Brighenti, due gol all’Inghilterra

Brighenti, due gol all’Inghilterra

Solo 9 presenze con la maglia azzurra: con i nostri rivali aveva un conto aperto. Nella stagione 1960-61 vinse il titolo di capocannoniere con la Sampdoria. Morì il 10 ottobre 2022 

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Sergio Brighenti, ben prima di Capello, Zola e Bonucci, ha regalato all’Italia il sogno di tornare da Wembley con un trionfo storico. Era il 6 maggio del 1959 e un Paese in pieno miracolo economico voleva battere a tutti i costi i “maestri” inglesi: arriverà un pareggio ma, secondo le cronache dell’epoca, è “un 2-2 che per chi abbiamo di fronte ci esalta più di una vittoria”.

 

Fantastico esordio contro l’Inghilterra

 

Sotto di due gol nel primo tempo, l’Italia sembrava avviata verso l’ennesima sconfitta in terra di Albione. Nella ripresa, però, la squadra era entrata con il piglio giusto e a guidare la carica ci aveva pensato il numero 9, che con la sua fisicità svettava addirittura sugli arcigni centrali inglesi. Brighenti era stato servito in posizione centrale, con due uomini addosso. Aveva vinto il contrasto con il primo e irriso il secondo nascondendo il pallone, poi con il sinistro aveva sparato a rete dall’altezza del dischetto, segnando al suo debutto in nazionale e suonando la carica per una grande rimonta, completata da Amos Mariani.

 

La carriera di Sergio Brighenti

 

Morto a 90 anni il 10 ottobre 2022 ad Arluno, nel milanese, ha cominciato nel 1949 in B al Modena e a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta è stato tra i bomber più prolifici del calcio italiano. Passato nel 1952 all’Inter da comprimario, pur con ottime medie realizzative e due scudetti in bacheca in tre stagioni, Brighenti si mette in luce con la Triestina. Nei due campionati in A con gli alabardati giuliani si fa notare da un triestino doc come Nereo Rocco, che lo vuole nel suo “Padova dei manzi”. Dopo un anno di apprendistato come spalla di Hamrin, e un quasi scudetto che sarebbe stato tra le imprese più incredibili del nostro campionato, il panzer modenese si trasforma nel finalizzatore ideale per il catenaccio del paròn: dal 1958 mette in fila due stagioni da 18 e 21 gol, ma è con i 27 del 1960-61 alla Sampdoria che tocca il suo apice. Vincendo un titolo di capocannoniere e raggiungendo un record di reti ancora imbattuto in maglia blucerchiata in A.

 

Ancora gli inglesi 

Con l’Italia, dopo l’esordio boom, totalizza solo 9 presenze, ma con gli inglesi doveva avere un conto aperto perché nel maggio 1961, in una sconfitta 2-3 a Roma, segna il suo secondo e ultimo gol in nazionale. Allenatore federale a fianco di Vicini, una volta appesi gli scarpini al chiodo, Brighenti era in panchina ai Mondiali di Italia ‘90. Conclusi, finalmente, con una vittoria sugli inglesi.

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