delle gomme, affermando che anche la loro squadra aveva considerato per tutta la gara la possibilità della strategia a una sola sosta, ma di averla scartata per via dell’eccessiva quantità di graining.

Alle spalle di Ferrari e McLaren troviamo Mercedes (quinta e settima con Hamilton e Russell) e Red Bull (sesta con Verstappen e ottava con Perez), apparse piuttosto deludenti a Monza.


Per quanto riguarda la Mercedes, Russell ha commesso al via un errore in frenata all’altezza della Prima Variante finendo con il danneggiare la sua ala anteriore, sostituita poi in occasione della prima sosta ai box non senza difficoltà. Lo stesso Russell al termine del Gp d’Italia ha dichiarato che la sua W15 non aveva proprio il passo per lottare per il podio, confermando che di fatto la sua gara si era conclusa al via all’altezza della Prima Variante in quanto è rimasto intrappolato nell’aria sporca dietro Piastri, e che per evitarlo è andato al bloccaggio, riportando però dei danni alla sua ala anteriore. Ciò ha finito per compromettere la sua prima parte di gara, e anche nel corso della prima sosta il tempo perso per sostituire l’ala ha giocoforza finito per compromettere ulteriormente la sua corsa.

Per quanto riguarda Hamilton (arrivato quinto) è lo stesso campione inglese al termine della gara a dichiarare che oggi la sua monoposto non aveva il ritmo per fare di più, in quanto McLaren e Ferrari erano forti. Hamilton ha dichiarato di essere riuscito a tenere il passo di Sainz, senza però poter allungare lo stint come invece è riuscito il pilota spagnolo, aggiungendo che forse se fosse riuscito a partire davanti a lui sarebbe riuscito a gestirlo. Il fatto, però, è che sulla W15 mancava un buon bilanciamento con cui poter ottenere qualcosa di più, auspicando di poter fare una gara migliore tra due settimane a Baku.

Piuttosto complicata la situazione in casa Red Bull, con sia Max Verstappen (sesto, sopra raffigurato) che Sergio Perez (ottavo) apparsi in seria difficoltà sul passo gara nel corso del Gp per via del mancato bilanciamento della monoposto, che portava la RB20 a non essere particolarmente performante sulle curve di media e bassa velocità. Non è poi sfuggito alle telecamere il nervosismo del campione olandese che non solo (dopo un problema nel fissaggio della gomma posteriore destra che ha portato la prima sosta ai box a durare ben 6.2 secondi) nel ripartire in corsia box ha addirittura tirato un pugno al volante, ma che al termine della gara è stato piuttosto duro con la squadra, affermando in un team radio che sarà necessario lavorare sodo per cambiare la macchina.
Un ragionamento, questo, che Verstappen ha ribadito anche nelle interviste rilasciate ai vari media, affermando di non essere minimamente soddisfatto di come sia andato il Gp d’Italia, non solo per non essere riuscito a sfruttare appieno la potenza del motore per un piccolo problema che ha contrassegnato buona parte della gara, ma anche perché dal punto di vista della strategia si sarebbe potuto fare un lavoro migliore per provare ad essere un po' più competitivi.
Se grazie alla vittoria di Leclerc Verstappen è riuscito a mantenere la testa della Classifica Piloti con 62 punti nei confronti di Lando Norris mentre in Classifica Costruttori Red Bull è ancora in testa con 8 punti di vantaggio su McLaren, lo stesso campione olandese è però convinto che se da una parte la vittoria del pilota monegasco può aver sicuramente limitato i danni, dall’altra non ha dubbi sul fatto che la Red Bull debba poter essere l’artefice delle proprie fortune, e che al momento pensare di vincere in entrambi i campionati è irrealistico.


A chiudere la top 10 troviamo in nona posizione la Williams di Alexander Albon (autore di una buona gara) e al decimo posto la Haas di Kevin Magnussen, il quale però dovrà necessariamente saltare la prossima gara di campionato in Azerbaijan, essendo stato protagonista di un contatto con l’Alpine di Pierre Gasly all’altezza della Variante della Roggia nel corso del 21°Giro, che la Direzione Gara ha punito infliggendo non solo una penalità di dieci secondi, ma anche due punti di penalità sulla Superlicenza a carico del pilota danese.

Avendo però già accumulato ben 12 punti di penalità sulla Superlicenza nell’arco di un anno, immediata è scattata la squalifica a carico di Magnussen, il quale salterà dunque la prossima gara, per poi tornare regolarmente in pista tra il 20 e il 22 Settembre a Singapore. A sostituire Kevin Magnussen a Baku quasi sicuramente dovrebbe essere Oliver Bearman, con la Haas che ufficializzerà la propria scelta nei prossimi giorni.

Le Classifiche iridate

In Classifica Piloti Max Verstappen è in testa con 303 punti, davanti a Lando Norris, secondo con 241 punti. In terza posizione troviamo Charles Leclerc con 217 punti, seguito da Piastri (197), Sainz (184), Hamilton (164), Perez (143), Russell (128), Alonso (50), Stroll (24), Hulkenberg e Tsunoda (22), Ricciardo (12), Gasly (8), Bearman, Magnussen e Albon (6), Ocon (5).

In Classifica Costruttori la Red Bull è in testa con 446 punti, seguita da McLaren (438), Ferrari (407), Mercedes (292), Aston Martin (74), Racing Bulls (34), Haas (28), Alpine (13), Williams (6).

Prossimo appuntamento con la Formula 1 Domenica 15 Settembre con il Gp d’Azerbaijan, che verrà trasmesso in diretta pay su Sky (e in streaming da NOW), e in differita e in chiaro su TV8.

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