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La Formula 1 approda sul circuito brasiliano di Interlagos per il Gp di San Paolo, ventunesima prova del Mondiale 2024, che vedrà la disputa della quinta Sprint stagionale
Il Gp di San Paolo si corre sul circuito di Interlagos (4309 metri da ripetere per 71 volte), situato nell'omonimo quartiere di San Paolo. La pista ha ospitato dal 1990 al 2019 il Gp del Brasile.
Seppur in altura, il circuito è situato tra due laghi artificiali, il Guarapiranga e il Billings: da qui il nome Interlagos. Lungo il tracciato più volte nel corso degli anni si sono presentati dei dossi, al punto da costringere gli organizzatori a riasfaltare anche quest’anno la pista dopo quella effettuata nel 2016: è molto probabile che l'origine di questi dossi sia da addebitare proprio alla natura del terreno così fragile tra i due laghi.
Nonostante l'altitudine ridotta (786 metri contro i 2300 metri sul livello del mare registrati in Messico), non c'è dubbio come l'aria rarefatta rappresenti anche in questa gara un problema non indifferente per le attuali power unit per via della minor capacità di raffreddamento.
Passando ad esaminare le caratteristiche della pista, dopo la staccata piuttosto significativa presente in curva 1 (dove i piloti nel corso della gara arriveranno a toccare i 335 Km/h, e che al via può diventare piuttosto decisiva per effettuare dei sorpassi, vedi Vettel-Bottas nel 2017) i piloti tra la curva 2 e la 3 affrontano un rapido cambio di direzione sinistra-destra-sinistra, al termine del quale si snoda un rettilineo che porterà le monoposto a toccare anche in questo caso i 335 Km/h. Importante in questo primo settore poter contare su una buona trazione, ma anche su una buona velocità di punta in rettilineo grazie alla potenza della power unit utilizzata. Si entra così nel secondo settore, costituito dalle curve 4-11, in cui la trazione e un buon carico aerodinamico risultano a dir poco basilari nell'affrontare le curve lente presenti in questa porzione di pista. Nell'ultimo tratto di pista, caratterizzato dalle curve 12-15, è fondamentale poter contare sulla trazione nell'uscire dalla curva 13 (la Juncao) e sulla massima potenza della propria power unit in modo tale da poter affrontare in piena velocità l'allungo che porta le monoposto fino al traguardo.
Tenuto conto delle caratteristiche sopra descritte, è possibile ipotizzare per Interlagos un assetto da medio-alto carico aerodinamico.
Due, infine, le zone in cui potrà essere usato il DRS: oltre all’allungo che porta le monoposto al traguardo compreso tra curva 15 e curva 1, i piloti potranno usare l’ala mobile anche sul rettilineo compreso tra curva 3 e curva 4.
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