Salernitana-Inter: Salvatore Fresi, l'ultimo libero

Salernitana-Inter: Salvatore Fresi, l'ultimo libero

Nato difensore, poi adattato a centrocampista, il sardo è stato probabilmente vittima di un calcio poco adatto alle sue caratteristiche tecniche. In carriera ha giocato in nerazzurro e granata

17 dicembre 2021

  • Link copiato

Era uno dei tanti “nuovi Baresi” emersi quando il grande capitano del Milan stava per ritirarsi. Testa alta, ottime qualità con la palla tra i piedi, personalità da vendere: Salvatore Fresi, doppio ex di Salernitana e Inter, forse è stato più una promessa mancata.

L'ultimo libero

Nel calcio degli anni Novanta si poteva ancora giocare con il libero, prima che la zona prendesse il sopravvento su tutto. Ed è in quel ruolo che Fresi, sardo della Maddalena, diventa il faro della Salernitana, sia in Serie C che in seguito in B. Ha poco più di vent’anni, ma gli occhi di mezza Italia calcistica addosso: si scomodano paragoni importanti e cominciano a muoversi le big. Presto Totò diventerà anche un pilastro dell’Under 21 di Cesare Maldini, in una retroguardia che può contare oltre che su di lui come libero anche su Fabio Cannavaro e Alessandro Nesta.

All'Inter

La prima che riesce ad accaparrarselo è l’Inter, con il tecnico Ottavio Bianchi che vorrebbe renderlo il leader della difesa. Peccato che venga esonerato dopo poche partite, nel campionato 1995- 96, lasciando spazio a Luis Suarez come traghettatore e in seguito a Roy Hodgson, che trasforma Fresi in un regista di centrocampo, ruolo che Totò non sente troppo suo. In quel reparto, poi, la concorrenza è agguerrita (Winter, Simeone, Cauet, Zé Elias), anche se gioca da titolare la finale di Coppa Uefa del 1998 contro la Lazio, stravinta dai nerazzurri 3-0 con reti di Zamorano, Zanetti e Ronaldo. Lui è schierato come libero da Gigi Simoni, tecnico “vintage” di quel decennio.

I prestiti

Pochi mesi dopo, Salvatore decide di ripartire, in prestito, dalla sua “seconda casa”: Salerno. È l’anno dopo la promozione in Serie A della squadra allenata da Delio Rossi, che era stato quello che l’aveva promosso tra i titolari con la Salernitana quattro anni prima. Pur in un campionato che si conclude con la retrocessione, rimarrà un periodo indimenticabile per Fresi e per la città. È di Totò l’ultimo, ma inutile, gol su calcio di rigore, a Piacenza, in un pareggio che condanna i campani alla Serie B. Torna all’Inter, che però lo cede di nuovo in prestito, al Napoli: è il 2000, ma anche qua arriva una retrocessione nonostante Fresi sia uno dei leader della difesa azzurra. Di fatto la sua miglior stagione sarà al Bologna l’anno successivo, prima di finire alla Juventus, sempre come comprimario. È in Campania, però, che Totò si è stabilito, fondando la sua scuola calcio, la F6 Football Academy.

 

 

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Loading...





















Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi