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Era il 28 ottobre 1973 e il Profeta del Gol debuttò con i catalani dopo due mesi di tira e molla con il transfert
Fu il trasferimento del secolo, Johann Cruijff al Barcellona, nell'agosto del 1973: 60 milioni di pesetas, al giorno d'oggi circa 361mila euro. Anche per rendersi conto di quanto è cambiato il mercato in termini di cifre, naturalmente. Soldi versati all'Ajax, ma prima presenza ufficiale solo due mesi dopo. Il motivo? Problemi nel transfert, roba che adesso si risolverebbe in poche ore e che invece nel 1973 poteva essere ancora un grosso problema. Dopodiché, il 28 ottobre 1973, il debutto in maglia blaugrana con gol incluso: e per Crujiff cominciò un'epopea indimenticabile.
"Il profeta del gol" dice Barcellona dopo aver vinto tutto con l'Ajax, la squadra e il club di casa. Tre Coppe dei Campioni consecutive, tre Palloni d'Oro consecutivi, una riscrittura quasi letterale delle regole del calcio, un ruolo anche del giocatore professionista reinventato, la personalità di chi sa di essere di un livello superiore.
Sceglie il Barcellona, ed è questo l'altro colpo di genio, l'ennesimo, in un periodo storico unico nella sua storia almeno per la Spagna: durante la dittatura franchista, che è agli sgoccioli, si sa, ma è ancora abbastanza opprimente. Il 20 dicembre di quel 1973, per dire, salta per aria Carrero Blanco, il vice del "Caudillo", in un attentato a Madrid perpetrato dai terroristi baschi dell'Eta.
Non va al Real, naturalmente, ma in quella Catalunya ribelle e omaggiata da Orwell ai tempi della Guerra Civile Spagnola. Problemi "tecnici", comunque, con il transfert. E per due mesi il Barcellona non può schierare il suo nuovo fuoriclasse, ma arrangiarsi con chi ha, e non è granché: Costas-Sotil-Juanito è il tridente, più Rexach alle spalle e soprattutto Rinus Michels in panchina, il santone del calcio olandese che ha svezzato tutta una serie di grandi talenti oranje, Crujiff compreso.
Le prime nove partite del Barça in stagione sono un pianto: quattro sconfitte, due pareggi e tre vittorie inclusa quella inutile contro il Nizza che non evita l'eliminazione dalla Coppa Uefa. C'è anche uno 0-0 strappato al Camp Nou al Real Madrid che alleggerisce la situazione, ma il 28 ottobre 1973 il Barcellona sfida il Granada ed è quattordicesimo in classifica in campionato.
"A las cinco de la tarde", alle cinque del pomeriggio come le corride, ecco Barcellona-Granada. Ovazione in un Camp Nou gremito, anche se gli andalusi possono schierare dei difensori che farebbero girare al largo qualsiasi attaccante, come l'uruguaiano Castillo chiamato "El mudo". Gente che tra palla e gamba non è che faccia molta differenza. Il Granada in generale si presenta abbottonatissimo, capita l'antifona meglio non lanciarsi all'attacco e sperare nelle "patadas", negli interventi rudi diciamo, dei vari Castillo o Pedro Fernandez, paraguaiano, un altro non grande fine dicitore.
E in effetti nel primo tempo la strategia funziona alla grande. Cruijff o non-Cruijff, dopo 44 minuti è ancora 0-0, prima che l'olandese con una magia sulla fascia si liberi e metta al centro per il vantaggio segnato da Marcial dopo un errore del portiere Izkoa. Sgommata Barça nel momento peggiore possibile per prendere un gol, nella ripresa l'esito è inevitabile: il Granada crolla e i padroni di casa dilagano con Crujiff che finalmente può dimostrare alla Spagna chi è. Doppietta per il numero 9, il 14 non si può prendere, e una gigantesca ventata d'aria fresca sull'ambiente.
Sarà un caso, ma da lì in avanti il Barcellona non perderà più. Anzi, andrà a dominare il campionato vincendolo addirittura con 8 punti di vantaggio sulla seconda, l'Atletico Madrid. Quattordici anni dopo l'ultima volta, il Barça è campione di Spagna, e Johann subito trasformato in divinità. Tempo pochi mesi e nel febbraio 1974 chiamerà suo figlio Jordi, sfidando le autorità franchiste: rivoluzionario e controcorrente come sempre.
TABELLINO
Barcellona - Granada 4-0 (1-0)
Marcatori: 44'pt Marcial, 6'st Cruijff, 14'st Sotil, 23'st Crujiff
Barcellona: Sadurní, Rifé, Torres, Costas, De la Cruz, Juan Carlos, Juanito, Asensi, Cruijff, Sotil, Marcial. All.Michels
Granada: Izcoa, Montero Castillo, Falito, Fernández, Toni, Santi (Cabrera 75'), Chirri, Jaén, Quiles, Dueñas (Martín 59'), Porta. All.Joseito
Árbitro: Soto Montesino.
Ammonito: Fernández (G).
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