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La Formula 1 sbarca negli Emirati Arabi Uniti per l'ultima prova del Mondiale 2024, con McLaren (640) e Ferrari (619) in lotta per la vittoria in Classifica Costruttori
La stagione più lunga di sempre, arrivata al suo atto finale. Dopo aver corso a Las Vegas e in Qatar, la Formula 1 chiude il suo trittico di gare ad Abu Dhabi per l’ultimo appuntamento del Mondiale 2024. Se il titolo piloti è stato assegnato per la quarta volta consecutiva a Max Verstappen, diversi sono ancora i verdetti che devono essere ancora definiti. A cominciare dal vincitore del titolo costruttori (con McLaren (640) e Ferrari (619) divise da 21 punti, e con il team di Woking a un passo dal poter tornare ad assaporare quel titolo che manca dal 1998, nello stesso anno in cui Mika Hakkinen conquistò il suo primo titolo piloti), così come per il sesto posto tra Alpine (59) e Haas (54), mentre in Classifica Piloti è ancora in bilico il secondo posto tra Lando Norris (349) e Charles Leclerc (341).
Per quanto riguarda il pronostico del Gp di Abu Dhabi, difficile indicare chi possa essere il favorito. Osservando i precedenti degli ultimi anni, non si può non tenere in forte considerazione la Red Bull, che in Qatar sembra aver ritrovato quella competitività non intravvista nella fase centrale del campionato e che ha conquistato le ultime quattro edizioni consecutive della gara in programma sul circuito di Yas Marina con Max Verstappen. Il team austriaco dopo aver matematicamente perso il titolo costruttori potrebbe così paradossalmente diventarne arbitro al pari di Mercedes, in una contesa che vede McLaren e Ferrari presentarsi ad Abu Dhabi con le stesse possibilità di vittoria, essendo ritenuto il circuito di Yas Marina una pista sostanzialmente neutra, né a favore di una o dell’altra squadra, e non è un caso che sia il team di Woking né la scuderia di Maranello vi abbiano mai vinto fino a questo momento.
In casa Ferrari però è ben chiaro come in questo weekend sia Charles Leclerc che Carlos Sainz Jr (alla sua ultima in Rosso) dovranno tassativamente dare il massimo, partendo dal presupposto che con 21 punti da recuperare alla McLaren anche una ipotetica doppietta potrebbe non bastare. Per questo motivo, pertanto, le prime indiscrezioni dovrebbero vedere la scuderia di Fred Vasseur presentarsi in pista con il coltello tra i denti: non solo mettendo a disposizione anche di Sainz il nuovo fondo promosso nettamente a Lusail da Leclerc (e bocciato dal pilota spagnolo nella FP1 di Las Vegas), ma anche con un assetto tendente ad abbassare il più possibile a terra la SF-24 al fine di ottenere il maggior vantaggio aerodinamico e prestazionale possibile. Se basterà o meno tutto questo, sarà solo la bandiera a scacchi a decretarlo, fermo restando ovviamente che anche un secondo posto in Classifica Costruttori dopo la difficile annata 2023 sarebbe comunque un ottimo risultato. In attesa dell’arrivo nel 2025 di Lewis Hamilton.
Trattandosi dell’ultima gara di campionato, il Gp di Abu Dhabi viene visto un po' per tutti come una sorta di ultimo giorno di scuola, in cui potersi salutare per dare appuntamento al prossimo anno, o in alcuni casi dire addio al mondo della Formula 1.
Se come già detto Hamilton saluterà la Mercedes per approdare dal prossimo anno in Ferrari così come quella di Abu Dhabi sarà l’ultima in Rosso per Sainz (dal prossimo anno in Williams) e di Hulkenberg in Haas (dal 2025 in Sauber al fianco del giovane Gabriel Bortoleto), Kevin Magnussen saluterà la Haas e la Formula 1 per approdare il prossimo anno nel WEC con la BMW. Addii anche in casa Sauber, dove salutano sia Valtteri Bottas che Guanyu Zhou (che ha voluto rendere omaggio al compagno di squadra finlandese con un apposito casco a lui dedicato), i quali proveranno a rimanere in orbita F1 nonostante non saranno più piloti titolari: se Bottas quasi sicuramente dovrebbe assumere la mansione di terzo pilota Mercedes al posto di Mick Schumacher, Zhou dovrebbe partecipare ad alcuni test privati Red Bull. Saluta la Formula 1 per tornare a ricoprire le vesti di test driver in Williams anche Franco Colapinto: raffreddatisi gli interessi di Red Bull e Alpine alla luce degli incidenti che lo hanno visto protagonista in Brasile e a Las Vegas, il pilota argentino sarà alle prese con un intenso programma di test con l’obiettivo di farsi trovare pronto per un sedile da titolare nel 2026.
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