Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912
Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi
Dopo cinque anni il circuito cittadino dell’Albert Park torna ad ospitare la gara inaugurale del Mondiale di Formula 1
Un vero e proprio ritorno al passato. Dopo cinque anni la Formula 1 è ripartita questa notte dall’Australia, e più precisamente dall’Albert Park di Melbourne, pronta ad emozionare gli appassionati lungo il suo cammino, caratterizzato da 24 tappe e da ben sei gare Sprint. Se è vero che l’ultima partenza ufficiale della F1 in Australia è datata 17 Marzo 2019 con la gara che vide la netta supremazia della Mercedes (con Valtteri Bottas davanti a Lewis Hamilton) con Max Verstappen (Red Bull in terza posizione), nel 2020 tutto era pronto per il via del Mondiale ma lo scoppio della pandemia (e la contemporanea positività di un meccanico McLaren al COVID) spinsero Liberty Media e la Federazione ad annullare il Gp a poche ore dalla disputa della prima sessione di provle libere, con il Gp d’Australia che sarebbe tornato ad ospitare la massima serie motoristica a partire dal 2022. Non più però come prima gara della stagione, in quanto dal 2021 al 2024 venne scelto come gara inaugurale il circuito del Sakhir in Bahrain, già sede nel suddetto quadriennio dei test precampionato. Quest’anno, invece, come detto si torna all’antico: in parte per evitare il periodo del Ramadan (e di anticipare la disputa del Gp del Bahrain al sabato pomeriggio, come già occorso lo scorso anno), in parte perché il rinnovo contrattuale con i promoter del Gp d’Australia firmato nel dicembre 2022 e valido fino al 2037 prevede che in ben quattro occasioni (a partire dal 2025) a inaugurare la stagione della massima serie motoristica sia il circuito dell’Albert Park.
Un Mondiale di Formula 1, quello iniziato questa notte a Melbourne, che non può non ripartire dalle esigue informazioni tecniche emerse al termine dei test precampionato svoltisi dal 26 al 28 Febbraio in Bahrain, con la McLaren che si presenta al via come la squadra da battere, avendo evidenziato una simulazione di passo gara nel corso dei test precampionato assolutamente impossibile da sostenere da parte dei principali concorrenti. Non devono quindi sorprendere le dichiarazioni di Lando Norris, che con l’obiettivo di togliere pressione alla squadra nel corso della Press Conference del giovedì ha dichiarato che pur avendo una buona macchina (la MCL39) per iniziare la stagione, non crede che la sua squadra sia superiore a nessuno dei loro principali concorrenti, sostenendo al contrario che per loro sarà un weekend difficile e che dovranno lottare con tutti, affermando però al contempo di trovarsi in una buona posizione per iniziare in modo forte e fiducioso.
Pur essendo cauto, chi non esita ad ammettere la sua volontà di lottare per il titolo iridato è l’altro pilota del team di Woking, Oscar Piastri, fresco di rinnovo contrattuale pluriennale (si sussurra fino al 2028 compreso). Inevitabile non partire dalla notizia del recente rinnovo, con il giovane pilota australiano che alla vigilia della gara di casa e al via della sua terza stagione da pilota titolare in F1 non ha avuto difficoltà ad ammettere di essere felice per il rinnovo di contratto e di non averci neanche dovuto pensarci, una volta che gli si è presentata l’occasione, e che per lui e per la squadra è stato naturale rinnovare l’accordo, aggiungendo poi di avere molto fiducia nelle sue capacità, che con Norris partiranno di fatto alla pari, che entrambi hanno lotteranno per il campionato, motivo per il quale ha prontamente lavorato per risolvere le sue lacune emerse nel corso della passata stagione. Piastri ha poi concluso affermando di essere soddisfatto dei risultati dei test del Bahrain, ma che solo sabato sarà possibile conoscenza la reale forza dei valori in campo, che nel corso delle prime libere hanno visto Norris ottenere il miglior tempo in FP1 (con Piastri quarto), mentre in FP2 è stato Piastri a chiudere in seconda posizione davanti a Norris, con i due piloti McLaren separati tra di loro di 17 millesimi.
Se Norris e Piastri provano con le loro dichiarazioni a togliere pressione dalla McLaren, per i principali avversari non ci sono dubbi: è proprio il team di Woking il principale favorito. È il caso ad esempio della Mercedes, con il Team Principal Toto Wolff e con George Russell che sottolineano come McLaren sia decisamente la favorita in questo momento, aggiungendo poi in merito alla W16 di essere fiducioso sul fatto che la vettura possa essere più costante. In casa Mercedes l’emozione è chiaramente quella del sopra raffigurato Andrea Kimi Antonelli, all’esordio a 18 anni al volante della W16 in un weekend di gara. Nel corso della consueta Press Conference del giovedì il giovane pilota bolognese non ha nascosto come sia surreale per lui poter correre nella stessa serie dove milita un campione del calibro di Hamilton, sottolineando come nel finale di stagione sia stato proprio il campione inglese a dargli qualche consiglio, oltre a lasciargli un messaggio nella stanza del pilota.
Grande curiosità a Melbourne è rivolta verso la Ferrari: dopo aver vinto nel 2022 con Leclerc e nel 2024 con Sainz la scuderia di Maranello si approccia al weekend australiano con la consapevolezza di dover ancora ottimizzare il proprio set-up (alla luce dell’introduzione sulla SF-25 della sospensione anteriore pull-rod), ma anche con la certezza di aver analizzato con molta attenzione i dati provenienti dal test del Bahrain. Nel corso delle prime prove libere è emerso come Charles Leclerc abbia letteralmente il polso della monoposto riuscendo ad adattarla al suo stile di guida e riuscendo sul giro secco ad ottenere con facilità il tempo cronometrico, mentre Lewis Hamilton è sembrato ancora essere all’interno di un comprensibile periodo di ambientamento, risultando un pochino più indietro sul giro secco(circa sei decimi tra i due in FP1, quattro decimi circa in FP2), mentre sul passo gara era decisamente più vicino al compagno di squadra monegasco (con un distacco quantificabile sui due decimi circa). La SF-25 ha evidenziato nel corso delle libere una buona trazione nell’ultimo settore, mentre nel secondo settore è sembrata forse pagare qualcosina alla McLaren, pur riuscendo comunque con Leclerc ad ottenere il miglior tempo nel corso della FP2. Nel complesso, però, la nuova nata di Maranello si è dimostrata essere nel corso delle libere (e in particolare della FP2) una monoposto piuttosto equilibrata. Da capire però quando si comincerà a fare sul serio in qualifica quale potrà essere la performance della SF-25 sul circuito cittadino dell’Albert Park in raffronto alla McLaren.
Non convince del tutto la Red Bull. Se con Verstappen nell’ultima giornata dei test la RB21 aveva dimostrato di poter ambire a un potenziale ruolo di seconda forza alle spalle della McLaren (mentre con Lawson al netto dei problemi tecnici aveva evidenziato un potenziale ruolo da quarta forza), nelle due sessioni di prove libere andate in scena all’Albert Park il team austriaco per il momento non ha particolarmente impressionato, ottenendo nel corso della FP1 il quinto tempo con Verstappen e il sedicesimo con Lawson ,mentre in FP2 il campione olandese si è dovuto accontentare del settimo tempo, con Lawson 17°. Che ci fossero ancora delle cose da sistemare sulla RB21 lo aveva fatto capire anche lo stesso Verstappen dichiarando nel corso della Press Conference del giovedì di non pensare minimamente al titolo in quanto al momento non erano i più veloci, e che il suo obiettivo sarebbe stato quello di dare il 100% con la squadra provando a minimizzare gli errori provando a conquistare il maggior numero di punti possibili. Affermazioni che trovano ulteriore conferma con quanto dichiarato da Verstappen al termine delle libere, con il campione olandese che ha sostenuto come il bilanciamento non fosse così male, ma che non è riuscito a trovare aderenza in pista e a far funzionare le gomme sopratutto nel primo e nel terzo settore. Una situazione che Red Bull proverà al meglio delle sue possibilità a risolvere in vista delle qualifiche, guardando però con un certo interesse alla gara di domenica, dove il meteo potrebbe giocare un ruolo significativo, essendo annunciata pioggia, e dove potrebbe emergere il grande talento di Max Verstappen sul bagnato.
1 di 6
AvantiCondividi
Link copiato