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Mentre le big si rinforzavano in maniera più "canonica" in Serie A arrivarono il primo statunitense e il primo giapponese della storia: Alexi Lalas al Padova e Kazu Miura al Genoa
Il mercato del 1994 fu quello post-mondiale di Usa '94, un mondiale che ci aveva visti soccombere solo ai rigori contro un Brasile a dir la verità non irresistibile. Un mondiale in cui si videro anche altre squadre salire alla ribalta, ma che a parte i soliti nomi già presenti nel nostro campionato non è che avesse offerto chissà cosa. Da lì ma non solo le squadre di Serie A pescarono per una sessione di calciomercato all'insegna dell'esotismo, come vedremo.
Padova e Genoa si regalarono due colpi davvero sorprendenti, per esempio. Tra i più sorprendenti di sempre, a dire il vero. I veneti, neopromossi in A, si regalarono il difensore centrale della nazionale Usa che aveva impressionato ai mondiali: Alexi Lalas.
Un tipo con lunghi capelli rossicci e barba altrettanto rossa, che nel tempo libero suonava anche discretamente la chitarra. Il prototipo dell'americano appassionato di country music, insomma. Non velocissimo, si toglierà la soddisfazione di segnare un gol nientemeno che al Milan.
L'altro colpo esotico lo piazzò il Genoa, che invece si rivolse al continente asiatico e prese Kazuyoshi Miura, detto Kazu. Una potenziale macchina da gol che invece risulterà essere un flop pazzesco, anche se una rete in realtà la realizzerà, nel derby contro la Sampdoria.
Primo americano e primo asiatico a militare in club di Serie A, i tempi stavano realmente cambiando. Poi curiosamente Padova e Genoa disputeranno un micidiale spareggio per non retrocedere, vinto dai veneti ai calci di rigore.
La Juventus invece per rinforzarsi andò sul mercato di quei calciatori che curiosamente non avevano partecipato al mondiale, anche tra gli italiani. Gran colpo quello di Ciro Ferrara in difesa, proveniente dal Napoli. A centrocampo poi la Signora si rifece totalmente il look prendendo il giovane Alessio Tacchinardi dall'Atalanta ma soprattutto due stranieri di caratura internazionale come il portoghese Paulo Sousa e il francese Didier Deschamps. Tutti agli ordini del nuovo allenatore, Marcello Lippi.
Il Milan campione in carica, vincitore anche della Champions League, non aveva bisogno di grandi rinforzi ma riaccolse volentieri, almeno inizialmente, Ruud Gullit, di ritorno dalla Sampdoria. Sarebbe durato poco il "Gullit-2", i rapporti con il tecnico Fabio Capello sempre in rotta di collisione: poche partite e nella sessione autunnale di nuovo marcia indietro in direzione Sampdoria.
Dall'altra parte del Naviglio invece fine di un'era con, a proposito di Sampdoria, la cessione di Zenga e Ferri in blucerchiato in cambio di Pagliuca, che sarebbe diventato per un lustro il portiere dell'Inter. Una Samp comunque scatenata in generale visto che arrivò quell'estate anche Sinisa Mihajlovic.
Il Portogallo, come detto, non partecipò al mondiale di Usa '94, ma non per questo motivo aveva una rosa scadente, anzi. Oltre a Paulo Sousa un altro centrocampista della generazione d'oro lusitana, campione mondiale a livello però di under-20, prese la strada dell'Italia e della Fiorentina: Manuel Rui Costa. I Viola presero anche un fresco campione del mondo "reale", il difensore centrale brasiliano Marcio Santos.
Brasiliano ma non convocato per Usa '94 André Cruz, difensore acquistato dal Napoli che si regalò anche Boghossian e Rincòn, un trio totalmente nuovo di stranieri.
E le romane? Aria fresca alla Lazio con Zeman in panchina e acquisti consoni al nuovo allenatore, come Rambaudi e Chamot. La Roma invece acquistò due nuovi stranieri, Fonseca e lo svedese Thern (capitano della Svezia terza al mondiale estivo) dal Napoli, mentre a livello di italiani strappò Moriero al Cagliari.
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