5 partite epiche dell'Ajax contro le italiane

5 partite epiche dell'Ajax contro le italiane

Alla vigilia della sfida alla Lazio, inedita per i Lancieri, riviviamo altre serate europee con le squadre di casa nostra

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Ajax-Lazio è un'inedita, un film in prima visione. Mai i Lancieri avevano sfidato i biancocelesti, però quante volte la squadra di Amsterdam se l'è vista contro le italiane, spesso uscendo vincente.

Andiamo a ricordare cinque di queste partite, contro cinque avversarie diverse, tutte di casa nostra.

 

22 gennaio 1970, Ajax - Napoli 4-0 

Di recente abbiamo visto il Napoli prendere letteralmente a schiaffi l'Ajax in Champions League, nel 2022 con Spalletti in panchina un 10-3 di parziale tra andata e ritorno nella fase a gironi quasi da getto della spugna, tipo pugilato.

Tuttavia l'unico successo nella storia dei Lancieri contro gli azzurri va fatto risalire alla Coppa delle Fiere di quell'edizione 1969-70 dove poi gli olandesi sarebbero stati eliminati in semifinale dall'Arsenal.

Agli ottavi di finale invece dopo la sconfitta 1-0 a Napoli ecco la rivincita ad Amsterdam, in una squadra con Cruijff naturalmente già presente anche se con una "normale" maglia numero 9 sulle spalle. Il 4-0 è firmato da Swart e da Suurendonk, centravanti molto forte fisicamente e autore di una tripletta. Le uniche 3 reti in Europa nella storia per quello che era il bomber di riserva, di solito, dell'Ajax.

 

31 maggio 1972, Ajax - Inter 2-0

Secondo successo consecutivo dei Lancieri in Coppa Campioni, in una finale disputatasi quasi in casa visto che la partita contro l'Inter è in programma a Rotterdam.

Netta la vittoria dell'Ajax di fronte a un'Inter coraggiosa, che per marcare Cruijff si affida a un giovanissimo jolly come Oriali. Non gli andrà benissimo, ma il numero 14 è in una di quelle serate in cui farebbe venire il mal di testa a chiunque.

L'Inter regge un tempo prima di crollare, ha anche sfortuna con l'infortunio di Giubertoni dopo 20 minuti che porta mister Invernizzi a un cambio obbligato inserendo Bertini, che è un centrocampista.

Cruijff segna il primo gol approfittando di una pessima uscita di Bordon, in collaborazione con Oriali, poi svetta di testa su azione di calcio d'angolo.

 

30 maggio 1973, Ajax - Juventus 1-0

Seconda finale consecutiva di Coppa Campioni contro un'italiana dopo l'Inter e seconda vittoria, a Belgrado. La Juventus di Vycpalek se la gioca addirittura con tre punte, alla faccia del difensivismo, e cioè Altafini, Bettega e Anastasi, più Causio; di fronte, l'ultimo Ajax di Johann Cruijff, destinato a salutare Amsterdam per andare a Barcellona.

Il gol di Rep arriva quasi subito ed è un colpo di testa beffardo, che scavalca Zoff dopo aver sovrastato Longobucco, che finisce dalla parte sbagliata della storia. Poi incredibilmente è l'Ajax ad accontentarsi, o quasi, del risultato positivo, senza strafare.

La Juventus cade un po' troppo spesso nella trappola del fuorigioco dei Lancieri, arma che per l'epoca è ancora di difficile interpretazione, ma qualche occasione la crea, specie con Anastasi, mentre contro-intuitivamente Vycpalek ha irrobustito il centrocampo.

Delle tre finali vinte dall'Ajax consecutivamente questa è senza dubbio la più noiosa, ma questo successo "di corto muso" fa entrare i Lancieri definitivamente nella leggenda prima di 22 anni di astinenza.

 

13 maggio 1992, Ajax - Torino 0-0

La partita della sedia di Emiliano Mondonico, "un gesto da osteria", come spiegherà il tecnico del Torino, a metà tra il furibondo e il rassegnato vedendo i suoi prendere ben 3 pali nella finale di ritorno di Coppa Uefa. Un risultato, quello 0-0, che sommato al 2-2 strappato dall'Ajax all'andata consente ai Lancieri di vincere il trofeo.

Tre pali, e quando mai ricapita un'occasione così? Torino nettamente meglio nonostante giochi in trasferta, i legni sono di Casagrande, Sordo e Mussi, nomi che faranno venire i brividi ai tifosi granata, mai così vicini alla vittoria in una competizione europea come quella sera, la sera "della sedia di Mondonico".

Va detto che in semifinale l'Ajax aveva eliminato un'altra squadra italiana, il Genoa.

 

24 maggio 1995, Ajax - Milan 1-0

Un'altra finale di Coppa Campioni, ormai Champions League, e un'altra vittoria. Questa al Prater di Vienna sicuramente la più sofferta, perché arrivata nei minuti finali di una partita destinata ai tempi supplementari.

Terzo episodio stagionale tra Ajax e Milan in quella stagione, i primi due nella fase a gironi iniziale, con doppio agevole successo dei Lancieri per 2-0. Formidabile Litmanen, vero cantore di un Ajax di nuovo "totale", ma la finale è un'altra storia.

Al Milan manca il suo miglior giocatore, Savicevic, bloccato da un infortunio muscolare, ma Fabio Capello incarta Louis Van Gaal, tecnico avveniristico che ha creato una squadra ricca di giovani, se non giovanissimi, dal grande talento.

Uno di questi è Patrick Kluivert, 20 anni ancora da compiere, che a 6' dalla fine riceve un passaggio sul filo del fuorigioco (grande classico della difesa milanista dell'epoca) e in scivolata supera Sebastiano Rossi. Per Frank Rijkaard gioie e dolori, visto che con l'Ajax torna a vincere la Champions League dopo esserci riuscito due volte proprio con il Milan.

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