Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912
Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi
Dopo cinque anni il circuito cittadino dell’Albert Park torna ad ospitare la gara inaugurale del Mondiale di Formula 1
Dal 1996 il Gp d'Australia si svolge sul circuito semi-permanente dell'Albert Park di Melbourne, ottenuto collegando le strade perimetrali del lago dell'omonimo parco, normalmente adibite alla viabilità ordinaria. Nel 2021 il circuito oltre a una totale riasfaltatura ha subito un profondo restyling volto a favorire maggiori possibilità di sorpasso. Sette curve sono state oggetto di modifiche, e due sono state completamente rimosse, con la lunghezza della pista accorciata di 28 metri, passando da 5503 a 5475 metri.
Il circuito dell’Albert Park alla luce delle modifiche introdotte non è più costituito da 16, ma da 14 curve. Andando ad esaminare la conformazione della pista (scoperta dalle squadre nel 2022, quando la Formula 1 è tornata tornate a correre sul circuito dopo che le edizioni 2020 e 2021 non sono state disputate per via dell’emergenza sanitaria legata al Covid), le curve 1 e 3 così come la 6 sono state allargate all’interno, con in particolare curva 6 che si presenta più veloce di prima. Il lavoro più significativo è stato fatto nel secondo settore, con l’eliminazione della chicane compresa tra curva 9 e 10: al suo posto un lungo rettilineo di 1.3 Km che si conclude con un lungo e ampio curvone. La vecchia curva 13 (divenuta ora curva 11) è stata allungata e modificata nel raggio di curvatura, al pari della penultima curva (ora divenuta curva 13).
Alla luce degli incidenti occorsi lo scorso anno (vedasi in particolare quello occorso alla Mercedes di George Russell nel finale di gara), il circuito ha visto alcune modifiche in particolare tra curva 6 e 7 con l’obiettivo di ottimizzare la sicurezza senza però andare a discapito della velocità.
Nella fattispecie in curva 6 è stato modificato il posizionamento delle barriere, per evitare che una macchina potesse rimbalzare contro esse tornando poi in pista piuttosto pericolosamente.
Nuovi anche i cordoli tra curva 6 e 7, decisamente più lisci rispetto ai precedenti. Questo ha però comportato l’ulteriore avvicinamento della ghiaia al cordolo, per consentire alle monoposto di poter rallentare adeguatamente.
Confermate le quattro zone DRS: nel rettilineo principale, nell’allungo che porta da curva 2 a curva 3, il cambio di direzione compreso tra curva 8 e curva 9 e infine tra curva 10 e curva 11.
Da un punto di vista prettamente aerodinamico, il circuito di Melbourne richiede un carico aerodinamico medio (o medio-alto per alcune squadre), con i freni piuttosto sollecitati. Tra le insidie del circuito australiano, occhio alle foglie che rischiano di ostruire le bocche dei radiatori come anche l'airbox.
Condividi
Link copiato