Vito Chimenti, quello della "bicicletta"

Vito Chimenti, quello della "bicicletta"

L'attaccante nato a Bari è stato grande con Matera, Palermo e in A con la derelitta Pistoiese del 1980-81. Con quel suo gesto tecnico degno di un sudamericano

Redazione Edipress

8 dicembre

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La bicicletta non gira più dal 29 gennaio del 2023, dal giorno della morte di Vito Chimenti, un attaccante diventato grande in provincia a suon di gol e di gesti tecnici unici come appunto quel dribbling spettacolare chiamato "bicicletta", degno di un brasiliano o di un Sudamericano. 

Chimenti era una figurina di quelle conosciute, nell'album dei bomber anni Settanta e Ottanta, con la sua stempiatura precoce e due baffoni riconoscibili. Ha giocato poco in Serie A, quanto basta per farsi apprezzare anche lì dando il suo contributo a quelle squadre che chiedevano solo una cosa: uno che la buttasse dentro.

 

Quei 9 gol con la Pistoiese

Nato a Bari il 9 dicembre 1953, è stato in Basilicata comunque che Chimenti ha trovato la sua seconda patria. Addirittura è lì che è morto, in campo come forse sognano tutti quelli che hanno amato il pallone: allenatore delle giovanili del Pomarico, un infarto a bordocampo, la scomparsa improvvisa pianto non solo dai suoi vicini prossimi ma anche da tutti gli appassionati che ancora ricordavano quel bomber tarchiato e al contempo micidiale.

Basilicata dunque, Matera e il Matera come città e club del cuore, senza dubbio: 43 gol in 3 stagioni numeri da attaccante di razza negli anni Settanta quando le difese non è che andassero tanto per il sottile con i numeri 9. Non lo facevano in A, figuriamoci in C-1, dove appunto militavano il Matera e Chimenti.

Ma bomber Vito da Bari ha fatto benissimo anche in B ad esempio con il Palermo con cui arrivó in finale di Coppa Italia del 1979 perdendola contro la Juventus dopo aver portato avanti i rosanero: una gioia breve cancellata dalla rimonta bianconera e soprattutto dall'infortunio patito da Chimenti, costretto a uscire prematuramente.

E in A? Qualche comparsata, purtroppo, tra Catanzaro, Pistoiese e Avellino. Con un piccolo record di cui andare fiero, comunque, l'essere ancora oggi il miglior marcatore della Pistoiese nella massima categoria, chissà quando arriverà un giocatore che col club neroarancio riuscirà a segnare più dei suoi 9 gol della stagione 1980-81, alcuni dei quali di pregevole fattura seppur inutili per evitare la retrocessione.

Chimenti Vito, un grande, nonché "zio d'arte" di Antonio, futuro portiere anche della Juventus. Un attaccante da ricordare sempre con simpatia e col sorriso. 

 

 

 

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