Prosinecki, professore del centrocampo

Prosinecki, professore del centrocampo

Nato in Germania, è l'unico calciatore nella storia ad aver segnato in due mondiali con due squadre diverse, Jugoslavia e Croazia. Fu grandissimo con la Stella Rossa

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Se oggi vedete Luka Modric al Real Madrid, pensate che prima di lui un giocatore molto simile, anche fisicamente, c'era già stato: e non uno qualunque bensì Robert Prosinecki, un centrocampista di classe e qualità sopraffina.

 

Prosinecki stella... della Stella Rossa

La curiosa vita di Robert Prosinecki dice nascita in Germania e primi calci al pallone dati lassù, nella parte ancora occidentale del Paese. Dopodiché il richiamo di casa, la Jugoslavia, o meglio la Croazia, e la crescita nella Dinamo Zagabria.

Periodo complicato e turbolento quello, per i Balcani, quando comunque c'era un solo campionato e gli stati erano racchiusi in una sola bandiera. Da Zagabria a Belgrado, teoricamente dalla Croazia alla Serbia ma in pratica senza cambiare niente: così è la Stella Rossa ad accaparrarsi questo regista in realtà completissimo, che già a 18 anni predica calcio.

Alto e robusto, togliergli la palla è abbastanza complicato; in più vede il gioco come se avesse il radar. Con lui in mezzo assieme ad altri tanti talenti giovani destinati a dominare in Europa. La Coppa Campioni è il vero banco di prova, nel 1988 solo la nebbia ferma la Stella Rossa contro il Milan, ma nel 1991 non ce n'è per nessuno e a Bari, con Robert che realizza il primo rigore della lotteria dopo i supplementari nella finale con l'Olympique Marsiglia. A fine anno c'è pure il quinto posto nella classifica del Pallone d'Oro.

A quel punto per vari motivi anche geopolitici non può più rimanere in Jugoslavia, dove peraltro ha già vinto tutto, e allora ecco sbucare il Real Madrid, che lo trasforma nel suo faro di centrocampo.

Non andrà alla stessa maniera in Spagna, in un periodo contraddittorio per i blancos, tanto che finirà addirittura in prestito all'Oviedo nel 1994. Abbastanza da dimenticare anche le esperienze al Barcellona e al Siviglia.

Uno con la sua classe però può come il vino andare avanti fin quasi a oltranza e così è, di fatto, visto che ancora a 34 anni in Premier al piccolo Portsmouth riesce a dare spettacolo, segnando 9 gol in campionato.

 

L'uomo del record

A Prosinecki comunque sarà molto difficile togliere uno di quei record che sa tanto di nostalgia e che quindi è destinato a svanire in futuro a meno di clamorosi sommovimenti socio-politici.

Robert infatti è l'unico calciatore ad aver segnato un gol in due mondiali con due squadre diverse. Cosa ancora possibile quando, tra il 1990 e il 1998, la Jugoslavia si era dissolta moltiplicandosi in varie nazioni e altrettante nazionali.

La sua prima rete è con la Jugoslavia a Italia '90, dove Prosinecki viene premiato come miglior giovane del torneo e in effetti a 21 anni sfiora persino la semifinale, perdendo solo ai rigori con quarti contro l'Argentina.

Otto anni dopo la Croazia va ancora più avanti, per un pelo non va in finale e si ferma in semifinale. Al debutto contro la Giamaica comunque ecco la rete, un po' casuale, un cross che diventa un tiro, con cui Prosinecki entra nella storia: ci sarà un altro gol nella finale terzo-quarto posto contro l'Olanda per Robert, coi suoi capelli biondi e la barba appena accennata, un professore del centrocampo, giocatore d'altri tempi capace di sopperire con la tecnica a un certo stile di vita non certo irreprensibile. Ma andava bene anche così. 

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