Thiago Silva al Milan, colpo in differita

Thiago Silva al Milan, colpo in differita

L'acquisto del brasiliano fu perfezionato nel gennaio del 2009, ma completato a partire dalla stagione successiva

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Thiago Silva ha segnato veramente un'epoca al Milan. Forse è stato l'ultimo grande colpo dell'era-Berlusconi, tanto che la sua cessione assieme a quella di Ibrahimovic sarebbe stata una specie di abdicazione rossonera ai grandi palcoscenici.

Eppure il suo arrivo passò quasi sottotraccia, perché effettuato in due tempi: comprato a gennaio per 10 milioni ma utilizzato a partire dalla stagione successiva.

 

Thiago Silva con Nesta

Quando il Milan strappa Thiago Silva alla Fluminense, nel gennaio 2009, non c'è posto per il brasiliano in rosa. Il motivo è molto semplice, Thiago è extracomunitario e i rossoneri da quel punto di vista sono già al completo.

Un bene forse per il Milan e per il brasiliano, che così possono conoscersi meglio mese dopo mese e prorogare l'arrivo a Milano di sei mesi. Nel frattempo Thiago ha sfiorato la Coppa Libertadores con la Flu e si è rivelato uno dei giovani difensori più promettenti del Sudamerica.

Con anticipo rispetto ad altre big europee quindi il Diavolo senza farsi notare completa una retroguardia che al centro ha ancora Nesta, seppure già oltre la trentina. Anzi, a dire il vero il senso di questo affare è proprio trovare un erede dell'ex laziale, peraltro spesso tartassato da problemi fisici.

Thiago è una forza della natura, in patria ha giocato addirittura come mediano e ha una personalità clamorosa: veloce e tecnico, sembra il difensore centrale perfetto, oltre che assolutamente moderno.

Un vuoto incolmabile

Inutile specificare che dalla stagione successiva Thiago Silva diventerà il leader assoluto della difesa milanista, vincendo lo scudetto nel 2011. La sua esuberanza fisica è fuori categoria per la Serie A, pur non essendo altissimo anche nel gioco aereo dimostra di saperci fare.

Anche l'anno successivo, quando il Milan sembra lanciato verso il bis, un suo infortunio nella fase finale del campionato costringe i rossoneri ad arrabattarsi con Mexes, che si dimostra non all'altezza del brasiliano. Sarà un caso, ma i punti persi nella volata-scudetto con la Juventus, che infatti trionfa, arrivano in assenza di Thiago Silva.

Purtroppo per il Milan non c'è tempo di rimediare, perché nell'estate del 2012 il brasiliano assieme a Ibrahimovic viene “impacchettato” e spedito al Paris Saint-Germain per 39 milioni di euro. Una mazzata a livello psicologico soprattutto per l'ambiente, che si rende conto di aver perso in un colpo solo i suoi due migliori giocatori e che deve ripartire da zero.

Si potrebbe affermare che solo di recente con Tomori e Kjaer il Milan abbia trovato dei centrali degni di avvicinarsi al livello del brasiliano, nel frattempo diventato campione d'Europa con il Chelsea e capitano della sua nazionale.

 

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