1980, l’Europeo italiano vinto dalla Germania Ovest

1980, l’Europeo italiano vinto dalla Germania Ovest

Il 22 giugno di 41 anni fa i tedeschi occidentali superarono il Belgio allo Stadio Olimpico 

Redazione Edipress

22 giugno 2021

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Quarantuno anni fa si giocava l’atto finale di Euro ’80, competizione organizzata nel nostro Paese di cui si parla pochissimo. Arrivato durante un periodo di clima sociale teso in cui anche il calcio sembrava essere finito lontano dal sentire comune degli italiani, non lasciò ricordi particolarmente felici. Anche perché a vincerlo furono i tedeschi dell’ovest. 

L’Italia alle prese col Totonero

L’ambiente non è dei migliori nell’Italia del pallone del 1980. La Nazionale di Bearzot arriva alla manifestazione da padrona di casa e con il macigno del Totonero sulle spalle. Il CT friulano si presenta ai nastri di partenza senza Paolo Rossi e Bruno Giordano, in un contesto di iniziale indifferenza per una competizione che sembra non volere nessuno. Gli Azzurri otterranno solo il secondo posto nel girone, arrivato nonostante lo stesso punteggio del Belgio per via della differenza reti, e quindi il diritto di giocare la finalina contro la Cecoslovacchia. La Nazionale dopo l’1-1 maturato durante i tempi regolamentari verrà sconfitta ai tiri di rigore. 

Il cammino della Germania Ovest verso la vittoria

Euro 80 prevede due gironi da quattro, dai quali vengono fuori le due finaliste. La nazionale tedesca dellOvest nel Gruppo A supera in sequenza la Cecoslovacchia nella prima gara, che è anche la rivincita di Euro 76, con una rete di Rummenigge; sconfigge per 3-2 nella seconda gara lOlanda di Rep, Krol e van de Kerkhof grazie a una tripletta di Klaus Allofs, può permettersi di pareggiare con la Grecia. In finale gli uomini del CT Jupp Derwall trovano il coriaceo Belgio dei Ceulemans, Van Moer, Vandenbergh. All’Olimpico tocca allo stagionato Horst Hrubesch firmare la doppietta che, con l’intermezzo del rigore belga di Vandereycken, consegna alla Germania il suo secondo torneo continentale. In assoluto, la stella più brillante dei tedeschi doccidente è il giovane Schuster, dispensatore di assist, trequartista sopraffino. 

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